
(AGENPARL) – ven 24 gennaio 2025 **Giorno della Memoria, Andra e Tatiana Bucci: “Testimoniare serve”**
/Scritto da Antonio Cannata, venerdì 24 gennaio 2025/
“I nostri racconti sono serviti a qualcosa”, dice Tatiana. “Con
fatica certamente si parla e si ricorda ma è un dovere far sapere quello
che è successo. E continueremo”, aggiunge Andra.
Le sorelle Bucci – sopravvissute, da bambine di a 6 e 4 anni, all’orrore
della Shoah, scampando 80 anni fa agli esperimenti di Mengele nel campo di
sterminio nazista di Auschwitz – hanno da poco ricevuto sul palco del
Maggio di Firenze il Pegaso d’Oro dal presidente Giani e dall’assessora
Nardini.
Non nascondono la loro emozione per aver ricevuto il massimo riconoscimento
della Regione Toscana in mezzo a tanti giovani accorsi stamani al Meeting
del Giorno della Memoria. Del premio Andra si definisce “super felice”,
anche se “non lo merita” perché “non mi sembra di fare niente di
eccezionale”. Tatiana parla di “un regalo per tutto quello che abbiamo
fatto in questi anni”.
In questi anni le sorelle Bucci non hanno mai interrotto la loro opera di
testimonianza delle atroci persecuzioni e deportazioni commesse dal Terzo
Reich e dal fascismo. “È dal 2004 che testimoniamo soprattutto per i
ragazzi. Abbiamo partecipato a quasi tutti i viaggi della memoria della
Regione”. Mentre insistono sull’importanza del racconto diretto che
insistono, sullo sfondo c’è il malessere manifestato dalla senatrice a
vita Liliana Segre, vittima di ennesimi attacchi e insulti antisemiti.
“Liliana dice cose giuste”, afferma Tatiana, ma purtroppo “forse fa
da capro espiatorio per tutti noi” aggiunge Andra.
“La conferma che testimoniare serve” arriva da incontro avvenuto
proprio entrando nell’auditorium del Maggio. “I primi ragazzi che hanno
partecipato ai treni sono diventati adulti – spiega Tatiana – e poco fa
abbiamo visto un giovanissimo professore che è stato con noi quando aveva
16-17 anni”. “Questo vuol dire che noi testimoni, le nostre parole, e
noi purtroppo siamo tra le pochissime persone ancora qui, gli altri che
conoscevamo purtroppo se ne sono andati, servono a qualcosa”. “A
settembre scorso – prosegue – ho compiuto 87 anni e ho ricevuto più di un
augurio da uomini che qualche anno fa erano ragazzi. Si sono ricordati di
me”.
E ora che la Regione si accinge a far partire un nuovo Treno della Memoria?
“Speriamo di avere il tempo e anche la forza di rifarlo. Tutto dipenderà
da quando lo faranno, perché qualche impegno ce l’ho già” chiosa
Tatiana che con la sorella invita tutti, a partire dal presidente Giani, a
volgere l’attenzione verso le guerre.
I conflitti nel mondo sono infatti l’altro argomento che sta a cuore a
entrambe.
“Mi auguro che ci sia pace ma ho paura che non ci sarà, ci vorranno
forse non una generazione ma qualcosa di più. Mi sembra che nelle guerre
ci siano più interessi monetari che ideologici”, sottolinea Andra.
Mentre Tatiana, augurandosi che finalmente finisca la guerra tra Gaza e
Israele, si sofferma commossa sull’Ucraina, luogo di nascita della mamma e
costretta a partire piccolissima: “quando è scoppiata la guerra per
tanti giorni sono stata veramente male e ho pensato molto a lei”.