
(AGENPARL) – mer 05 febbraio 2025 Strada: Il modello Albania, non è un modello. Monitoreremo per il rispetto dei diritti umani
A fine di ottobre abbiamo presentato una interrogazione alla Commissione europea con tutte le deputate e i deputati italiani del fronte progressista chiedendo se il così detto “modello” Albania fosse compatibile con la legge dell’Unione europea.
Oggi ci ha risposto il Commissario europeo per gli Affari Interni e la migrazione Brunner. Alla nostra domanda molto precisa, non abbiamo avuto purtroppo una risposta altrettanto puntuale.
Ciò che dice il Commissario Brunner è comunque molto interessante. Dice infatti che le iniziative degli Stati membri devono essere fatte in modo da non compromettere l’applicazione delle norme europee, non devono compromettere il sistema comune di asilo, non devono incidere negativamente sulle norme comuni dell’Unione e non possono ledere i diritti e le garanzie che gli stati membri devono concedere alle persone che si trovano in queste situazioni.
Quello che ci è stato venduto come il grande modello, alla luce di questa risposta forse non lo è.
Noi rimaniamo con la nostra domanda: questo protocollo è compatibile con la legge dell’Unione? Perché secondo noi e secondo i giuristi che ci hanno lavorato non lo è. Oltre ad essere un buco nero di diritti umani, oltre ad essere uno spreco di soldi delle cittadine e dei cittadini italiani. Pochi giorni fa c’è stato il terzo tentativo di utilizzare questo modello e ancora una volta le persone migranti sono state riaccompagnate in Italia.
Noi continueremo a lavorare per monitorare il rispetto dei diritti umani, per opporci a qualsiasi modello che non sia compatibile con i trattati, con la dichiarazione universale dei diritti umani, con la nostra costituzione con la nostra coscienza.
Così in una nota Cecilia Strada, europarlamentare dei socialisti e democratici.