(AGENPARL) – ven 29 novembre 2024 *SETE, 100 idee per salvare il mondo: Blue Ecoline vince il premio
#mareasinistra grazie all’utilizzo di sensori e Intelligenza Artificiale
per ridurre l’inquinamento da microplastiche*
*Conclusa ieri la Call4Ideas nell’ambito della manifestazione Accadueo: sul
palco di Bari le dieci realtà più promettenti sul tema delle gestione
idrica*
L’acqua non è solo una risorsa, ma una sfida globale che richiede idee
innovative e collaborazioni trasversali. Con queste premesse nell’ambito di
*Accadueo* (la manifestazione internazionale di riferimento per la filiera
del settore idrico) si è tenuto ieri pomeriggio l’evento finale del
programma *“SETE: 100 idee per salvare il mondo**”*, organizzato da
*StartupItalia* in collaborazione con Regione Puglia, Acquedotto Pugliese
(AQP) e UNIDO ITPO Italy, nell’ambito delle politiche di coesione e nella
strategia di #mareAsinistra volta alla valorizzazione dei talenti in
Puglia, attraverso le opportunità offerte dal Programma Regionale Puglia
FESR-FSE+ 2021-2027.
Attraverso una *Call4ideas* e *Call4startup *lanciata lo scorso settembre,
l’iniziativa ha raccolto progetti imprenditoriali finalizzati a (r)innovare
il settore idrico, l’utilizzo dell’acqua e il suo risparmio. SETE ha
selezionato *le migliori 100 idee finalizzate a salvaguardare l’intera
filiera dell’acqua* – raccolte all’interno di un paper di scenario
dedicato pubblicato
su StartupItalia
,
ricco di dati aggiornati su mercato idrico, impatto climatico e progetti in
evoluzione – e invitato le *10 realtà più promettenti sul palco di Accadueo*.
Startup, scale-up, PMI, istituti di ricerca, spinoff universitari e altre
entità innovative selezionate da un comitato di valutazione di esperti
hanno presentato le proprie idee all’avanguardia per una gestione
sostenibile delle risorse idriche in ambito domestico, energetico,
industriale/agricolo e tecnologico/digitale.
Il premio #mareAsinistra al progetto che meglio ha risposto agli obiettivi
della call per l’attrazione e la valorizzazione dei talenti è stato
assegnato a Blue Eco Line, azienda toscana fondata nel 2018 dall’ingegnere
Lorenzo Lubrano, insieme ai colleghi e allora compagni di corso
all’Università di Firenze Olimpia Rossi, Michele Mugnai e Camilla
Cantiani.La startup ha brevettato le tecnologie River Eye, che utilizza
l’intelligenza artificiale per monitorare e censire i rifiuti plastici nei
fiumi e River Cleaner, un sistema automatizzato che intercetta i rifiuti
flottanti, portandoli direttamente al piano stradale.
*“Raccogliere le idee innovative di startup e imprese da tutta Italia,
individuare talenti e al tempo stesso promuovere la visione della Puglia
rappresentata dalla strategia #mareAsinistra è al centro di questo
ambizioso progetto. Il nostro obiettivo è quello di favorire l’incontro e
il confronto di giovani realtà e, al tempo stesso, di presentare la Puglia
come hub dell’innovazione, una regione in cui – grazie ad un consolidato
ecosistema fatto di istituzioni, università, imprese, centri di ricerca,
distretti tecnologici – i giovani e i talenti possano sentirsi accolti e
valorizzati. Una Regione che diventa dunque destinazione per il proprio
business e luogo in cui vivere e crescere professionalmente” ha
commentato *l’Assessore
allo Sviluppo Economico di Regione Puglia* Alessandro Delli Noci.*
“*Abbiamo creduto dal primo momento in questo progetto – *ha dichiarato
Francesca Portincasa Direttrice Generale di Acquedotto Pugliese -* nella
convinzione che solo facendo sistema e aprendoci a nuove idee riusciremo a
cambiare il mondo nell’ottica di salvarlo. SETE è perfettamente coerente
con la storia di Acquedotto Pugliese e con il nostro approccio alla
gestione dell’acqua fatto di innovazione, sostenibilità e interconnessione.
Vedere che tante startup si sono cimentate per mettere alla prova le loro
idee per la gestione dell’acqua nella filiera estesa,
dall’approvvigionamento al riutilizzo, è significativo. Attuare uno
sviluppo sostenibile vuol dire far sì che le soluzioni di oggi non
diventino i problemi di domani, preservando la risorsa dell’acqua e
garantendo un futuro non solo ai nostri figli, ma anche ai nostri nipoti e
oltre.*”
*”Il tema non è solo l’acqua, il cibo o il contrasto ai cambiamenti
climatici, ma immaginare uno sviluppo sostenibile che valorizzi le qualità
e persino i difetti di un territorio. La scarsità idrica, ad esempio, è una
caratteristica ancestrale della Puglia, chiamata ‘Sitibonda’ già dagli
antichi Romani e diventata per questo motivo sede di una delle maggiori
opere idrauliche al mondo: l’Acquedotto Pugliese” *ha affermato Gianna
Elisa Berlingerio* – *Direttora del Dipartimento Sviluppo Economico della
Regione Puglia *“Proprio la volontà di trasformare queste criticità in
opportunità ha generato soluzioni innovative e competenze uniche, e
ricevere così tante proposte su un tema specifico come la preservazione
dell’acqua dimostra quanto il nostro ecosistema sia attrattivo per talenti
e tecnologie. Questo progetto fa parte della strategia #mareAsinistra, che
punta a valorizzare le persone e attrarre idee; con strumenti come
Tecnonidi e il fondo regionale Equity Puglia (che stanzierà 80 milioni di
euro), vogliamo offrire alle startup e alle PMI innovative l’opportunità di
sviluppare i propri progetti in Puglia. L’obiettivo è trasformare le sfide
del territorio in un modello di sviluppo sostenibile, per le persone e per
il futuro.”*
*“Uno dei nostri principali obiettivi è di accelerare la capacità
produttiva delle PMI e di risolvere le difficoltà di molti settori
industriali, soprattutto quelli dove l’Italia è storicamente un attore di
rilievo, impegnandoci a collegare le problematiche locali con l’expertise
globale”* ha aggiunto Dino Fortunato, Chief Technical Advisor di UNIDO ITPO
Italy*“In questo ambito quello dell’acqua è il tema centrale: basti pensare
alla siccità, che sarà sempre più sentita non solo nell’area del
Mediterraneo. Le competenze del territorio pugliese e il know-how specifico
della Regione (che ci ha portato ad esempio a lavorare insieme su un
progetto di salvaguardia delle falde acquifere a Cuba), assieme alle idee
che vengono dai giovani che hanno preso parte al progetto SETE, possono
quindi fornire soluzioni per migliorare l’efficienza dell’irrigazione,
sfruttare AI e algoritmi per progetti di agricoltura 4.0, riutilizzare le
acque reflue nelle coltivazioni o recuperare sorgenti nelle aree più
vulnerabili.”*
*”Storicamente la gestione delle risorse idriche non è solo una questione
tecnica, ma profondamente politica. Rispondere alla domanda ‘Come gestire
l’acqua?’ significa prima di tutto darsi una visione collettiva del futuro
del nostro territorio”* ha concluso Giulio Boccaletti*, *direttore
Scientifico del Centro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici *“Circa un
secolo fa Jean Monnet, primo presidente dell’Alta Autorità della Comunità
europea del carbone e dell’acciaio (ente che nei decenni diventerà Comunità
e poi Unione Europea) partì proprio da un progetto di controllo dei bacini
idrici per lo sviluppo economico dei territori. Oggi spetta a noi e agli
imprenditori che lavorano sul tema dell’acqua definire un nuovo modello
efficiente e sostenibile per i prossimi anni.”*
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