
(AGENPARL) – lun 13 gennaio 2025 *Comunicato stampa*
*AqP S.p.a.: gestione in house.… **ma con la condizionale!*
La Puglia, grazie ad un accordo tra l’ex Ministro per gli Affari europei,
il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffele Fitto ed il Presidente
della Regione Puglia Michele Emiliano, si è messa con le spalle al sicuro
dallo scippo, da parte dei grandi player, della gestione delle reti che
prelevano l’acqua da dighe e sorgenti e la distribuiscono alle utenze.
Lo ha fatto, però, in modo del tutto autarchico, senza promuovere alcuna
azione collettiva di opposizione alla volontà privatizzatrice di questo
governo (come di altri precedenti) stabilendo che il prezzo dell’operazione
sia la cessione al governo stesso dei processi decisionali di AqP S.p.a.
grazie all’ingresso, nell’organo di amministrazione ed in quello di
controllo, di due membri indicati dalla Presidenza del Consiglio dei
Ministri.
Per inciso, l’autarchia dell’operazione si è spinta fino ad ignorare
completamente la Basilicata, regione confinante che ha anch’essa una
distribuzione completamente pubblica, dalle cui dighe e sorgenti la Puglia,
di per sé priva di risorse idriche, preleva la gran parte delle acque che
distribuisce.
Non una parola si è pronunciata nella conferenza stampa dello scorso 23
dicembre sulla gestione delle grandi infrastrutture idrauliche passata da
gennaio scorso ad Acque del Sud, una S.P.A. che per volontà dell’attuale
governo deve cedere il 30% delle sue quote a privati.
Nessun riferimento al fatto che a giugno scorso AqP S.p.a. ha stipulato un
accordo con Acea S.p.a. creando una società il cui fine è quello di
diventare socio industriale di Acque del Sud.
Insomma, una difesa del “pubblico” da una parte ed accordi con il privato
dall’altra: la mano destra non sa quello che fa la sinistra..…
Come intendere tutto ciò?
A nostro parere questa è proprio l’attuazione di ciò che il lungimirante
Rodotà temeva quando si spendeva sulla precisazione delle differenze fra
“bene pubblico” e “bene comune”, ossia di tutto l’ecosistema: il “pubblico”
pugliese creato con le modalità di cui sopra e guidato da un governo
privatizzatore sembra un capolavoro di mistificazione e sarà probabilmente
quello che scipperà ai cittadini un bene enorme come Acquedotto Pugliese
per poi gestirlo, come istituzione pubblica, secondo le regole del mercato!
Con questa “ripubblicizzazione” forse dovremo cambiare anche il nostro
lessico d’ora in avanti: come al solito la prima cosa di cui il mercato si
impadronisce sono proprio le parole!
13 Gennaio 2025.
*FORUM ITALIANO MOVIMENTI PER L’ACQUA*
Ufficio Stampa Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua
Sito web: http://www.acquabenecomune.org – http://www.obbedienzacivile.it