
Il Dipartimento di Polizia di Sarajevo Est ha annunciato oggi di aver presentato una denuncia penale alla Procura della Republika Srpska contro sette agenti della SIPA (Agenzia statale per le indagini e la protezione), accusati di gravi reati legati all’abuso di potere.
Gli agenti – identificati con le iniziali A.M., S.S., Z.L., M.M., M.F., M.R. e Z.A. – sono sospettati di aver commesso i reati di privazione illegittima della libertà (articolo 143, paragrafi 1 e 2) e tentato abuso di posizione ufficiale o di autorità (articolo 315, paragrafo 1), in relazione all’articolo 22 del Codice Penale della Republika Srpska.
La polizia della RS ha ricordato che l’episodio in questione risale al 23 aprile, quando diversi ispettori della SIPA si sono presentati senza mandato presso il Centro amministrativo del Governo della Republika Srpska a Sarajevo Est, con l’intenzione – secondo le autorità locali – di tentare l’arresto del presidente Milorad Dodik.
Tuttavia, l’intervento di alcuni agenti del Ministero degli Interni della Republika Srpska ha impedito loro l’ingresso nell’edificio, costringendo gli ispettori della SIPA a ritirarsi.
Questo episodio ha aumentato le tensioni tra le istituzioni della Bosnia-Erzegovina e quelle della Republika Srpska, sottolineando ancora una volta le fratture politiche e giuridiche esistenti tra i diversi livelli di governo.
La Procura della Republika Srpska dovrà ora valutare la fondatezza delle accuse mosse contro gli agenti federali, in un contesto di crescente conflitto istituzionale tra entità e stato centrale.