
(AGENPARL) – mar 03 dicembre 2024 *Corruzione e criminalità organizzata: il M5S aveva avvertito, ma le
denunce sono rimaste inascoltate*
Gli arresti di queste ore confermano ancora una volta un problema
strutturale che il Movimento 5 Stelle denuncia da anni: la mancanza di
strumenti adeguati per prevenire la corruzione e contrastare la criminalità
organizzata in Trentino-Alto Adige sul piano politico
Per un intero mandato, il M5S ha presentato interrogazioni puntuali e
dettagliate, evidenziando l’elevato rischio di illeciti nel settore
immobiliare e del ciclo del cemento, anche con particolare riferimento
all’area dell’Alto Garda
Nel 2022, grazie alla disponibilità e al coraggio dell’allora presidente
Nicola Morra, abbiamo chiesto e ottenuto un sopralluogo della Commissione
Parlamentare Antimafia in Trentino, durante il quale è stato sollevato il
rischio di possibili infiltrazioni sul lago di Garda
.
Nonostante la gravità delle questioni poste, le risposte da parte della
Giunta provinciale e della politica locale sono state scarse, evasive o,
troppo spesso, del tutto assenti
Le nostre proposte, volte a rafforzare i meccanismi di trasparenza e
prevenzione, sono state respinte o ignorate. È evidente che la priorità di
questa maggioranza sia stata quella di evitare che l’opinione pubblica
fosse informata sui rischi concreti di infiltrazioni e illeciti, nonostante
gli indizi fossero già allora ben visibili.
A rendere il quadro ancora più allarmante è la decisione di questa stessa
maggioranza di nominare la sindaca Cristina Santi – oggi agli arresti
domiciliari – nel consiglio di amministrazione di A22. Una scelta che
dimostra non solo scarsa attenzione ai principi di integrità, ma anche un
sistema in cui le nomine sembrano finalizzate a consolidare interessi
particolari anziché tutelare il bene comune.