
(AGENPARL) – mar 04 marzo 2025 L’allarme del presidente: mannaia dal ministero su risorse già assegnate per le
manutenzioni, situazione al limite della sostenibilità
Paolini e la scure dei tagli: «Di questo passo dovremo
limitare la circolazione su alcune strade»
PESARO – Piovono altri tagli sulla Provincia di Pesaro e Urbino. Che ora non esclude di
limitare in alcune situazioni la circolazione stradale. «C’è grande preoccupazione – dice il
presidente Giuseppe Paolini – perché si è abbattuta una mannaia che comporta una
riduzione dei finanziamenti sulla manutenzione ordinaria stradale per un milione e
200mila euro nel 2025 e per un altro milione nel 2026». Non solo: «Con nota del ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti, ci è stato comunicato proprio in queste ore un’ulteriore
decurtazione delle risorse già assegnate per la manutenzione straordinaria della viabilità
con il decreto numero 10 del 2022». Nello specifico «la scure dei tagli provocherà altre
riduzioni nel 2025 per circa 170mila euro e per 128mila euro nel 2026. Come si fa a
programmare in questo modo?», si chiede il presidente. «Il Servizio Viabilità della
Provincia ha già pianificato una serie di interventi facendo riferimento ai finanziamenti
inizialmente assegnati. Consideriamo anche che tra circa dieci giorni la Tirreno Adriatico
interesserà sei strade provinciali. Domani partiranno le asfaltature relative a due progetti
per 340mila euro e 500mila euro», riguardanti le strade provinciali Barbanti, Monterolo,
Sant’Anna e Cavallara, oltre ad altre arterie non coinvolte nella manifestazione ciclistica.
Ma con il finanziamento ministeriale citato, che ora è oggetto di contrazione. «Non si può
lavorare in queste condizioni – è il monito di Paolini -. Upi e Anci conoscono la
drammatica situazione finanziaria degli enti locali. Nel nostro caso ci sono strade
provinciali al limite della sostenibilità in termini di sicurezza. Il Servizio Viabilità della
Provincia mi ha segnalato che di questo passo saremo costretti per alcune situazioni a
limitare la circolazione stradale. La scure sugli enti locali mette a rischio i servizi ai
cittadini: non possiamo sempre pagare il prezzo più grande», conclude il presidente.