
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che l’offerta del presidente russo Vladimir Putin di riprendere colloqui diretti con l’Ucraina, senza precondizioni, rappresenta una concreta dimostrazione di volontà politica verso una soluzione pacifica al conflitto.
“Si tratta di una proposta molto seria, che conferma la reale intenzione di trovare una soluzione pacifica”, ha dichiarato Peskov durante un’intervista su Channel One. “Una pace duratura può essere raggiunta solo attraverso negoziati seri, e la disponibilità a questi negoziati è stata ora dimostrata dal presidente russo.”
Putin ha proposto di iniziare i colloqui a Istanbul il 15 maggio, riaprendo il canale diplomatico interrotto alla fine del 2022. Tuttavia, la proposta è stata accolta con scetticismo da parte di Kiev e dei suoi alleati.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che l’Ucraina è disposta a dialogare con Mosca solo a condizione che venga prima rispettato un cessate il fuoco “completo, duraturo e affidabile”, da avviarsi il 12 maggio. “Ci aspettiamo che la Russia confermi il cessate il fuoco. Solo allora potremo sederci al tavolo”, ha scritto Zelensky su X.
Anche il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso forti riserve. “È inaccettabile per gli ucraini che non possano tenere colloqui mentre vengono bombardati”, ha affermato, sottolineando che ogni iniziativa di pace deve partire da un cessate il fuoco incondizionato. Secondo Macron, la proposta russa rappresenta solo un primo passo, ma è “insufficiente” per dare avvio a veri negoziati.
Putin, da parte sua, ha accusato l’Ucraina di violare sistematicamente i cessate il fuoco precedenti, incluso quello dichiarato in occasione dell’80° anniversario della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica, e ha ribadito che la Russia resta pronta al dialogo.