
(AGENPARL) – gio 19 dicembre 2024 Gentili Colleghi,
in allegato, oltre alla foto dell’incontro istituzionale tenutosi stamani
in Municipio, alcune immagini della visita delle funzionarie di Cluj-Napoca
in questi giorni a Piacenza e della viaggio in Romania dello staff del
Comune di Piacenza.
Grazie per l’attenzione, buon lavoro.
L’Ufficio Stampa
Piacenza, 19 dicembre 2024
*Oggetto: **”City to City Exchange”, dimensione sempre più europea per le
politiche di attrazione dei talenti e promozione della comunità giovanile*
Il progetto europeo “City to City Exchange”, parte del programma European
Urban Initiative ha visto le municipalità di Piacenza e Cluj-Napoca, in
Romania, unite in un percorso di scambio di buone pratiche incentrato
sull’innovazione “per un futuro trainato dai giovani” (“for a youth-driven
future” il titolo originale).
L’appuntamento istituzionale tenutosi stamani in aula consiliare, con
l’assessore Francesco Brianzi e Simone D’Antonio, Lead Expert di numerosi
network internazionali promossi e sostenuti dall’UE, è stata l’occasione
per sintetizzare l’intensa tre giorni di lavoro che ha visto ospiti questa
settimana in città due funzionarie del Dipartimento di Progettazione
Europea del Comune romeno, Alexandra Poliec e Carmen Petric, accolte dallo
staff del Settore Piacenza 2030 del Comune di Piacenza. Presente anche la
sindaca Katia Tarasconi con il direttore generale Luca Canessa per un
saluto iniziale e Nicolae Radu, presidente dell’Aps Cuore, associazione
della comunità romena locale, che ha voluto sancire con il proprio
benvenuto alle sue connazionali il rapporto d’amicizia e collaborazione tra
i rispettivi territori.
“A legare le nostre due città – spiega l’assessore Brianzi a proposito del
“City Exchange” che si concluderà con un ultimo incontro online il 30
dicembre prossimo – è innanzitutto l’impegno per la promozione della
comunità giovanile come motore di sviluppo sostenibile, l’attrazione dei
talenti, nel solco della legge che proprio con questo obiettivo la Regione
Emilia Romagna ha approvato nel febbraio 2023 e la valorizzazione
dell’identità universitaria delle nostre realtà. Una dinamica che
Cluj-Napoca conosce molto bene: basti pensare che su una popolazione di
circa 300 mila abitanti, gli studenti impegnati in un percorso accademico –
molti provenienti da fuori sede – sono quasi 85 mila. E’ sempre costruttivo
poter condividere i progetti in atto, confrontarsi su nuovi possibili
percorsi da intraprendere e approfondire, reciprocamente, la conoscenza
delle buone pratiche che stiamo portando avanti: credo che un aspetto
particolarmente positivo di questi scambi – aggiunge Brianzi – sia proprio
l’incentivazione alla mobilità internazionale non tanto a livello di
rappresentanze istituzionali, quanto per il personale e i tecnici delle
pubbliche amministrazioni. Questa è la dimensione europea di una Piacenza
che vuole essere sempre più attrattiva per le competenze più qualificate.”.
Durante la loro permanenza in città, le funzionarie di Cluj-Napoca hanno
visitato i luoghi simbolo della programmazione rivolta all’innovazione,
alla sostenibilità e al sostegno nei confronti della popolazione giovanile:
il Laboratorio Aperto nella ex chiesa del Carmine per il supporto alle
startup, la sede di Spazio 2 dove è stato loro illustrato il progetto Atuss
del nuovo hub di comunità, i centri di aggregazione Spazio 4 e Zona Holden
alla Biblioteca Passerini Landi, i laboratori di Musp e Leap per il
Tecnopolo piacentino, i campus di Università Cattolica e Polo territoriale
del Politecnico di Milano.
Nel mese di novembre, quattro dipendenti del Settore Piacenza 2030 diretto
da Dario Pietro Naddeo erano stati in visita a Cluj-Napoca: Francesca
Giraldi, Ivan Lupo, Letizia Gazzola e Paola Filios. Un viaggio che li aveva
portati a visitare strutture vocate all’innovazione tecnologica e alle
opportunità lavorative ad essa legate, come il Cluj Innovation Park e il
Transylvania Energy Cluster, la community di arte contemporanea Centru de
Interes e il “MINA”, il più grande centro di arte immersiva in Europa,
nonché il centro di Cultura Urbana e le diverse sedi accademiche –
comprendenti quasi tutte le facoltà e gli indirizzi – oltre al nuovo hub
per l’innovazione e l’impegno giovanile denominato Zbor.
“La nostra città – hanno spiegato le rappresentanti del Comune di
Cluj-Napoca – è coinvolta in una trentina di progetti e reti
internazionali, che ci permettono di portare avanti con orizzonti più ampi
la politica che il nostro sindaco definisce “delle quattro T”: Technology,
Talents, Tolerance, Trust. Ovvero, tecnologia, talenti, tolleranza e
fiducia, perchè non basta investire sulle prime due voci se non si riesce a
lavorare insieme per obiettivi condivisi. Abbiamo apprezzato molto
l’attenzione di Piacenza al tema della sostenibilità e le politiche volte
al futuro legate agli obiettivi dell’Agenda 2030. Saremmo aperti, molto
volentieri, a qualsiasi ulteriore opportunità con il vostro territorio”.