(AGENPARL) – gio 14 novembre 2024 [cid:48cc87f5-12b2-488d-801a-439a5cd9f58d]
Nota Stampa
A San Servolo prosegue “Registri” la rassegna di concerti con artisti internazionali che suoneranno lo storico organo conservato nella chiesa dell’isola
“Registri. Arte dei suoni per l’organo di San Servolo” è il titolo della rassegna internazionale di sperimentazioni sonore per organo ed elettronica che viene ospitata per il terzo anno consecutivo dall’isola della Città metropolitana di Venezia. Una serie di concerti per organo e viola da gamba e per organo ed elettronica condotti da artisti internazionali. Le performance sono in programma nei giorni il 15, 22 e 29 novembre alle ore 18,00.
I concerti saranno ospitati tutti nella Chiesa dell’isola di San Servolo a Venezia dove è collocato un organo di inestimabile preziosità, uno strumento del 1745 costruito dall’organaro Pietro Nachini (Petar Nakić) che si distingue per trasparenza sonora, equilibrio fonico e cantabilità. A Nachini si devono a Venezia anche altri celebri strumenti come quelli della Scuola Grande di San Rocco e della Basilica di San Giorgio Maggiore; numerosi sono inoltre i suoi strumenti in altre province del Veneto, in Friuli Venezia Giulia e attorno alle due sponde dell’Adriatico. L’organo è stato restaurato a cura di San Servolo srl, la società in house della Città metropolitana di Venezia, e già in passato si sono tenuti in chiesa alcuni concerti con l’utilizzo di questo strumento
Gli organisti invitati risiederanno per una settimana sull’isola di San Servolo per preparare un programma musicale unico, sviluppato grazie ad un’intensa ricerca sulle caratteristiche dello strumento di Nachini. Gli artisti avranno occasione di esplorare in profondità le combinazioni dei registri dello strumento, le condizioni acustiche proprie alla Chiesa di San Servolo e le possibilità di un’elettronica pensata appositamente per questo ricchissimo ambiente sonoro. Ogni concerto rappresenta l’esito conclusivo del lavoro di ogni musicista durante la residenza, ed è dunque un evento sonoro che fonde echi del repertorio veneziano antico e pratiche contemporanee in modo irripetibile.
Nel loro soggiorno John Forster (elettronica) e Marija Jovanovic (organo) lavorano ad un dialogo fra repertorio antico e musica contemporanea. La ricerca di Forster, che è stato organista e cantore a Oxford ed è ora dottorando a Londra, riguarda i rapporti tra musica organistica del Cinque- e Seicento e le pratiche compositive odierne. Il programma proposto a San Servolo alterna musica antica, interpretata dalla Jovanovic tramite lo studio esclusivo di fonti originali, a composizioni elettroniche multicanali che si basano su registrazioni di suoni di organi.
La terza proposta nasce dalla residenza di Tjark Pinne (organo), organista titolare di una delle più importanti chiese di Amburgo, Sankt Nikolai ed esperto tanto del repertorio antico (specialmente della Germania Settentrionale) quanto di musica contemporanea. Pinne svilupperà un programma incentrato sul repertorio antico e sul dialogo con l’elettronica suonata da Michele Del Prete, che in questi anni come direttore artistico di Registri ha maturato per l’organo Nachini di San Servolo una pratica musicale site-specific che mette a disposizione degli organisti in residenza.
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