
(AGENPARL) – Mon 12 May 2025 AOU Sassari
Direzione Generale
Ufficio Stampa
Comunicato n. 0036/2025/US
COMUNICATO STAMPA
La donazione a cuore fermo: a Sassari un confronto formativo
Al centro dell’incontro aspetti clinici, di etica e di organizzazione. In evidenza l’esperienza
Sassarese, con l’Aou primo centro a utilizzare questa metodica in Sardegna
Sassari 12 maggio 2025 – Un confronto scientifico, umano e operativo su un tema
delicato e cruciale per la sanità pubblica. Nel fine settimana appena concluso, l’aula
magna Barbieri del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari ha ospitato l’incontro
formativo dal titolo “La donazione di organi da donatore a cuore fermo”, organizzato
dal Coordinamento ospedaliero procurement dell’Aou di Sassari sotto la guida della
dottoressa Paola Murgia.
Dopo i saluti istituzionali del commissario straordinario dell’Aou, dottor Mario Palermo, e
del rettore dell’Università di Sassari, professor Gavino Mariotti, l’appuntamento è entrato
subito nel vivo, grazie ai contributi del direttore del Centro nazionale trapianti, Giuseppe
Feltrin, e del direttore del Centro regionale trapianti, Lorenzo D’Antonio, che hanno
inquadrato la situazione attuale della donazione a cuore fermo in Italia e in Sardegna.
Il programma ha affrontato con rigore anche i temi bioetici, giuridici e medicolegali legati all’accertamento della morte con criteri cardiologici, base imprescindibile per
questo tipo di donazione. La donazione a cuore fermo (DCD) è un processo articolato che
si fonda su protocolli rigorosi, alta competenza clinica e un coordinamento stretto tra
diverse figure professionali coinvolte in ogni fase dell’intervento
Una realtà che a Sassari è diventata operativa a partire dal 14 ottobre 2024, data del
primo prelievo multiorgano a cuore fermo in città, seguita – appena un mese dopo –
dal primo prelievo di cuore in Sardegna con questa metodica, realizzato sempre a
Sassari. Il contesto odierno, con il recente incremento delle segnalazioni, conferma una
maturazione del sistema locale.