
(AGENPARL) – lun 03 febbraio 2025 *Inviato il documento agli europarlamentari italiani in Commissione
Agricoltura*
*11 PROPOSTE PER MIGLIORARE LA POLITICA AGRICOLA COMUNITARIA*
Uniformi, CONAF: “*Serve una revisione di mid-term per avvicinare la PAC
alle aziende medio-piccole, per ridurre il carico burocratico, per aiutare
la produttività e la sostenibilità.**” *
11 proposte per far crescere e innovare l’agricoltura, migliorando la
politica agricola comunitaria (PAC). Una necessità di revisione, a metà del
periodo di attuazione dell’attuale PAC, che si rende necessaria per evitare
che l’indirizzo politico del settore agro-forestale si perda a causa di
inefficienze e inutili carichi burocratici.
Questo, in sintesi, il documento inviato dal Consiglio dell’Ordine
Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali agli
europarlamentari italiani che attualmente siedono in Commissione
agricoltura a Bruxelles.
“*La PAC rappresenta una delle principali politiche di indirizzo europee, a
cui l’UE riserva cospicui finanziamenti*.
*Sono denari necessari a sostenere un settore chiave com’è quello
agro-forestale, ma che richiede una revisione per essere efficace e aiutare
sia la produttività che la sostenibilità. Le proteste degli agricoltori
viste nei mesi scorsi hanno un fondamento, perché l’attuale sistema di
aiuti mal si adatta alle aziende di piccole e medie dimensioni e non offre
il giusto supporto per un reddito equo e stabile. A ciò si aggiunge che il
carico burocratico e i costi amministrativi per accedere agli aiuti sono
insostenibili. L’effetto più evidente di questa impostazione è che le
politiche a favore della conservazione e gestione degli habitat sono state
lette come un complesso e incomprensibile regime di vincoli e limitazioni,
che il sistema agricolo ha respinto*.” – ha dichiarato *Mauro Uniformi*,
Presidente CONAF
*Le altre proposte*
Le 11 proposte, naturalmente, si sviluppano toccando diversi aspetti. Si
parte dal valorizzare il ruolo di tecnici esperti e specializzati, capaci
di elevare il livello di imprenditorialità e di solidità produttiva. Figure
necessarie per portare ‘in campo’ le innovazioni tecnologiche e colmare il
gap di conoscenze e connessione digitale che ancora riguarda la maggior
parte delle aziende.
Per gli imprenditori agricoli, si dovrebbero incoraggiare forme di reddito
diversificate, dall’agriturismo, alla produzione di energia da fonti
rinnovabili, fino all’utilizzo e la trasformazione ed il riutilizzo dei
sottoprodotti agricoli.
Guardando agli effetti dei cambiamenti climatici, nasce la richiesta di
finanziamento per programmi di ricerca europei dedicati all’influenza che
avranno sulle produzioni agricole. Contemporaneamente, poi, si dovrebbero
valorizzare i crediti di carbonio ottenibili da superfici forestali europee
già esistenti e dalle superfici a pascolo o prato permanente: in questo
modo si darebbe un valore a quelle superfici che oggi sono abbandonate, mal
gestite o a rischio di utilizzazione eccessiva.
Salvaguardare e tutelare la sicurezza alimentare del prodotto agricolo, la
salute pubblica e le condizioni ecologiche dell’ambiente è l’obiettivo
dell’introduzione della prescrizione elettronica dell’atto fitoiatrico.
Inoltre, incentivando le filiere corte, consentirebbe di collegare
direttamente produttori e consumatori e favorire il consumo di prodotti
stagionali, locali, di qualità, riducendo la dipendenza dei mercati
alimentari europei dalle importazioni.
Infine, con l’adozione di valutazioni basate sui criteri ESG, evidenziata
con una certificazione di tipo semplificato redatta da un professionista
agrario e con l’introduzione di una premialità contributiva, si
faciliterebbe la migrazione verso i nuovi standard produttivi più
sostenibili. Una spinta in una direzione obbligata, poiché i nuovi standard
saranno obbligatoriamente richiesti nei prossimi anni con l’applicazione
del principio della doppia materialità da parte delle aziende
trasformatrici e dal mondo creditizio.
11 proposte, raccolte in un breve ma denso prontuario pensato per diventare
una base operativa con il mondo della politica e con gli altri stakeholder.
*Ora inizia la fase di confronto, in cui svilupperemo e approfondiremo le
idee che abbiamo sintetizzato in questo documento. Il 30 gennaio, dopo
l’invio della lettera agli europarlamentari, abbiamo iniziato le
presentazioni. La prima occasione è stata la partecipazione
all’incontro *‘Professioni
Tecniche: Uniti per vincere le sfide del Futuro’* organizzato al Parlamento
Europeo per discutere della transizione digitale ed ecologica. Davanti a
oltre 9000 contatti, in compagnia degli altri presidenti delle professioni
tecniche, si è parlato dell’apporto dei professionisti nel raggiungimento
degli obiettivi europei. Nelle prossime settimane, poi, continueremo il
dialogo con i vari rappresentanti a Bruxelles, in particolare con quelli
della Commissione agricoltura*.” – ha concluso *Mauro Uniformi*, Presidente
CONAF
*Roma, 3 febbraio 2025*
Ufficio Stampa – Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei
Dottori Forestali