
(AGENPARL) – mer 26 febbraio 2025 INFORMAZIONE ISTITUZIONALE
E OPEN GOVERNMENT
Ufficio Stampa
26/2/2025
PRESENTATO IL NUOVO CICLO DE “LE STANZE DELLA MUSICA” EDIZIONE PRIMAVERA 2025: DIECI APPUNTAMENTI DAL 5 MARZO AL 14
MAGGIO AL CIVICO MUSEO TEATRALE “CARLO SCHMIDL” CON LE
SCUOLE DI STRUMENTO DEL CONSERVATORIO “G. TARTINI
Nel segno della rinnovata collaborazione tra il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”
e il Conservatorio “Giuseppe Tartini” è stata presentata l’edizione di Primavera 2025
del ciclo “Le Stanze della Musica”.
Alla conferenza stampa di presentazione che si è tenuta oggi, mercoledì 26 febbraio
2025 presso il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” introdotta da Giorgio Rossi,
Assessore alle Politiche della Cultura e del Turismo del Comune di Trieste con Stefano
Bianchi, Conservatore del Museo Schmidl, sono intervenuti Sandro Torlontano,
Direttore del Conservatorio “Tartini” e Reana De Luca, Docente di pianoforte e
incaricata per il Progetto Musica e Scuola del Conservatorio e gli studenti Ginevra
Pagani e Jacopo Giuliani che al termine della presentazione hanno eseguito un brano
ognuno, rispettivamente al fortepiano a coda e al pianoforte verticale conservati allo
“Schmidl”.
La formula è quella, già sperimentata con successo, di una speciale visita guidata
dedicata di volta in volta a uno o più strumenti delle collezioni dello “Schmidl”, nella
sua sede di Palazzo Gopcevich (Via Rossini, 4), presentati dai giovani musicisti del
“Tartini” e dai loro insegnanti.
Gli appuntamenti sono in calendario tutti i mercoledì di marzo e di aprile (ad
eccezione di mercoledì 23 aprile), e saranno proposti in un doppio turno: il mattino
alle ore 11.00 per gli studenti delle scuole, con particolare attenzione a quelle ad
indirizzo musicale (con biglietto scolastico di 1 euro) e il pomeriggio alle ore 17.30
(con il normale biglietto di accesso al Museo).
Per le scuole interessate al turno del mattino è prevista la prenotazione obbligatoria
“E’ sempre un piacere ritornare qui: oggi – ha esordito l’Assessore Rossi – ci troviamo
in quello che è un autentico Paradiso della musica, grazie ai tantissimi strumenti di
valore conservati. Ma è importante soprattutto che ci siano gli allievi del Conservatorio
“Tartini”: un’icona di Trieste conosciuta in tutta Italia e nel mondo grazie ai giovani
talenti che produce e che si sono esibiti anche al Quirinale davanti al Presidente della
Repubblica. È un onore ospitarli in quello che sarà un viaggio di un paio di mesi in cui
suoneranno i vari strumenti presenti nelle sale museali. Dobbiamo essere grati di
avere a Trieste questa eccellenza”.
Rossi ha ricordato come i Civici Musei siano particolarmente impegnati nel proporre
ogni anno eventi di qualità che si rivolgono a un pubblico variegato, perché – ha
affermato – “gli interessi dei visitatori sono diversi e questo è anche il bello della
cultura”.
“Sono molto felice dei risultati ottenuti e per questo – ha concluso Rossi – devo
ringraziare tutti i miei collaboratori, in particolare i conservatori dei Musei, i
responsabili e tutto il personale che ci lavora e anche le associazioni e istituzioni con
cui abbiamo avviato una grande sinergia, perché solo attraverso un gioco di squadra
si riesce a vincere la partita della cultura con la C maiuscola”.
“Siamo molto contenti di questa iniziativa che si avvicina a festeggiare un decennio di
vita: abbiamo cominciato nella primavera del 2016 e siamo andati avanti ogni anno con
una sola interruzione nel 2020. Anche quest’anno – ha spiegato il Conservatore
Bianchi addentrandosi nel programma – ospiteremo una serie di appuntamenti con
classi
strumento
Conservatorio
“Tartini”.
“L’iniziativa – ha proseguito Bianchi – nasce da una volontà ben precisa: mettere in
relazione il conservatorio e il Museo Teatrale, che a dicembre ha festeggiato i suoi
cent’anni anche con una mostra che, attraverso le lettere dell’alfabeto, racconta il
museo. E all’interno del museo, la collezione di strumenti musicali è particolarmente
importante, non solo dal punto di vista numerico, considerate anche le migliaia di
piccoli strumenti della tradizione popolare, ma soprattutto per la presenza di
strumenti antichi e di provenienza anche extraeuropea e di tastiere storiche, frutto
della liuteria triestina e dell’artigianato locale. Un patrimonio molto ricco e composito
che, quando siamo partiti, avevamo il desiderio di far conoscere ai visitatori,
raccontando la storia di questi strumenti, svelandone il funzionamento e facendoli