
Un’imponente colonna di fumo che si alza da un cumulo di legna sulla spiaggia, a pochi passi dal mare di Ostia. A notarlo per primo è un cittadino che passeggia sul lungomare Duilio: la legna è piena di chiodi ed è, a maggior ragione, un rifiuto speciale. Quando scatta l’allarme sono le 10:40 del mattino: il rogo è all’altezza del Plinius, stabilimento storico in prossimità del Pontile.
Su richiesta del Presidente della Commissione Speciale del Municipio X Raffaele Biondo, intervengono la Polizia Locale e la Guardia Costiera. Che accertano una serie di irregolarità: non solo si stava illecitamente dando fuoco alla legna, proveniente forse da cabine o altre strutture, direttamente sulla spiaggia, ma erano anche presenti dei lavoratori – di cui si sta verificando la condizione contrattuale – che maneggiavano quella stessa legna a mani nude, in barba a qualunque norma di sicurezza.
“Tale situazione – ha commentato Raffaele Biondo, Presidente della Commissione Speciale del Municipio X – evidenzia ancora una volta lo stato di malversazione in cui si trova la gran parte dei siti balneari sottoposti a concessioni, peraltro scadute. È arrivato il momento di scardinare questa narrazione secondo cui i concessionari balneari difendono e tutelano i beni costieri meglio del pubblico e ‘danno da mangiare a tantissime famiglie’: accerteremo la situazione contrattuale di chi era presente, ma quel che è certo è che non si rispettano nemmeno i requisiti minimi di sicurezza del lavoro. Se il lavoro offerto dai balneari è quello che abbiamo visto oggi – ha proseguito Biondo -, è finita anche la favoletta per cui l’imprenditoria crea sana occupazione stagionale. Invitiamo tutti a tenere il punto a fianco delle istituzioni, denunciando fatti del genere, affinché la politica intervenga a tutela dell’ambiente e dei diritti delle cittadine e dei cittadini”.
L’intervento odierno testimonia il costante impegno delle forze dell’ordine e del Municipio X nel garantire il rispetto della legalità e la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro, comprese le spiagge. L’obiettivo unanime è quello di contrastare il fenomeno del lavoro nero e lo sfruttamento lavorativo, promuovendo condizioni di lavoro dignitose e sicure in tutti i settori produttivi, con particolare attenzione al settore turistico, alberghiero e della ristorazione durante il picco stagionale.



