
In occasione delle celebrazioni per l’80° anniversario della Vittoria sul fascismo, il presidente della Repubblica Srpska, Milorad Dodik, ha preso parte a una serie di incontri ad alto livello tenutisi al Cremlino, sottolineando l’importanza dei dialoghi avuti con diversi leader internazionali.
“Oggi al Cremlino ho parlato con persone che sanno cosa significa avere il privilegio di servire il proprio popolo”, ha scritto Dodik sui suoi canali social, elencando i nomi dei leader incontrati.
Tra gli interlocutori figurano:
- Il presidente della Serbia Aleksandar Vučić,
- Il presidente della Bielorussia Aleksandr Lukashenko,
- Il presidente del Kazakhstan Kassym-Jomart Tokayev,
- L’ex presidente del Brasile Dilma Rousseff,
- Il presidente del Burkina Faso Ibrahim Traoré.
Unità nella diversità
Dodik ha sottolineato che, nonostante le differenze culturali, geografiche e storiche tra i paesi rappresentati, tutti i leader condividevano un punto in comune: la consapevolezza del peso e della responsabilità di guidare una nazione.
“Paesi diversi, storie diverse, ma la stessa consapevolezza: essere ogni giorno alla guida del popolo è una responsabilità e un onore. Ogni conversazione è una nuova lezione e un passo avanti per la Srpska”, ha dichiarato il presidente.
Conferma della posizione internazionale della Republika Srpska
La presenza di Dodik a questi colloqui al vertice rafforza ulteriormente il posizionamento internazionale della Repubblica Srpska, in un momento in cui le relazioni tra Sarajevo, Banja Luka e le potenze internazionali si fanno sempre più complesse.
Milorad Dodik ha più volte ribadito la volontà della Srpska di mantenere un dialogo attivo con i partner globali, specialmente con quelli che dimostrano “rispetto per la sovranità e le specificità costituzionali della Bosnia-Erzegovina”.