
(AGENPARL) – ven 15 novembre 2024 «L’approvazione del nuovo contratto di servizio della Reset rappresenta un
passo positivo, ma non garantisce ancora le condizioni necessarie per un
rilancio sicuro e una crescita stabile dell’azienda.
Grazie all’approvazione dell’emendamento che ho personalmente redatto e
condiviso con la terza Commissione, la durata del contratto è stata estesa
da sei a nove anni. Questo permetterà all’azienda di pianificare con
maggiore efficacia, dotandosi di strumenti di programmazione essenziali
come il piano industriale, il piano di fabbisogno del personale e un piano
di investimenti. Tuttavia, nonostante questi miglioramenti, mancano ancora
elementi concreti per una crescita strutturale e sostenibile dell’azienda.
L’Articolo 28, considerato dall’Amministrazione comunale il punto centrale
del nuovo contratto, conferisce al Comune la facoltà di affidare alla Reset
ulteriori servizi, come il diserbo stradale, la disinfestazione, la
derattizzazione e la disinfezione, tramite stanziamenti aggiuntivi.
Tuttavia, tali affidamenti non avranno effetto immediato: l’attivazione di
questi servizi richiede risorse supplementari che, al momento, non sono
disponibili. Inoltre, è necessario rispettare l’azione 14 del Piano di
Riequilibrio comunale che, per tutta la durata del piano (dieci anni),
impone che il livello complessivo dei corrispettivi non superi quello del
2021, limitando così le possibilità di investimento futuro.
In altre parole, servizi aggiuntivi essenziali per la cittadinanza, come
quelli previsti dall’Articolo 28, non potranno essere attivati
automaticamente con l’approvazione del contratto. Lo stesso vale per la
trasformazione definitiva dei contratti dei lavoratori della Reset da
part-time a full-time, che non sarà automatica e richiederà ulteriori
valutazioni e provvedimenti.
Un altro elemento di incertezza è contenuto nell’Articolo 20 del contratto,
che introduce una certa flessibilità: il Comune potrà assegnare alla Reset
nuovi siti in cui svolgere le prestazioni, sempre nel rispetto del tetto
lavoro annue. Questo implica che, con l’assegnazione di nuovi siti, la
qualità complessiva dei servizi potrebbe risentirne, rischiando di diluirsi
su un numero maggiore di interventi senza adeguati incrementi nelle risorse.
In conclusione, pur riconoscendo l’importanza di questo nuovo contratto
pluriennale, esprimo riserve sulla sua reale capacità di garantire una
crescita aziendale solida e di rispondere in modo efficace alle necessità
della comunità. Per queste ragioni, ho espresso un voto di astensione».
Lo dichiara Massimo Giaconia, consigliere comunale del gruppo misto e vice
presidente della terza Commissione consiliare “Società Partecipate”.
Antonella Di Maggio
Ufficio Stampa
Comune di Palermo