
(AGENPARL) – gio 21 novembre 2024 21 NOVEMBRE 2024
PREZZI AI MINIMI DELL’ANNO E CALENDARIO FAVOREVOLE SUPPORTANO I CONSUMI
DI OTTOBRE CHE AUMENTANO DEL 2,9% CON RAFFORZAMENTO DELLA CRESCITA
DELLA BENZINA (+8,4%) E AUMENTO DEL GASOLIO (+5,5%)
POSITIVI ANCHE JET FUEL (+4,6%), BUNKER (+3,4%) E GPL AUTO (+9,4%)
Ad ottobre le vendite di prodotti petroliferi sono cresciute del 2,9% (+135.000 tonnellate)
rispetto ad ottobre 2023, sostenute ancora una volta dal buon andamento dei carburanti
che si confermano centrali per la mobilità di persone e merci, in particolare benzina e
gasolio che insieme rappresentano il 61% del totale delle vendite.
La benzina incrementa la sua crescita (+8,4%), seguita anche dal gasolio motori (+5,5%) e
dal jet fuel (+4,6%, nonostante il forte calo delle consegne alle forze armate, e dal bunker
(+3,4%). Progresso anche per il GPL autotrazione (+9,4%).
Prodotti che in parte hanno beneficiato del giorno lavorativo in più rispetto ad ottobre
2023 e del calendario favorevole per gli spostamenti del ponte del 1° novembre che ha
spinto i rifornimenti di carburante proprio a fine mese.
I prezzi al consumo dei carburanti ad ottobre hanno proseguito nella discesa, toccando i
nuovi minimi dell’anno. Complessivamente si è avuta una ulteriore riduzione di 2 centesimi
euro/litro sia su benzina che gasolio, che portano a meno 19 centesimi sulla benzina e a
meno 28 sul gasolio rispetto all’ottobre 2023.
A livello di prezzo industriale (al netto delle tasse), sia la benzina che il gasolio si
mantengono al di sotto della media dell’area euro per circa 2 centesimi.
Il progressivo dei primi dieci mesi 2024 mostra un incremento dei consumi dell’1,5% verso
lo stesso periodo del 2023, nonostante i cali della termoelettrica, del petrolchimico e dei
consumi di raffinerie, che nel complesso hanno pesato per 450.000 tonnellate. Quanto ai
consumi complessivi per la mobilità, nei primi dieci mesi dell’anno risultano più alti di
precedente. Complessivamente, benzina e gasolio insieme nel periodo presentano volumi
superiori del 3,1% rispetto al periodo pre-pandemico.
A seguire il dettaglio dei consumi petroliferi nel mese di ottobre e nei primi dieci mesi 2024
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CONSUMI OTTOBRE 2024
• Ad ottobre il totale delle vendite destinate al mercato, ossia al netto dei consumi
legati alle attività di raffinazione, ha mostrato un incremento del 2,9% rispetto ad
ottobre 2023 (+135.000 tonnellate), sostenuti dal contributo di tutti i prodotti
legati alla mobilità: i prodotti destinati alla mobilità aerea, bunkeraggi per la
mobilità navale e i carburanti per la mobilità stradale hanno infatti rilevato tutti
variazioni positive, che hanno più che compensato i cali di alcuni prodotti legati
alle attività manifatturiere industriali (bitumi, lubrificanti, petrolchimica) che
risentono di un contesto macroeconomico ancora debole.
• Complessivamente i consumi petroliferi italiani, con un giorno lavorativo in più
rispetto allo stesso mese dello scorso anno, sono ammontati a poco meno di 5,2
milioni di tonnellate, con un incremento del 2,2% (+110.000 tonnellate), su cui ha
pesato il forte calo dei consumi di raffineria (-11,5).
• I consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio) sono stati pari a 2,9 milioni
di tonnellate, di cui 0,8 milioni di benzina e 2,1 milioni di gasolio, con un incremento
del 6,3% rispetto allo stesso mese del 2023 (+170.000 tonnellate). Livello che risulta
più alto anche rispetto ai volumi pre-pandemici (+3,4% rispetto ad ottobre 2019).
Oltre al giorno lavorativo in più, entrambi i carburanti sono stati favoriti anche dagli
spostamenti per il lungo ponte di Ognissanti che, secondo Federturismo, ha
interessato principalmente i tragitti nazionali in auto e ha spinto ad anticipare i
rifornimenti per le partenze. Il gasolio ha inoltre riflesso un recupero della
movimentazione di merci, confermato dai dati Anas che per il mese rilevano un
aumento del 3% del traffico veicolare dei veicoli pesanti.
• I prezzi dei carburanti ad ottobre hanno continuato a scendere toccando i minimi
dell’anno, con la benzina in media si è attestata a 1,750 euro/litro, 2 centesimi
euro/litro in meno rispetto a settembre, ed il gasolio a 1,630 euro/litro in calo di
1,6 centesimi rispetto al mese precedente.
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• Passando agli andamenti dei singoli prodotti:
la benzina totale ad ottobre ha confermato la tendenza al rialzo oramai
strutturale, aumentando di nuovo il tasso di crescita e rilevando un
incremento dell’8,4% (+59.000 tonnellate) rispetto ad ottobre 2023, con un
andamento identico per quella venduta sulla rete;
in netto aumento anche il gasolio autotrazione che guadagna 111.000
tonnellate rispetto ai livelli di un anno fa (+5,5%), con un andamento che in
questo mese è stato sostanzialmente omogeneo tra i canali rete ed extrarete;
il gpl autotrazione (+9,4%) registra un aumento per il quarto mese
consecutivo, peraltro con un tasso di crescita in rafforzamento.
• Prosegue anche la dinamica di crescita dei volumi di carburante per aerei (jet fuel)
che rispetto ad ottobre 2023 hanno rilevato un aumento del 4,6% (+20.000
tonnellate), continuando ad attestarsi superiore ai livelli pre-Covid (+3,2%)
nonostante un rallentamento dovuto ad un forte calo nelle consegne alle forze
armate.
• Anche la domanda dei bunker si conferma in aumento per il quinto mese
consecutivo (+3,4%). Fra i fattori che continuano ad impattare positivamente su tali
consumi, la situazione ancora non risolta del cambio delle rotte dal Canale di Suez
e il proseguimento della stagione crocieristica, che vede l’Italia quale prima
destinazione preferita nel Mar Mediterraneo. Va rilevato infine il forte incremento
degli usi di gasolio (+5,2%), verso i quali la flotta navale tende ad orientarsi per il
rispetto delle norme IMO. Rispetto al livello del 2019, complessivamente i bunker
sono comunque ancora nettamente inferiori (-13,8%).
• Fra i prodotti in riduzione si segnalano:
i lubrificanti registrano una nuova flessione (-2,5%) ancora una volta frenati dal
persistente andamento negativo degli usi industriali (-5,5% rispetto ad ottobre
2023, ottavo calo mensile consecutivo), che è stato solo mitigato da una
variazione positiva degli usi motore (+0,6%);
in controtendenza rispetto al lungo trend di crescita della prima parte
dell’anno, si conferma da un trimestre la variazione negativa dei bitumi (-5,9%).
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• Infine, la carica petrolchimica netta riprende un andamento altalenante e, dopo il
dato positivo del mese scorso, torna a segnare un forte decremento (-17,4%).
Nel mese di ottobre secondo i dati ANFIA, le nuove immatricolazioni di
autovetture mostrano un decremento del 9,5% rispetto ad ottobre 2023, in calo
da tre mesi consecutivi. In negativo tutte le alimentazioni (tradizionali e non), con
le immatricolazioni delle auto a benzina diminuite del 9,5%, quelle a gasolio del
22%, quelle del gpl del 16,3%. Crollano quelle a metano, che scendono addirittura
del 97,5%. In lieve calo anche le immatricolazioni delle auto ibride non ricaricabili
(-0,7%), mentre le elettriche BEV scendono del 12,7%.
Complessivamente, ad ottobre 2024 le nuove vetture immatricolate ad
alimentazione “tradizionale” (49,8%) ed ibride HEV (42,8%) raggiungono un peso
del 92,6%, invariato rispetto alla quota di 92,7% di ottobre 2023.
CONSUMI PRIMI DIECI MESI 2024
Nei primi dieci mesi 2024 i consumi petroliferi sono ammontati a poco più di 48,7
milioni di tonnellate, con un incremento dell’1,5% (+697.000 tonnellate) rispetto
allo stesso periodo 2023, mentre il totale delle sole vendite destinate al mercato,
ossia al netto dei consumi legati alle attività di raffinazione, sono aumentate del
Le vendite di carburanti autotrazione (benzina+gasolio) sono risultate pari a 27
milioni di tonnellate (+2,3%, +612.000 tonnellate verso lo stesso periodo del 2023)
e superiori del 3,1% rispetto al livello pre-pandemico.
In particolare, rispetto ai primi dieci mesi del 2023:
la benzina totale ha mostrato un incremento del 5,3% (+365.000 tonnellate),
con una crescita analoga della benzina venduta sulla rete;
il gasolio autotrazione ha evidenziato un aumento dell’1,3% (+247.000
tonnellate), con il gasolio venduto sulla rete che torna in positivo (+0,2%),
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mentre i volumi del canale extra-rete (+3,2%, pari a 293.000 tonnellate)
rimangono saldamente positivi.
In questi primi dieci mesi si confermano le tendenze diversificate dei due prodotti:
da un lato, la benzina, prodotto ormai di riferimento nel trasporto passeggeri, con
dinamiche decisamente positive, dall’altro, il gasolio che resta l’alimentazione di
riferimento per il trasporto merci e pur se condizionato della debolezza della
produzione industriale, si rafforza leggermente.
Il carboturbo (jet fuel), avendo superato definitivamente le conseguenze negative
della pandemia, segna un aumento dell’11,6% verso lo stesso periodo 2023;
rispetto al livello record del 2019, i volumi 2024 sono addirittura superiori di 62.000
tonnellate. Su essi stanno incidendo positivamente una serie di fattori che hanno
visto, oltre alla ripresa del turismo di lungo raggio, anche quella dei voli di affari e,
per gli effetti dell’e-commerce, dei voli cargo
Nei primi dieci mesi 2024 sia i consumi di raffineria (-3,3%) sia quelli per la
produzione di energia elettrica e termica (-3,9%) risultano in contrazione,
conseguenza di una minore attività delle lavorazioni degli impianti rispetto al 2023
e anche dell’avvio della riconversione della raffineria di Livorno.
Nonostante l’ultimo trimestre negativo, il bitume rimane in territorio positivo
(+1,2%); mentre si consolida il recupero dei bunker (+5%) e si allarga il calo della
carica petrolchimica netta (-3,5%), che perde 86.000 tonnellate rispetto al 2023,
che già di per sé era un anno con volumi in calo.
Nei primi dieci mesi 2024 le immatricolazioni di autovetture nuove hanno
evidenziato una modesta crescita dello 0,7% rispetto allo stesso periodo 2023. Le
autovetture a benzina hanno rappresentato il 29,2% del totale (era il 28,1% nel
2023), quelle a gasolio il 14% (era il 18,3% nel 2023), mentre le ibride HEV si sono
attestate al 39,9% (era il 36,1% nel 2023).
Quanto alle altre alimentazioni, nel periodo considerato, il peso delle auto a gpl è
stato del 9,4%, a metano dello 0,1%, quello delle elettriche ricaricabili del 7,4%
(ancora in netto calo rispetto al 2023), di cui 3,4% PHEV/Plug-in e 4% BEV.
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