
(AGENPARL) – Thu 03 April 2025 La Giunta comunale, su proposta dell’assessore alla Rigenerazione urbana,
Maurizio Carta, ha approvato una delibera per la stipula del “Patto di
collaborazione” per la realizzazione de “La Casa della Partecipazione”. Si
tratta di “una proposta di cittadinanza attiva nel quartiere palermitano
della Kalsa di Palermo, promossa dalle associazioni neu [nòi], Spazio al
Lavoro, Sguardi Urbani, Idea e Azione e Teatro Atlante.
“Il progetto – sottolinea l’assessore Carta – è la prima applicazione
concreta del Regolamento per la gestione condivisa dei beni comuni di cui
si è dotato il Comune di Palermo. Questo prevede la riattivazione dei
locali dell’ex Museo della Scuola di via Alloro che dopo anni di abbandono
sarà trasformato in un centro di quartiere aperto, accogliente e
multifunzionale, dedicato all’ascolto della cittadinanza e al miglioramento
della vita di quartiere attraverso pratiche di condivisione, cura e
collaborazione”.
“La Casa della Partecipazione” include un ampio programma di attività con
sportelli di ascolto e momenti di co-progettazione del territorio,
laboratori di alfabetizzazione digitale, sportelli didattici, percorsi
teatrali e attività ludiche.
“Particolare attenzione – continua Maurizio Carta – sarà, poi, rivolta
all’inclusione di persone impegnate in percorsi di giustizia riparativa,
che prenderanno parte ad attività formative e alla vita del progetto, in
un’ottica di restituzione e crescita condivisa. Il quadro complessivo di
questo progetto dedicato all’area Kalsa è un primo tassello di una
strategia di coproduzione dello spazio urbano che questa Amministrazione
sta portando avanti anche come parte del processo di redazione del nuovo
piano urbanistico generale con lo scopo di diventare, in sinergia con la
cittadinanza attiva, un punto di incontro stabile tra cittadine, cittadini,
istituzioni e portatori di interesse. Per questo – dice l’assessore – è
stato coinvolto sin dall’inizio il Consiglio della Prima Circoscrizione,
che parteciperà ad alcune attività insieme ad altre realtà associative che
gravitano sul quartiere, compreso il prezioso contributo della Comunità
Educante. Da oggi la partecipazione, oltre a essere un processo
indispensabile, ha anche una casa, cioè si fa città reale, produce spazio,
riqualifica un luogo, riattiva reti e diventa essa stessa l’innesco della
rigenerazione urbana.
Secondo quanto approvato in Giunta, il “patto di collaborazione impegna il
Comune e le associazioni che gestiranno la Casa della Partecipazione a
coinvolgere in questo percorso tutte le realtà interessate a collaborare,
perché è un progetto collettivo che prevede un confronto costante con il
Consiglio Comunale e la Giunta nella convinzione che solo una relazione
continua tra abitanti e amministrazione possa generare trasformazioni reali
e durature”.
“Per la realizzazione dell’intero progetto de “La Casa della
Partecipazione” – conclude l’assessore Carta – porgo il mio ringraziamento
al personale degli uffici della rigenerazione urbana diretti dal dott.
Follari che, con l’arch. Caselli e il gruppo di lavoro interassessoriale,
ha istruito positivamente questo importante primo atto.”
Su questa approvazione interviene anche il referente del gruppo di lavoro
della Casa della Partecipazione, Michelangelo Pavia: “Siamo felici di poter
dare avvio a questa nuova esperienza che unisce realtà associative diverse
per storia e approccio, ma accomunate da valori comuni e dal desiderio di
costruire uno spazio condiviso per il quartiere Kalsa. La Casa della
Partecipazione nasce da una collaborazione interdisciplinare che
rappresenta già di per sé un primo esperimento di dialogo e visione
collettiva. Questa diversità sarà una sfida nel modello di co-gestione, ma
siamo convinti che sarà anche la sua maggiore ricchezza: nei modi di stare
sul territorio, nelle proposte rivolte alla cittadinanza, nella capacità di
ascoltare e rispondere a bisogni complessi. La nostra speranza è che questo
luogo diventi un punto di riferimento stabile, capace di garantire
continuità alle energie del quartiere. Vogliamo che la Casa della
Partecipazione sia uno spazio capace di accogliere istanze nuove, anche
divergenti, senza cancellare quelle già espresse. Il nostro entusiasmo
deriva anche dal fatto di essere i primi a sperimentare il nuovo
Regolamento per la gestione condivisa dei beni comuni, che ha bisogno di
essere vissuto, testato e reso operativo, dando forza all’idea che la
valorizzazione dei beni collettivi è una chiave fondamentale per costruire
una città più giusta, aperta e solidale”.
Fabio Citrano
Ufficio Stampa
Comune di Palermo