
(AGENPARL) – Wed 09 April 2025 ANPI. ALMICI (FDI): VIOLENZA VERBALE IN CONTRASTO CON COSTITUZIONE
“Le parole pronunciate dalla presidente dell’ANPI provinciale di Varese nei confronti di uno studente di Gioventù Nazionale durante un incontro pubblico a Luino – “Ti prenderei a sberle” – rappresentano un episodio di straordinaria gravità, che nulla ha a che vedere con il dibattito democratico e con i valori della Costituzione, che proprio l’ANPI si proclama difendere.
Il ragazzo non ha fatto altro che esprimere, con educazione e rispetto, una riflessione personale sulla storia della Resistenza, riconoscendone i meriti ma anche alcune zone d’ombra. Per tutta risposta è stato aggredito verbalmente con una frase intimidatoria, che è stata confermata senza alcun pentimento dalla stessa presidente ANPI nelle interviste rilasciate successivamente. Questo rende l’episodio ancor più grave, perché non solo la violenza verbale viene confermata, ma addirittura rivendicata.
Siamo di fronte a una intolleranza ideologica preoccupante, che dovrebbe allarmare chiunque abbia a cuore il pluralismo e la libertà di pensiero. È gravissimo che, proprio in un contesto scolastico e in un’occasione dedicata alla memoria storica, si possa arrivare a zittire un giovane con parole cariche di odio, per il solo fatto di pensarla in modo diverso.
Se non vi sarà una chiara ritrattazione da parte dell’ANPI e una presa di distanza da simili atteggiamenti, si confermerebbe la volontà di trasformare gli incontri nelle scuole in momenti di indottrinamento ideologico, più che in occasioni di confronto e crescita culturale. A quel punto, sarebbe doveroso aprire una riflessione seria sui protocolli che autorizzano l’ingresso nelle scuole di associazioni come l’ANPI, affinché siano sempre garantite la neutralità educativa, la pluralità delle voci e il rispetto del pensiero critico degli studenti.
Esprimo piena solidarietà allo studente coinvolto e al movimento giovanile di Fratelli d’Italia. La scuola deve restare un luogo di libertà, non di intimidazione. Chi ha la responsabilità di parlare ai giovani ha anche il dovere morale di rispettarli. Episodi come questo non possono e non devono passare sotto silenzio”. Lo dichiara in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Cristina Almici
“Le parole pronunciate dalla presidente dell’ANPI provinciale di Varese nei confronti di uno studente di Gioventù Nazionale durante un incontro pubblico a Luino – “Ti prenderei a sberle” – rappresentano un episodio di straordinaria gravità, che nulla ha a che vedere con il dibattito democratico e con i valori della Costituzione, che proprio l’ANPI si proclama difendere.
Il ragazzo non ha fatto altro che esprimere, con educazione e rispetto, una riflessione personale sulla storia della Resistenza, riconoscendone i meriti ma anche alcune zone d’ombra. Per tutta risposta è stato aggredito verbalmente con una frase intimidatoria, che è stata confermata senza alcun pentimento dalla stessa presidente ANPI nelle interviste rilasciate successivamente. Questo rende l’episodio ancor più grave, perché non solo la violenza verbale viene confermata, ma addirittura rivendicata.
Siamo di fronte a una intolleranza ideologica preoccupante, che dovrebbe allarmare chiunque abbia a cuore il pluralismo e la libertà di pensiero. È gravissimo che, proprio in un contesto scolastico e in un’occasione dedicata alla memoria storica, si possa arrivare a zittire un giovane con parole cariche di odio, per il solo fatto di pensarla in modo diverso.
Se non vi sarà una chiara ritrattazione da parte dell’ANPI e una presa di distanza da simili atteggiamenti, si confermerebbe la volontà di trasformare gli incontri nelle scuole in momenti di indottrinamento ideologico, più che in occasioni di confronto e crescita culturale. A quel punto, sarebbe doveroso aprire una riflessione seria sui protocolli che autorizzano l’ingresso nelle scuole di associazioni come l’ANPI, affinché siano sempre garantite la neutralità educativa, la pluralità delle voci e il rispetto del pensiero critico degli studenti.
Esprimo piena solidarietà allo studente coinvolto e al movimento giovanile di Fratelli d’Italia. La scuola deve restare un luogo di libertà, non di intimidazione. Chi ha la responsabilità di parlare ai giovani ha anche il dovere morale di rispettarli. Episodi come questo non possono e non devono passare sotto silenzio”. Lo dichiara in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Cristina Almici
Ufficio stampa
Fratelli d’Italia
Camera dei deputati