
(AGENPARL) – Wed 07 May 2025 Aosta, 7 maggio 2025
Comunicato stampa n. 250/SC
«Mobilitare l’enorme potenziale di leadership presente oggi negli enti
locali e regionali»: la Presidente del Comitato europeo delle Regioni
interviene in Consiglio Valle
L’Aula del Consiglio regionale della Valle d’Aosta ha accolto oggi,
mercoledì 7 maggio 2025, la Presidente del Comitato europeo delle Regioni,
Kata Tüttõ, in visita in Valle d’Aosta per due giorni.
Prima del suo intervento in Aula, la Presidente Tüttõ, che ha scelto la
Valle d’Aosta come prima visita istituzionale del suo mandato dopo
l’elezione del 20 febbraio scorso, ha incontrato la Giunta regionale e
quindi l’Ufficio di Presidenza e i Capigruppo consiliari.
La presenza della Presidente Tüttõ si inserisce nell’ambito della sessione
europea e internazionale dell’Assemblea regionale e a ridosso della Festa
dell’Europa del 9 maggio: una presenza quindi dal grande significato e dal
forte valore simbolico, come richiamato dai Presidenti del Consiglio,
Alberto Bertin, e della Regione, Renzo Testolin, nei loro interventi in
Aula.
Citando la Carta di Chivasso, il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin,
ha ricordato che in Valle d’Aosta «fin dal momento in cui si posero le basi
della nostra moderna autonomia speciale e ancor prima che il progetto di
integrazione europea prendesse avvio, non mancarono intuizioni sul legame
tra dimensione locale, regionale ed europea. E la proiezione europea della
nostra autonomia non è mai venuta meno.»
Il Presidente Bertin ha poi evidenziato che «il Comitato delle Regioni è
una delle sedi più preziose per garantire e accrescere il ruolo delle
Regioni nell’ambito della complessiva governance dell’Unione europea. Una
prospettiva che sarebbe ulteriormente valorizzata qualora il Comitato delle
Regioni venisse in futuro riformato, per renderlo non più un organo
esclusivamente consultivo, ma un’autentica Camera di rappresentanza delle
autonomie locali e regionali, dotata di potere di indirizzo, di iniziativa
legislativa e di controllo rispetto alle altre istituzioni europee. Una
prospettiva, peraltro, che andrebbe complessivamente a beneficio
dell’intera Unione che, ben potrebbe aspirare a diventare – in una fase di
rilancio – un’”Europa con le Regioni” e con i suoi territori e le sue
comunità.»
«Proprio in virtù delle caratteristiche distintive della nostra regione
crediamo che il nostro contributo di esperienze e di idee all’interno del
confronto che si svilupperà in questo mandato del Comitato delle Regioni
possa risultare interessante – ha detto il Presidente della Regione, Renzo
Testolin -. In particolare, sul tema del futuro della montagna, che noi
vogliamo sia un luogo vivo, abitato e protagonista di uno sviluppo
socio-economico sostenibile, pur in un contesto di sfide legate ai
cambiamenti climatici, che si fanno sentire con particolare intensità in
queste aree.»
«Tra le sfide di questi anni – ha proseguito il Presidente Testolin – vi è
quella di poter mantenere vivi i rapporti tra le comunità che abitano al di
qua e al di là delle Alpi anche garantendo, attraverso adeguati
investimenti, collegamenti internazionali sicuri e stabili, che spesso non
sono garantiti perché le infrastrutture viarie costituite dai due tunnel
esigono importanti interventi e andrebbero adeguati dal punto di vista
strutturale, prevendendo, nel caso del tunnel del Monte Bianco, un
raddoppio funzionale ad aumentare la sicurezza e a migliorare l’impatto
ambientale, un intervento nel quale anche l’Europa deve investire.»
La Presidente del Comitato europeo delle Regioni, Kata Tüttõ, ha paragonato
l’Europa alle montagne: simboli di orientamento, elevazione e trascendenza.
«Le Alpi, testimoni di guerra e pace, rappresentano un confine tra terra e
cielo, un luogo dove si cerca significato. Come le montagne, l’Europa deve
avere cuore e valori per sopravvivere. Dal caos che abbiamo di fronte
abbiamo la responsabilità di far emergere qualcosa di bello. In questo la
prospettiva locale è essenziale: nell’Ue, bisogna fissare obiettivi comuni,
lasciando libertà agli attori locali di scegliere il percorso. L’Unione
europea non può essere costruita dall’alto ma deve puntare di più sui suoi
leader locali e regionali. Le crisi che stiamo affrontando non possono
portare alla centralizzazione. Abbiamo il dovere di dimostrare quanto sia
decisivo mobilitare l’enorme potenziale di leadership presente oggi negli
enti locali e regionali, oggi non sfruttato adeguatamente. Questa è una
delle mie priorità come Presidente del Comitato.»
Per quanto riguarda l’agenda politica delle regioni europee, la Presidente
riconosciuto che «la sicurezza, è la base della nostra esistenza» ribadendo
però che «se si dedica troppa energia ai propri confini, si rischia di
indebolirsi internamente. Le politiche di coesione la colla a lungo termine
dell’Ue, che ci aiuta a tenere insieme le nostre diverse realtà. Insieme
dobbiamo costruire un Europa che offra ai suoi cittadini, oltre alla
libertà di muoversi, la libertà di rimanere a vivere nei luoghi in cui sono
nati, senza essere obbligati a spostarsi lasciando disabitate aree
complesse come quelle montane. Dobbiamo quindi investire di più sulla
coesione ed evitare che le crisi destabilizzino investimenti a lungo
termine capaci di rafforzare i nostri territori.»
Sul tema risorse idriche, la Presidente ha sottolineato: «Veniamo da posti
diversi, sono state Vicesindaco di Budapest negli scorsi cinque anni e ho
concentrato il mio lavoro sulla gestione dell’acqua. Situazioni diverse, ma
ci unisce la consapevolezza che il cambiamento climatico non è una
possibilità astratta, ma qualcosa che produce cambiamenti concreti e a cui
impariamo ad adattarci ogni giorno. Migliorare il supporto europeo nel
settore della gestione delle risorse idriche, raccogliere le migliori idee
ed esperienze negli enti locali e regionali europei è una priorità per la
mia Presidenza.»
Il link alle foto:
https://web.upyourshoot.com/it/g/191968-regione-valle-daosta