
La situazione del Rito Scozzese Antico e Accettato (R.S.A.A.) per la Giurisdizione Massonica Italiana, già oggetto di approfondite analisi nei giorni scorsi, conosce in queste ore un nuovo e significativo sviluppo.
Come più volte sottolineato da questa Agenzia, uno dei fondamenti imprescindibili della regolarità e della legittimità del R.S.A.A. risiede nel suo riconoscimento internazionale, primo fra tutti quello da parte del Supremo Consiglio Madre del R.S.A.A. degli Stati Uniti d’America. Si tratta della più antica e autorevole autorità del Rito, universalmente accettata nel panorama massonico mondiale.
Tale riconoscimento, tutt’altro che scontato in un contesto spesso attraversato da scissioni e rivendicazioni, è stato ribadito in maniera ufficiale e inequivocabile con una comunicazione formale datata 16 aprile 2025, indirizzata al Supremo Consiglio del R.S.A.A. con sede giuridica a Roma, in Piazza del Gesù 47. Un documento che conferma — “a tambur battente” — la legittimità simbolica e rituale dell’organo italiano, rafforzandone la posizione a livello internazionale.
Ora, dopo questa cruciale conferma di legittimità esterna, si apre il secondo fronte: quello della piena collocazione del R.S.A.A. italiano all’interno del quadro ordinistico nazionale. Ed è proprio su questo piano che si inserisce l’ultimo passaggio strategico: la scelta di costruire un rapporto stabile con un’Obbedienza regolare italiana, riconosciuta dalle principali potenze massoniche del mondo.
La strada appare segnata. Dopo la rottura unilaterale e definita come “pretestuosa” da ambienti vicini al Rito, operata dal Grande Oriente d’Italia, al R.S.A.A. non resta che stringere un’alleanza con la Gran Loggia Regolare d’Italia (G.L.R.I.), guidata dal Gran Maestro Fabio Venzi.
Una scelta che risponde a criteri di rigore e coerenza, poiché la G.L.R.I. è oggi riconosciuta a livello internazionale come Obbedienza regolare italiana, interlocutrice delle grandi Obbedienze mondiali, a cominciare dalla Gran Loggia Unita d’Inghilterra.
Fonti ben informate sottolineano tuttavia che tale alleanza, per quanto stretta e significativa, non comporta una commistione strutturale tra Rito e Ordine. Il Rito, nella sua natura, resta autonomo e non può avere un rapporto organico con un’Obbedienza: può stipulare accordi, ma deve mantenere la propria identità distinta, anche nella denominazione.
Si profila dunque un assetto nuovo ma chiaro, dove la reciproca legittimazione tra il R.S.A.A. e la G.L.R.I. potrà contribuire a rinsaldare la presenza massonica regolare e riconosciuta in Italia, offrendo stabilità, chiarezza e una cornice di piena legittimità internazionale.
Del resto, come ha scritto Venzi, per le “tradizioni inventate” serve l’immutabilità…