
(AGENPARL) – lun 25 novembre 2024 Demografia d’impresa III trimestre 2024 Venezia e Rovigo: lieve contrazione delle localizzazioni attive, continua la crescita delle imprese straniere
Aumentano le società di capitali e le aziende con più di 100 addetti. Andamenti differenziati a livello territoriale
Venezia – Rovigo, 25 novembre 2024 – A fine settembre 2024, le province di Venezia e di Rovigo contano 118.835 localizzazioni attive, di cui 89.379 sedi di impresa e 29.468 unità locali. Su base annuale si registra una lieve flessione dello stock di imprese attive dello 0,3% con 400 localizzazioni in meno rispetto a settembre 2023 condizionata da un incremento dello 0,1% nell’area metropolitana di Venezia e una diminuzione dell’1,2% in provincia di Rovigo; in contrazione le sedi d’impresa (in flessione dello 0,8% sul 2023 con 710 unità in meno), non compensata dall’aumento delle unità locali (+1,1% e +310 unità in valore assoluto). Nel confronto con il trimestre precedente si registra invece una lieve crescita dello 0,1% delle localizzazioni attive (+71 unità in valore assoluto).
Le società di persone e le imprese individuali sono in calo rispettivamente del 3,2% e dell’1,3%, mentre le società di capitali crescono del 2,7%, con aumenti del 2,8% a Venezia e del 2,2% a Rovigo. All’interno di queste, le SRL aumentano del 1,9%, le SRLS del 6,8% mentre le SPA e le SPA unipersonali rimangono stabili.
Le microimprese (0-9 addetti), che costituiscono il 93,1% delle sedi attive, diminuiscono dell’1,1% (-0,8% a Venezia e -1,8% a Rovigo). In flessione dello 0,8% le imprese tra 50 e 99 addetti. Al contrario, crescono le imprese con 10-49 addetti (+2,8%) e le imprese con oltre 100 addetti del +9,7% (+10,5% a Venezia e +6,3% a Rovigo). Gli addetti nelle localizzazioni aumentano del 1,1% (+1,3% a Venezia e +0,1% a Rovigo) che si traduce in un aumento di 4.370 occupati in valori assoluti.
Continua la crescita delle imprese straniere che segnano un aumento del 4,2% rispetto al terzo trimestre del 2023 (+473 unità) e un aumento di 3.284 unità sul 2014 (+38,7%). In lieve flessione le imprese femminili: -1% e -191 unità rispetto a settembre 2023 (-1,7% e -329 unità sul 2014). Diminuiscono leggermente anche le imprese giovanili che decrescono dell’1% e di 69 unità rispetto all’anno precedente e di 1.269 unità (-16,2%) sulla serie storica decennale. In lieve flessione anche le imprese artigiane, che ammontano a 24.112 unità, con un calo dello 0,3% e 62 unità in meno rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Su base storica, in confronto al 2014 le imprese artigiane registrano una perdita del 9,2% pari a 2.445 unità in meno rispetto al 2014.
Con riferimento alla natimortalità di imprese registrate, tra gennaio e settembre 2024, si segnala un saldo negativo di 30 unità tra iscrizioni e cessazioni nel primo trimestre del 2024. Rispetto allo stesso trimestre del 2023 le iscrizioni al Registro Imprese della Camera di Commercio sono diminuite del 3,9% mentre le cessazioni non d’ufficio sono cresciute dell’11,5%.
VENEZIA
A fine settembre 2024 le localizzazioni di impresa attive sono 90.947, in flessione dello 0,1% sul terzo trimestre 2023 (-65 unità), con le unità locali che crescono dell’1,2% e le sedi d’impresa in leggera flessione dello 0,5%.
Su base annuale ed in valori assoluti i principali settori che registrano incrementi positivi sono:
costruzioni, +124 unità e +1% su settembre 2023;
attività professionali, scientifiche e tecniche, +89 unità e +2,3%;
attività di alloggio e ristorazione, +126 unità e +1,1%;
noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese, +1%;
sanità e assistenza sociale, +5,4%;
attività finanziare e assicurative, +0,2%;
attività immobiliari, +45 unità e +0,8%;
altre attività di servizi, +1,3%;
attività sportive, artistiche e di intrattenimento, +1,3%;
trasporto e magazzinaggio, +0,2%;
servizi di informazione e comunicazione, +0,4%.
Segno negativo, invece, rispetto a settembre 2023, per i seguenti settori:
commercio -383 unità e -1,6%;
agricoltura -191 unità e -2,6%;
industria -83 unità e -1%.
Rispetto al 30 settembre 2023, le sedi di impresa restano stabili con una lieve flessione dello 0,5% (in aumento del 2,8% le società di capitali e del 10,5% le imprese con più di 100 addetti):
le imprese artigiane sono in crescita di 16 unità (+0,1%) rispetto all’anno precedente ma in diminuzione del 5% se messe a confronto con il 2014 (-982 unità);
le imprese giovanili crescono dello 0,4% con 19 unità in più mentre decrescono rispetto al 2014 (-7,1% e -387 unità);le imprese femminili registrano una lieve flessione dello 0,3% rispetto all’anno precedente, con 43 unità in meno, mentre, invece, aumentano del 3,4% (+451 unità) sul 2014;
le imprese a conduzione straniera contano 378 localizzazioni attive in più (+4,2%); se allarghiamo il confronto al decennio, l’aumento in valori assoluti ammonta a +3.059 unità, corrispondente a +48%.
Infine, guardando alla nati-mortalità delle imprese, nella città metropolitana di Venezia, tra gennaio e settembre 2024, si osserva una flessione del numero delle iscrizioni di nuove imprese rispetto a settembre 2023. Se ne contano 3.310, il 3,1% in meno rispetto all’anno precedente. Contemporaneamente crescono le cessazioni non d’ufficio (+8% rispetto al terzo trimestre 2023). Il saldo tra i due dati è positivo e si attesta a quota +152.
ROVIGO
A fine settembre 2024 le localizzazioni di impresa attive si attestano a 27.888 con 335 unità in meno (-1,2%) sul terzo trimestre 2023.
Su base annuale ed in valori assoluti i principali settori che registrano incrementi positivi sono:
attività professionali, scientifiche e tecniche che cresce del 4,5% con 43 unità in più;
sanità e assistenza sociale +4,1% e +10 unità;
istruzione con +6% e +9 unità;
attività finanziarie e assicurative con +1,4% e +9 unità;
noleggio, agenzie di viaggio, servizi alle imprese +0,9% e +7 unità.
Segno negativo, invece, rispetto al terzo trimestre 2023, per i seguenti settori:
agricoltura, con 220 unità in meno (-3,2%);
commercio con 114 unità in meno (-1,9%);
industria, con 48 unità in meno (-1,7%);
costruzioni con 33 unità in meno (-1%);
attività di alloggio e ristorazione con 10 unità in meno (-0,5%).
Nonostante la diminuzione delle sedi d’impresa dello 1,6%, rispetto a settembre 2023, si segnala l’aumento delle società di capitali con sede legale nel rodigino che crescono del 2,2% su base annuale e delle imprese con più di 100 addetti che registrano un incremento tendenziale del 6,3%.
Passando ai dati sulle compagini imprenditoriali delle sedi di impresa, nell’area polesana, rispetto al 30 settembre 2023, notiamo che:
le imprese a conduzione straniera crescono del 4,2% con 95 sedi attive in più; in crescita anche su base decennale con +225 imprese (+10,6%);
le imprese giovanili registrano una variazione negativa del 5,5% (-88 unità) sullo stesso trimestre dell’anno precedente, con una perdita di 882 unità sul 2014 (-36,6%);
le imprese femminili sono in diminuzione del 2,7% rispetto allo stesso periodo del 2023 con 148 unità in meno (-780 in confronto al 2014, pari ad un calo percentuale dell’12,7%);
le imprese artigiane calano dello 1,4%, perdendo 78 unità nel confronto annuale (-1.463 sul 2014, corrispondente ad una diminuzione percentuale del 21%).
Infine, le registrazioni di nuove imprese nel rodigino, nel periodo gennaio – settembre 2024, sono 883 in flessione del 6,5% rispetto allo stesso trimestre dell’annualità precedente. Le cancellazioni non d’ufficio, che ammontano a 1.065, sono in crescita dell’8% su base annuale comportando un saldo negativo di 182 sedi d’impresa.
DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE
“Il mondo del consumo è stato turbato da più di un fattore nel corso degli ultimi anni – dichiara il Presidente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo Massimo Zanon – La popolazione residente è cambiata: complessivamente diminuita e modificata, al proprio interno (altrimenti il calo sarebbe stato ancora maggiore), con l’arrivo di persone provenienti da altre parti del mondo con usi, costumi ed abitudini di consumo del tutto diversi dai nostri. A ciò si aggiunga il fenomeno dell’inflazione, nostra ed europea, che ha ulteriormente penalizzato i consumi. I numeri ci dicono ora, in particolare per alcuni settori, che parte delle imprese ha ritenuto di non aver motivo o possibilità di esistere. L’impresa non continua, o non apre ex-novo, se non intravvede una ragionevole attesa di profitto: aggiungiamo, a quanto detto, la competizione con un modello distributivo che tende alla concentrazione e presenta una situazione di difficoltà crescente ad ottenere credito. La Camera di Commercio non potrà che impegnarsi ad aiutare chi ha voglia di fare impresa ad individuare nuovi sbocchi e nuovi mestieri. Molti già da soli si danno “da fare”: a questi ed a quelli che continuano cerchiamo di fornire ciò che serve a leggere correttamente la situazione di mercato.”
È possibile consultare il report completo scaricandolo al seguente link: https://www.dl.camcom.it/dati-economici-e-statistici/statistica/studi-e-pubblicazioni/Demografia-imprese