
(AGENPARL) – sab 14 dicembre 2024 L’aborto, un diritto da preservare
Giacomo Termine, segretario provinciale del Partito Democratico di Grosseto
“La Legge 194 rappresenta un pilastro fondamentale nella tutela dei diritti delle donne e nella garanzia di un sistema sanitario pubblico che assicuri l’accesso a procedure sicure e dignitose per l’interruzione volontaria di gravidanza.
Secondo l’ultima relazione sull’attuazione della legge 194/78, pubblicata in questi giorni dal Ministero della Salute, e relativa ai dati 2022, il numero di interruzioni volontarie di gravidanza in Italia sta aumentando e stanno diminuendo i tempi di attesa per eseguire l’intervento. Se si guarda però agli ultimi vent’anni il numero è decrescente e l’Italia all’interno dell’UE è tra i paesi con i numeri più bassi. Nella realtà dei fatti è indubbio che esistano ancora grandi ostacoli all’applicazione della legge, con disparità enormi da Regione a Regione. Il maggiore ostacolo è rappresentato dal ricorso all’obiezione di coscienza da parte del personale sanitario, previsto dalla stessa legge 194. Se nella nostra provincia in linea con il resto della Toscana, gli obiettori di coscienza sono poco più della metà dei ginecologi, al sud superano l’80% e le donne devono peregrinare tra i consultori spostandosi anche fuori regione.
In Italia il Governo Meloni, pur dichiarando di difendere la legge 194, sta creando un clima contro l’interruzione di gravidanza, agevolando l’attività dei gruppi anti scelta nei consultori familiari e mettendo sullo stesso piano la libertà delle donne di abortire e quella dei medici di fare obiezione di coscienza.
C’è da preoccuparsi poi guardando a quanto sta accadendo nel resto del mondo, con diversi Paesi che mettono sotto attacco l’aborto, non ultimo, gli Stati Uniti, dove la corte suprema annullando due anni fa la sentenza del 1973, che garantiva l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza in tutti gli Stati dell’Unione, consente oggi, ad ogni Stato, di legiferare in autonomia, anche in senso restrittivo.