
(AGENPARL) – mar 28 gennaio 2025 NOTA STAMPA
L’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS tra gli autori del rapporto internazionale
Atlantificazione: nuove evidenze sullo stato dell’ambiente Artico alle Svalbard
Il progetto SIOS ARiS guidato dall’OGS ha contribuito al documento facendo il punto sull’influenza delle acque Atlantiche nelle zone polari
TRIESTE, 28 GENNAIO 2025 – L’atlantificazione – ovvero la crescente influenza delle acque atlantiche che
contribuisce alla perdita di ghiaccio marino e ad altri effetti sull’ecosistema – è uno dei fenomeni legati alla
variabilità climatica che minaccia l’equilibrio dell’Artico: lo ribadisce il report sullo stato dell’ambiente artico alle
Svalbard. Il documento è stato presentato recentemente nel corso della Polar Night Week, un workshop organizzato
dallo Svalbard Integrated Arctic Earth Observing System (SIOS) alla UNIS (Università delle Svalbard), e contiene un
capitolo che fa il punto sull’atlantificazione attraverso l’analisi delle serie temporali raccolte dal network SIOS di
osservatori marini attivo alle Isole Svalbard: il SIOS Marine Infrastructure network.
L’analisi è stata realizzata con il contributo di un gruppo internazionale, composto da ricercatrici e ricercatori di 10
istituzioni scientifiche da 5 Paesi del mondo, guidato dall’oceanografo dell’OGS Manuel Bensi: sono state analizzate
insieme le serie temporali marine che mostrano in maniera evidente i segni dell’atlantificazione nella regione delle
Svalbard negli ultimi due decenni.
Il SIOS Marine Infrastructure network è nato proprio in risposta alle raccomandazioni del primo report sullo stato
dell’ambiente artico della Svalbard nel 2019. Gli obiettivi del network sono fornire un luogo di incontro per la
comunità delle scienze marine alle Svalbard per discutere l’armonizzazione della raccolta di dati marini, progetti
congiunti, condivisione di infrastrutture e logistica e altre forme di collaborazione. La pubblicazione rappresenta un
contributo importante di questa iniziativa per la comprensione dei processi che caratterizzano la variabilità
ambientale nelle zone Artiche.
Il SIOS è un consorzio interdisciplinare norvegese istituito per coordinare sistemi osservativi regionali avviati per
raccogliere dati a lungo termine nella zona delle Svalbard. Opera quindi per ottenere una fotografia complessiva
delle condizioni ambientali, considerando i processi che coinvolgono biosfera, geosfera, atmosfera, criosfera e
idrosfera.
LINK:
Rapporto sullo stato dell’ambiente Artico alle Svalbard https://sios-svalbard.org/SESS_Issue7
Capitolo dedicato all’atlantificazione “The Atlantification process in Svalbard: a broad view from the SIOS Marine
FOTO:
UNiS (Università delle Svalbard) durante la notte polare (credits M. Bensi).
Parte del gruppo di ricercatori italiani al workshop SIOS: da sinistra, Carmen Rizzo (SZN), Patrizia Giordano
(CNR_ISP), Manuel Bensi (OGS), Leonardo Langone (CNR_ISP), Veronica Coppolaro (CNR).
Aurora Boreale del 23 gennaio 2025, presso Camp Barents, 10 km fuori dal centro abitato di Longyearbyen
presso le isole Svalbard (credits Manuel Bensi)
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Ufficio Stampa Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS