
Un nuovo studio condotto dall’associazione dell’industria digitale Bitkom ha messo in luce le crescenti preoccupazioni delle aziende tedesche riguardo alla loro forte dipendenza dalle importazioni tecnologiche statunitensi, aggravate dall’incertezza legata al possibile ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.
Dipendenza digitale: una vulnerabilità critica
Secondo il sondaggio, il 90% delle aziende tedesche dipende dalle importazioni di tecnologia digitale dall’estero, con l’81% che fa affidamento sugli Stati Uniti come principale fornitore. Di queste, il 41% ha dichiarato di essere “fortemente dipendente”. Tra i beni e servizi importati si annoverano dispositivi elettronici, software e servizi digitali.
Il rapporto ha rivelato che il 50% delle aziende non potrebbe sostenere più di un anno senza le importazioni digitali dagli Stati Uniti, rendendo la situazione particolarmente critica in caso di politiche restrittive o tariffe aggiuntive.
L’impatto delle politiche di Trump
Il possibile ritorno di Donald Trump alla presidenza ha scatenato preoccupazioni in Germania, con il 56% delle aziende tedesche che sta rivedendo le proprie strategie aziendali. Inoltre, il 50% prevede modifiche alle proprie catene di fornitura per ridurre il rischio di dipendenza esclusiva dagli Stati Uniti.
Il presidente di Bitkom, Dr. Ralf Wintergerst, ha sottolineato che l’imprevedibilità delle politiche economiche e commerciali di Trump, comprese le rinnovate minacce di tariffe, rappresentano una sfida significativa per l’industria tedesca.
“Gli Stati Uniti rimarranno uno dei nostri partner più importanti, ma dobbiamo diventare più resilienti e tecnologicamente indipendenti. La sovranità digitale deve essere una priorità per il governo tedesco,” ha dichiarato Wintergerst.
Cina: un secondo fornitore chiave
La Cina è emersa come il secondo partner tecnologico più importante per le aziende tedesche, con il 79% delle imprese che importa beni e servizi digitali dal gigante asiatico.
I principali prodotti e servizi digitali importati
Il rapporto ha analizzato la natura delle importazioni digitali, mostrando che:
- 90% delle aziende acquista dispositivi come smartphone e laptop.
- 75% importa applicazioni software.
- 72% dipende da strumenti di sicurezza informatica, come firewall.
- 69% importa componenti hardware, inclusi chip, semiconduttori e sensori.
- 66% utilizza apparecchiature digitali straniere per la produzione.
Inoltre, il 50% delle aziende si affida a fornitori esteri per servizi digitali, tra cui sviluppo di app e consulenza IT.
Un futuro incerto
Con un panorama globale sempre più competitivo e incerto, le aziende tedesche si trovano a dover bilanciare la necessità di mantenere i legami con i principali fornitori, come Stati Uniti e Cina, e quella di diversificare per garantire maggiore autonomia tecnologica.
Il rapporto di Bitkom evidenzia la necessità per il governo tedesco di investire in sovranità digitale e adottare misure per rafforzare la resilienza economica, mitigando l’impatto di eventuali politiche restrittive provenienti dall’estero.