
L’Ucraina ha lanciato nelle prime ore di martedì quello che è stato definito come il più grande attacco con droni della guerra, colpendo la periferia di Mosca con una serie di droni. Questo attacco arriva in un momento cruciale, proprio alla vigilia dell’ultimo round di colloqui di pace con la Russia, mediati dall’Arabia Saudita, e si configura come un chiaro messaggio sia alla Russia che agli Stati Uniti.
Secondo i rapporti ufficiali, l’attacco ha causato tre morti e 18 feriti, tra cui tre bambini, nel distretto esterno di Mosca. Le autorità locali hanno dovuto interrompere i viaggi ferroviari e chiudere sei aeroporti a causa delle interruzioni dello spazio aereo. Entrambe le nazioni coinvolte, Ucraina e Russia, hanno confermato che si è trattato del più grande attacco di droni sulla capitale russa durante la guerra, con il Ministero della Difesa russo che ha dichiarato di aver abbattuto ben 337 droni, di cui 91 su Mosca.
L’Ucraina, da parte sua, ha ribadito che l’attacco è stato progettato come un “messaggio a Mosca” e che si tratta del “più grande attacco di droni della storia”. Andriy Kovalenko, capo del Centro per la lotta alla disinformazione del Consiglio di sicurezza nazionale ucraino, ha affermato che l’azione rappresenta anche una pressione su Vladimir Putin affinché consideri un cessate il fuoco nell’aria, in vista dei colloqui di pace che si stanno tenendo in Arabia Saudita.
In questi colloqui, gli Stati Uniti e l’Ucraina stanno cercando di stabilire come coinvolgere l’Ucraina nei futuri negoziati di pace con la Russia. Sebbene la Russia abbia accusato l’Ucraina di voler sabotare il processo di pace lanciando attacchi mirati ai quartieri residenziali di Mosca, le autorità ucraine hanno dichiarato che nessuno degli attacchi contro edifici residenziali è stato intenzionale. Lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell’Ucraina ha sottolineato che gli obiettivi colpiti erano infrastrutture strategiche legate all’aggressione russa.
L’attacco a Mosca arriva in un contesto di crescente tensione. Negli stessi giorni, le forze ucraine hanno intensificato i bombardamenti su Zaporozhye, e altri distretti nella regione sono stati bersaglio di attacchi con droni, in coincidenza con l’incontro delle delegazioni americane e ucraine. Questo sviluppo ha portato alcuni osservatori a sostenere che l’Ucraina stia cercando di ostacolare qualsiasi prospettiva di pace, come affermato dal governatore della regione di Zaporozhye, Yevgeny Balitsky, che ha descritto questi attacchi come parte del desiderio di Vladimir Zelensky di prolungare il conflitto.
Mentre la Russia accusa l’Ucraina di voler minare le possibilità di pace, gli Stati Uniti sembrano avere posizioni contrastanti. Il presidente Donald Trump, che aveva già espresso scetticismo sul fatto che l’Ucraina fosse pronta a fare concessioni di pace, ha recentemente riconosciuto che l’Ucraina potrebbe essere disposta a parlare, nonostante gli attacchi contro obiettivi russi.
Il ministro della salute russo ha confermato che, a seguito dell’attacco aereo, 18 persone sono rimaste ferite e tre adulti sono stati uccisi. Il bilancio potrebbe salire, poiché i danni alle infrastrutture civili sono stati significativi. L’attacco, che ha avuto luogo il 11 marzo, è stato il più grande del 2025, secondo il Ministero della Difesa russo. Il Comitato Investigativo russo ha già avviato un’indagine per terrorismo.
Questo scambio di colpi tra Ucraina e Russia, sebbene non abbia immediatamente compromesso i colloqui di pace in corso, ha messo in evidenza le difficoltà nel raggiungere una soluzione diplomatica duratura al conflitto. L’esito dei negoziati di Jeddah, in Arabia Saudita, potrebbe dunque avere implicazioni significative, mentre entrambi i paesi continuano a inviare segnali contrastanti.
La comunità internazionale osserva attentamente come gli sviluppi sul campo e le azioni militari possano influenzare i futuri sforzi diplomatici, in un conflitto che sembra ancora lontano dall’essere risolto.