
(AGENPARL) – mar 18 febbraio 2025 Ue, Ceccardi (Lega), biocarburante imposto da Ue a compagnie aeree causerà rincaro voli, ennesimo fardello ‘green’ per imprese e cittadini
“Depositata interrogazione a Commissione co-firmata da 41 colleghi, anche di Ecr”
Bruxelles, 18 feb. – “L’Unione Europea continua a imporre misure ideologiche che si traducono in un fardello insostenibile per cittadini e imprese. L’adozione del Refuel Eu Act, che comporta l’introduzione del Sustainable Airline Fuel (Saf), ne è l’ennesima prova, poiché obbliga le compagnie aeree all’utilizzo del 2% di biocarburante ‘sostenibile’ su tutti i voli in partenza dagli aeroporti europei, una percentuale destinata a salire al 70% entro il 2050. Questa misura farà lievitare i costi dei biglietti aerei con conseguenze negative su turismo, lavoro e mobilità”. Lo dichiara l’europarlamentare della Lega, Susanna Ceccardi.
Secondo un recente studio di Ubs, l’impatto del Saf comporterà rincari significativi: per un volo di sola andata nell’Ue si stima un aumento di circa 30 euro, mentre quelli intercontinentali subiranno rincari dell’8%. “Questi aumenti colpiranno soprattutto famiglie, imprese e lavoratori, rendendo i viaggi aerei sempre più un lusso per pochi – prosegue Ceccardi – Per questo ho depositato un’interrogazione alla Commissione europea, co-firmata da altri 41 eurodeputati del gruppo Patriots for Europe ma anche di Ecr, chiedendo quali misure concrete la Commissione intenda adottare per evitare che questa decisione ricada economicamente sull’utenza, penalizzando milioni di cittadini europei, in particolare quelli delle regioni periferiche e insulari, già svantaggiati in termini di connettività”.
“Anche il traffico commerciale rischia un drastico calo, con impatti pesanti sull’economia e sul turismo, settori chiave per molte nazioni europee, Italia in primis – aggiunge l’europarlamentare leghista -. Ancora una volta, dunque, la maggioranza Ursula fa calare dall’alto le sue regole senza tenere conto delle reali condizioni del settore coinvolto e, invece di incentivare un’innovazione sostenibile e accessibile, limita la libertà di movimento e affossa la competitività delle compagnie europee”.
“La transizione ecologica non può essere realizzata scaricandone il peso esclusivamente sulle spalle dei cittadini e delle imprese. Servono politiche più equilibrate e realizzabili, come ripetiamo ormai da anni, politiche di buon senso che tengano conto della sostenibilità economica oltre che di quella ambientale”, conclude Ceccardi.