
(AGENPARL) – Thu 17 April 2025 (ACON) Trieste, 17 apr – “Solo vaghezza sugli intenti politici
della direzione centrale Difesa dell’ambiente e molti tecnicismi
amministrativi nella risposta dell’assessore Scoccimarro
all’interrogazione con cui oggi in Consiglio regionale ho
rappresentato il bisogno di ascolto e risposta delle istanze
della cittadinanza e degli enti locali sui prevedibili impatti
ambientali dell’impianto che si vuole installare a Pagnacco, sui
rischi per la salute pubblica, sulle ricadute negative sulle aree
residenziali e delle attivit? produttive”.
Lo dichiara, in una nota, la consigliera regionale Serena
Pellegrino di Alleanza Verdi Sinistra.
“In sostanza – spiega Pellegrino – le preoccupazioni e la volont?
dei cittadini del territorio dovranno per ora essere
rappresentate nelle dichiarazioni di dissenso dei Comuni in
conferenza di servizi, per ora blindata all’interno di un
procedimento estremamente semplificato: la politica, per tema di
interferire con i meccanismi amministrativi, tace. Ma oggi
sarebbe bastato riconoscere che c’? consapevolezza, nei banchi
della Giunta, sul fatto che un impianto a biogas, che utilizzer?
anche effluenti degli allevamenti zootecnici insieme a svariate
tonnellate giornaliere di materiale cerealicolo, paglia e siero,
avr? un impatto nell’ambiente, impegner? in maniera pesante la
viabilit? locale vista la distanza con i produttori delle materie
prime da utilizzare, coinvolger? con le proprie emissioni e
scarichi le aree residenziali, quelle commerciali e quelle
produttive”.
“Produrre energie rinnovabili da biogas – continua la
vicepresidente della IV Commissione -, in termini di interferenze
emissive e inquinanti, quotidiane e costanti, con l’ambiente e
con le comunit? che vivono e lavorano nell’area, seppur previsto
in un’area astrattamente idonea, ? ben diverso dal fotovoltaico,
e su questo progetto la direzione Difesa dell’ambiente avrebbe
potuto cominciare a concretizzare l’ordine del giorno, approvato
dal Consiglio, che ha impegnato la Giunta a prevedere il
coinvolgimento delle comunit? interessate”.
“Il fatto di aver sottaciuto da parte dei proponenti, dei
professionisti, ma soprattutto della Giunta regionale, il
progetto di questo impianto denota una cosa: il progetto non pu?
che essere fortemente impattante, perch? in caso contrario ci
sarebbero state tutte le ragioni per darne ampiamente notizia –
sottolinea l’esponente delle Opposizioni -. La questione del
progetto di Pagnacco, sullo sfondo del procedimento
amministrativo che procede secondo le regole stringenti stabilite
dalle norme, ? una questione politica e, come ? accaduto per
l’acciaieria in laguna, deve essere risolta dalla politica”.
“Intendo dire che credo ci siano i margini di intervento della
politica regionale per la salute dei cittadini e per il bene
dell’ambiente: auspico che la prudenza della nuova legge sulle
localizzazioni degli impianti a fonte rinnovabili, deficitaria di
quelle specifiche linee guida per gli impianti a biogas per la
produzione di elettricit? o biometano, si accompagni a pi?
coraggiose consapevolezze sulla necessit? di assicurare certezze
di rispetto e sicurezza per la popolazione”, conclude la nota.
ACON/COM/mv
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