
(AGENPARL) – ven 10 gennaio 2025 *Comunicato Stampa*
*Caso Aspiag Service, la Cgil di Padova – insieme alle categorie Filt e
Filcams – chiede chiarezza*
*“Accuse molto gravi che, se confermate, farebbero emerge un inaccettabile
quadro di diffusa illegalità – verso cui da anni puntiamo il dito – che
calpesta i diritti e le tutele dei lavoratori: l’unica soluzione è la loro
internalizzazione da parte di Aspiag”*
All’indomani della notizia riguardante il sequestro preventivo di 8 milioni
di euro a carico di Aspiag Service srl e dell’AD Christopher Rissbacher,
nell’ambito di un’inchiesta per frode fiscale portata avanti dalla procura
di Milano, arriva la reazione della Cgil di Padova – insieme alle categorie
Filt e Filcams – visto che ad essere coinvolti sono anche i contratti
d’appalto stipulati per garantire manodopera al polo logistico Agrologic di
Monselice.
“Innanzitutto – intervengono il Segretario Generale della Cgil di Padova,
Aldo Marturano, insieme a Marquidas Moccia, Segretaria Generale della
Filcams Cgil Padova e Massimo Cognolatto, Segretario Generale della Filt
Cgil di Padova – non possiamo non constatare il quadro estremamente grave
oggetto dall’inchiesta milanese: una complessa frode fiscale negli appalti
di somministrazione di manodopera della società schermati dietro fittizi
contratti d’appalto che avrebbero sistematicamente omesso il versamento
dell’Iva e dei contributi previdenziali ed assistenziali del lavoratori,
nell’evidente tentativo di ridurre ulteriormente il costo del lavoro. Un
film già visto innumerevoli volte e che purtroppo non ci sorprende più”.
“Naturalmente, come è nostra abitudine – proseguono i rappresentanti
sindacali – non possiamo che attendere che la magistratura porti avanti e
concluda il proprio lavoro. Se le accuse venissero confermate, tuttavia,
verrebbero avvalorate e ulteriormente rafforzate tutte le preoccupazioni e
le critiche che abbiamo espresso in tantissime occasioni negli ultimi anni
nei confronti del sistema degli appalti, dietro la cui opacità si
nascondono violazioni, soprusi e sfruttamento dei lavoratori. Anche il polo
logistico Agrologic di Monselice, che nelle intenzioni doveva essere
fortemente automatizzato, negli anni ha visto invece impiegare tantissima
manodopera, arrivando a coinvolgere circa 400 lavoratori. Si tratta, nella
stragrande maggioranza dei casi, di lavoratori stranieri che spesso non
conoscono neanche la lingua italiana, motivo per cui la Cgil ha anche
organizzato dei corsi di lingua per la loro alfabetizzazione, offrendo
un’assistenza volta alla loro emancipazione e battendosi per una loro
progressiva stabilizzazione con il dichiarato obiettivo di procedere verso
una loro internalizzazione”.
“Ed è proprio dall’esperienza maturata – concludono Marturano, Moccia e
Cognolatto – che crediamo che non si possa che proseguire verso questa
direzione, ossia verso una internalizzazione dei lavoratori, risultato che
la Cgil ha sempre perseguito nelle realtà industriali del nostro territorio
e che è stato diverse volte ottenuto come avvenuto nel magazzino di
Mestrino della stessa Aspiag, in quello dell’Alì e presso lo stabilimento
in Zona Industriale della Peroni, solo per citare gli ultimi casi risolti
con successo. L’auspicio non può quindi che essere che procedere al più
presto verso questa direzione affinché cessino una volta per tutte questo
genere di situazioni”