
È ufficialmente terminato il cessate il fuoco dichiarato dalla Russia in occasione dell’80° anniversario della vittoria sulla Germania nazista nella Seconda Guerra Mondiale. L’iniziativa, annunciata a fine aprile dal presidente Vladimir Putin, si è conclusa a mezzanotte. Tuttavia, secondo il Cremlino, l’intesa non è mai stata realmente rispettata dall’Ucraina.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva pubblicamente respinto la proposta di cessate il fuoco, e durante il periodo in questione si sono verificate numerose violazioni. Lo ha confermato il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, citando attacchi con droni, interruzioni nei servizi aerei e la chiusura temporanea di aeroporti a Mosca. “Non c’è stato un cessate il fuoco serio da parte dell’Ucraina”, ha dichiarato Peskov.
Il portavoce ha inoltre ribadito che per porre fine al conflitto sono necessari “negoziati seri”. Ha fatto riferimento a un’iniziativa del presidente Putin, che ha proposto di riprendere i colloqui diretti con Kiev il prossimo 15 maggio a Istanbul.
“Una pace duratura può essere raggiunta solo attraverso negoziati seri. Gli Stati Uniti stanno ora dimostrando una certa disponibilità”, ha aggiunto Peskov, aprendo un possibile spiraglio diplomatico nel contesto di un conflitto che continua a pesare sull’intera regione.