
Sabato, un attacco informatico ha preso di mira circa dieci siti web ufficiali in Italia, tra cui quelli del Ministero degli Esteri e dei due aeroporti principali di Milano, Malpensa e Linate. L’azione ha reso temporaneamente inaccessibili i portali colpiti, come confermato dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Informatica (ACN).
Rivendicazione su Telegram
Il gruppo di hacker filo-russo Noname057(16) ha rivendicato l’attacco attraverso il suo canale Telegram, dichiarando che l’azione era una “risposta meritata” agli atteggiamenti russofobi dell’Italia. “I russofobi italiani riceveranno una meritata risposta informatica”, si legge nel messaggio del gruppo.
La natura dell’attacco
Secondo l’ACN, l’attacco è stato di tipo Distributed Denial of Service (DDoS), una tecnica che sovraccarica i server bersaglio con una mole di richieste simultanee, rendendoli temporaneamente non operativi. “È plausibile che questo attacco sia effettivamente riconducibile al gruppo filo-russo che lo ha rivendicato”, ha dichiarato un portavoce dell’agenzia.
Conseguenze e risposta
I siti web colpiti sono stati ripristinati nel corso della giornata, ma l’attacco ha sollevato preoccupazioni sulla vulnerabilità delle infrastrutture digitali italiane, in particolare quelle legate a settori critici come la pubblica amministrazione e i trasporti.
L’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Informatica ha intensificato il monitoraggio e ha sollecitato le istituzioni e le aziende a rafforzare le loro misure di sicurezza.
Un contesto di tensioni geopolitiche
L’attacco arriva in un momento di alta tensione internazionale, con l’Italia che si è posizionata come alleata dei paesi occidentali nel sostegno all’Ucraina contro l’aggressione russa. Gli attacchi informatici rivendicati da gruppi filo-russi sono diventati una tattica ricorrente per colpire i paesi considerati avversari di Mosca.
Noname057(16): un profilo noto
Noname057(16) è un gruppo di hacker conosciuto per attacchi DDoS contro siti governativi e istituzionali in Europa. In passato, il gruppo ha preso di mira portali di altri paesi che sostengono attivamente l’Ucraina, utilizzando azioni di disturbo per veicolare messaggi di propaganda pro-russa.
Prospettive future
L’attacco sottolinea l’importanza di rafforzare la resilienza informatica dell’Italia, con una crescente attenzione al coordinamento tra enti pubblici e privati per prevenire e mitigare future minacce informatiche. La sicurezza cibernetica rimane una priorità strategica, specialmente in un contesto globale sempre più caratterizzato da conflitti anche nel dominio digitale.