(AGENPARL) – ven 24 gennaio 2025 Nota di Luca Simonetti (M5S Umbria)
(Acs) Perugia, 24 gennaio 2025 – “Abbiamo appena registrato il Natale più
povero da quando esistono le rilevazioni Istat. In Umbria la situazione delle
politiche sociali è drammatica. Nonostante l’impegno degli uffici preposti e
di chi lotta in prima linea per la dignità delle persone, è sempre più
difficile dare risposte operative ai bisogni concreti di chi è in
difficoltà”, lo scrive, in una nota il capogruppo del Movimento 5 Stelle,
Luca Simonetti.
“L’Umbria – osserva – è stata un faro nelle politiche sociali, ma dopo
cinque anni di smantellamento da parte delle destre è estremamente difficile
ricostruire. Siamo certi, però, che questi uffici e queste professionalità
debbano rappresentare il cuore pulsante di un nuovo corso politico, un corso
in cui la politica ha finalmente l’intenzione di prendersi cura della
propria comunità. Siamo fiduciosi nell’impegno straordinario e nella
direzione che sta tracciando il nuovo assessore regionale Barcaioli.
Tuttavia, diventa sempre più complicato intercettare i bisogni delle fasce
più fragili della popolazione”.
“Da anni – continua Simonetti – si è smesso di lavorare verso un
bilancio sociale partecipato, lasciando indietro una parte sempre più ampia
della nostra comunità. Questo quadro si aggrava ulteriormente con un piano
di contrasto alla povertà ormai obsoleto, ancora impostato su un contesto in
cui esisteva uno strumento di protezione sociale come il Reddito di
Cittadinanza. Gli effetti di questa carenza strutturale si riflettono su
molti ambiti, a partire dall’edilizia popolare. La questione non è solo
legata ai cavilli normativi inseriti dalle destre, a cui la Giunta sta
cercando di porre rimedio, ma richiede anche un nuovo atteggiamento da parte
di chi, con scelte superficiali, rischia di condannare alla disperazione
interi nuclei familiari”.
“Tutte le istituzioni – avverte Simonetti – devono prendere atto di
questo nuovo corso per la Regione, un corso che rifiuta di trattare la
povertà come una colpa, e che si propone di aiutare chi è rimasto indietro
a risalire, invece di abbandonarlo. L’Umbria deve urgentemente dotarsi di
strumenti innovativi e partecipati per affrontare il crescente disagio
sociale, evitando che questa deriva diventi una condanna per migliaia di
famiglie. È tempo di dare risposte concrete e di costruire una rete di
protezione sociale inclusiva – conclude -, basata sull’impegno delle
persone che operano con dedizione e professionalità a livello regionale, e
al passo con i bisogni reali della nostra comunità”. RED/as
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79563
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