
Firmato a Palazzo Silone il protocollo d’intesa tra Regione Abruzzo, USRC e i Comuni della Baronia per la riqualificazione, la valorizzazione turistica e culturale contro lo spopolamento, attraverso un progetto di ascolto che coinvolga le comunità locali. Presenti alla firma, il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, l’Assessore regionale Roberto Santangelo, il Direttore generale Antonio Sorgi, il Titolare dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere (USRC), Raffaello Fico e i sindaci dei Comuni coinvolti (Barisciano, Calascio, Carapelle Calvisio, Castel del Monte, Castelvecchio Calvisio, Ofena, Santo Stefano di Sessanio e Villa Santa Lucia degli Abruzzi).
“Il protocollo d’intesa – ha spiegato l’ingegner Raffaello Fico, Titolare dell’USRC – ha la sua forza nell’essere punto di raccordo tra la Regione e gli otto comuni della Baronia su due temi principali: quello dell’attrattività e quello della vivibilità degli spazi che con la ricostruzione iniziano ad essere pienamente recuperati. L’Ufficio speciale darà il proprio supporto tecnico e amministrativo affinché queste azioni di sviluppo possano essere realizzate. Il nostro obiettivo è quello di accompagnare i Comuni in questo percorso, rendendoli complementari tra loro attraverso azioni di sviluppo, come l’Ufficio supporta ormai già da tempo nel suo ruolo di facilitatore del territorio.”
“La Regione – ha sottolineato il Presidente Marco Marsilio – sostiene fortemente questo progetto, mirando a recepire le esigenze che emergeranno da questo confronto nei piccoli Comuni delle Terre della Baronia, trasformandole in interventi concreti attraverso l’impiego di risorse specifiche, come i fondi del PNRR, il Fondo complementare, della ricostruzione post-sisma e il fondo ReStart.”
“Si tratta di un progetto sperimentale ed innovativo sulle Terre della Baronia, – ha spiegato l’Assessore Santangelo – un’area vasta con caratteristiche uniche. Puntiamo a valorizzare l’immenso patrimonio pubblico e privato del territorio, evitando di replicare gli stessi interventi sui singoli comuni, cercando invece di valorizzare le peculiarità di ciascuno.”


