
(AGENPARL) – Thu 20 March 2025 (ACON) Udine, 20 mar – “Apprendiamo con sorpresa e una certa
incredulit? che l’assessore Roberti e la maggioranza che lo
sostiene inizino improvvisamente a parlare di ‘sicurezza
partecipata’ e a sostenere l’importanza di coinvolgere
consapevolmente i cittadini nelle politiche per la sicurezza”.
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Massimiliano
Pozzo (Pd) a margine dell’approvazione del ddl 44 “Disposizioni
in materia di sicurezza, immigrazione, finanza locale, funzione
pubblica e lingue minoritarie”.
“Ancora pi? sorprendente ? l’invito a trattare la sicurezza come
un tema al di sopra delle divisioni politiche, un principio che,
fino a poco tempo fa, pareva totalmente ignorato dalla stessa
Maggioranza, sempre pronta ad attaccare l’unica citt? di diverso
colore politico. Proprio Udine ? la prima e unica citt? in Friuli
dove a oggi ? attivo un protocollo, siglato in collaborazione con
il ministero degli Interni, di sicurezza partecipata, grazie al
quale i cittadini possono segnalare specifici eventi che causano
disagi ai quartieri e creare i n questo modo un collegamento
diretto con l’Amministrazione e le forze dell’ordine”, continua
Pozzo.
Oggi, prosegue il consigliere dem, “con un’improvvisa inversione
di marcia, ci troviamo davanti a un’amministrazione regionale che
sembra voler riscoprire il valore del coinvolgimento attivo dei
cittadini, quasi fosse una novit?”. Non solo, “cogliamo anche una
certa mancanza di comunicazione e coerenza tra la maggioranza in
Consiglio regionale e la minoranza in Consiglio comunale a Udine,
certo non di colori politici avversi. Se davvero la sicurezza
fosse una questione da trattare senza colori politici, come
sostengono oggi Roberti e soci, allora perch? a Udine il loro
stesso partito ha criticato e deriso del progetto, attivo da un
anno e operativo da almeno sei mesi, salvo poi tentare di
appropriarsene a livello regionale?”.
Secondo Pozzo, “questa strategia politica opportunista dimostra
ancora una volta l’inconsistenza dell’azione della Giunta
regionale in materia di sicurezza, che pare muoversi senza una
reale visione, ma solo sulla base di proclami e attacchi di
parte”.
“Se la Regione vuole davvero promuovere un modello di sicurezza
partecipata, inizi a riconoscere il valore di chi lo ha gi?
avviato e a collaborare in maniera costruttiva con chi, ben prima
di Roberti e della sua maggioranza, ha creduto in un approccio
moderno e inclusivo alla sicurezza urbana”, conclude il
consigliere del Pd.
ACON/COM/fa
201843 MAR 25