
(AGENPARL) – Wed 14 May 2025 Bagnoli, nuove scosse e vecchie paure: gli sfollati ancora in attesa di
risposte. Borrelli: “Ancora nessuna proroga per gli alberghi, nessuna
comunicazione. Velocissimi appuntare il dito, bradipi nell’agire per
risolvere”
Nuove scosse, nuove paure. Ma le criticità restano le stesse. E il silenzio
istituzionale continua.
Dopo il violento sciame bradisismico dello scorso marzo, circa 600
residenti di Bagnoli – l’area più colpita – sono stati costretti ad
abbandonare le proprie abitazioni per motivi di sicurezza e ospitati
temporaneamente in strutture alberghiere.
In un primo momento era stato comunicato che l’accoglienza negli hotel
sarebbe terminata il 30 aprile per mancanza di fondi. Solo successivamente,
a seguito delle pressioni e delle proteste, la Protezione Civile ha
concesso una proroga fino al 20 maggio, offrendo così qualche settimana in
più per individuare soluzioni abitative alternative.
Il Comune di Napoli ha invitato gli sfollati a fare richiesta del
Contributo di Autonoma Sistemazione (CAS), un sussidio economico destinato
a chi riesce a trovare un alloggio in affitto. Ma il contributo dura al
massimo sei mesi, e la ricerca di una casa si scontra con le difficoltà del
mercato: molte famiglie denunciano ostacoli burocratici e richieste di
garanzie spesso impossibili da fornire, come la doppia busta paga.
Nonostante le recenti scosse che continuano a colpire l’area dei Campi
Flegrei, al momento non risultano nuove proroghe ufficiali oltre il 20
maggio. La precedente estensione era stata stabilita durante una riunione
in Prefettura il 17 aprile 2025, ma resta subordinata al rimborso da parte
del Dipartimento nazionale di Protezione Civile per i fondi spesi durante
lo stato di mobilitazione del 2024.
“Attualmente non ci sono comunicazioni ufficiali su un’ulteriore proroga
oltre il 20 maggio” – dichiara Francesco Emilio Borrelli, deputato di
Alleanza Verdi-Sinistra – “e per questo invitiamo le autorità ad agire con
urgenza. È inaccettabile che si continui a intervenire solo quando la terra
trema con forza, mentre si ignora l’emergenza quotidiana vissuta da
centinaia di famiglie.”
“Il Governo – prosegue Borrelli – continua a puntare il dito contro gli
abitanti dei Campi Flegrei, ‘colpevoli’ di amare la propria terra e volerci
restare. Ma delle sue responsabilità non vuole sentire parlare. Se
l’emergenza deve essere dichiarata a livello nazionale, che lo sia. Ma non
per alimentare l’ennesima narrazione d’allarme: servono meno parole e più
azioni concrete. La gente ha bisogno di un tetto, non di promesse.”
UFFICIO STAMPA EUROPA VERDE