
(AGENPARL) – Mon 14 April 2025 **Competitività europea e Rapporto Draghi, oggi un convegno a Palazzo
Strozzi Sacrati**
La politica, a partire dal livello europeo, ha necessità di prendere
decisioni, di assumere scelte importanti. Farlo sulla base delle
indicazioni e degli elementi contenuti nel Rapporto Draghi potrebbe essere
un primo passo verso l’esercizio di quella che ancora oggi definiamo
democrazia. L’assessore a economia e turismo Leonardo Marras è intervenuto
oggi in conclusione di un incontro dal titolo ‘Il rapporto sul futuro
della competitività europea di Mario Draghi. La dimensione regionale’,
organizzato da Irpet e dalla Rivista di Scienze Regionali che ha dedicato
un numero speciale al Rapporto Draghi sul futuro della competitività
europea, analizzandone i principali contenuti in una prospettiva
territoriale.
“Il Rapporto – ha dichiarato l’assessore – è stato oggetto di confronto
tra accademici e studiosi, ma la politica, sia a livello italiano che
europeo, lo ha sostanzialmente ignorato. Eppure, il documento evidenzia con
chiarezza le fragilità e i ritardi del continente europeo, pur
sottolineando che esistono risorse disponibili che, se impiegate in modo
diverso rispetto al passato, potrebbero consentire un vero rilancio. Non si
può negare quanto siano condivisibili le indicazioni che propone: colmare
il divario in termini di innovazione, abbattere i costi dell’energia,
rafforzare la sicurezza e ridurre la dipendenza da paesi terzi”.
“Per questo – ha proseguito Marras – ritengo che il Rapporto debba
diventare oggetto di un serio dibattito politico, con l’obiettivo di
giungere a decisioni condivise. Non pretendo che si raggiungano i livelli
di partecipazione democratica ideali, ammesso che quelli attuali possano
ancora essere considerati tali, ma è indispensabile avviare un confronto
concreto, utilizzando gli strumenti della nostra democrazia per prendere
una decisione cruciale. È il momento – ha concluso – di sollecitare
governi, rappresentanti politici, forze politiche ed il Parlamento europeo
affinché affrontino i contenuti del Rapporto con un atteggiamento diverso
rispetto al passato, e si assumano la responsabilità di decidere. Se la
democrazia europea vuole dimostrare di avere ancora un futuro, deve saper
affrontare questa sfida”.