
(AGENPARL) – sab 09 novembre 2024 Gentilissime/i
si svolto oggi nell’aula magna della Facoltà di Medicina il convegno
“*Innovazione
tecnologica nel trattamento del tumore alla prostata: dalla biologia
molecolare clinica alla robotica*” durante il quale sono stati presentati i
recenti studi sul tumore della prostata realizzati da un team
multidisciplinare dell’Uniss e dell’Aou di Sassari.
Nella nota tutti i dettagli e in allegato alcune fotografie
Grazie per l’attenzione e buon fine settimana
Cordiali saluti
Andrea Bazzoni
Comunicato n. 0095/2024/US
*COMUNICATO STAMPA*
*Nuovi biomarcatori contro il tumore alla prostata*
*Un convegno a Sassari presenta i progressi nella diagnosi e cura del
carcinoma prostatico, con studi innovativi sui biomarcatori e tecnologie
avanzate, come la chirurgia robotica e la risonanza magnetica.*
Sassari 9 novembre 2024 – Gli studi più recenti sul *tumore alla prostata*
aprono nuove strade per la diagnosi e il trattamento personalizzato. A
dirlo sono due studi portati avanti dalle strutture di *Biochimica clinica,
Biologia molecolare clinica dell’Uniss, *diretta dal professor *Ciriaco
Carru,* e dalla *Clinica Urologica dell’Aou di Sassari, *diretta dal
professor *Massimo Madonia*. I risultati sono stati presentati durante il
convegno “*Innovazione tecnologica nel trattamento del tumore alla
prostata: dalla biologia molecolare clinica alla robotica*”, che si è
svolto oggi, nell’aula magna della Facoltà di Medicina e Chirurgia
dell’Università di Sassari. Gli studi presentano l’*Agmatina* e i *microRNA*
come biomarcatori promettenti per una gestione più precisa e mirata della
malattia.
L’appuntamento, patrocinato dall’*Azienda* *ospedaliero universitaria* di
Sassari, dall’*Università* di Sassari, dalla *Lilt Sassari* e dalla *Fondazione
di Sardegna*, ha visto la partecipazione di esperti del settore.
«Gli studi – che come ha ricordato *Ciriaco Carru* sono stati pubblicati
nel 2022 su *Biomolecules* e *The Journal of Molecular Diagnostics* – hanno
individuato l’*Agmatina* come biomarcatore di proliferazione cellulare nel
carcinoma prostatico. Misurando i livelli di Agmatina nel sangue, lo studio
ha permesso di classificare i pazienti in tre gruppi di rischio,
supportando una diagnosi differenziale e un monitoraggio della progressione
della malattia».
*L’esperto*, inoltre, ha evidenziato come alcuni *microRNA* siano strumenti
molecolari cruciali per la gestione clinica del tumore alla prostata.
Questi microRNA, piccole molecole di RNA non codificante, regolano processi
cellulari chiave e contribuiscono a un approccio di oncologia di precisione.
Il convegno ha sottolineato il *valore della collaborazione* tra ricerca e
tecnologia avanzata nella cura del tumore prostatico, con una serie di
interventi multidisciplinari di alto livello. La dottoressa *Donatella
Coradduzza* ha presentato uno studio preliminare sui biomarcatori
circolanti, che consentono di identificare precocemente la malattia e di
distinguere le forme più aggressive. Questa innovazione è fondamentale per
stratificare i pazienti secondo i profili di rischio, migliorando
l’efficacia delle terapie.
La professoressa *Serenella Medici* ha illustrato invece l’importanza
dell’analisi dei metalli pesanti come potenziali fattori di rischio. La sua
ricerca esamina come alcuni elementi presenti nel sangue possano
influenzare la progressione del carcinoma prostatico, aggiungendo un nuovo
tassello alla comprensione dei fattori ambientali legati al tumore.
Il professor *Giuseppe Palmieri* ha sottolineato l’importanza della biopsia
liquida nel trattamento personalizzato del cancro alla prostata. Proprio
con i test genetici avanzati, è possibile identificare mutazioni specifiche
che guidano il trattamento e migliorano la gestione della malattia,
soprattutto nei pazienti con malattia avanzata. Questi progressi permettono
di calibrare meglio la terapia per ogni paziente, implementando *un’oncologia
di precisione*.
Un altro tema rilevante trattato durante l’evento è stato il supporto
psicologico ai pazienti oncologici. La dottoressa *Stefania Sedda* ha
discusso l’importanza della terapia psicologica, evidenziando come il
sostegno emotivo influisca positivamente sulla qualità della vita dei
pazienti e delle loro famiglie, aiutandoli a gestire ansia e depressione.
Il valore dello screening tra gli uomini over 50 è stato messo in evidenza
dal dottor *Alessandro Tedde* che ha approfondito il tema della robotica, e
dalla dottoressa *Giusy Romano* che ci ha portato nel campo delle nuove
terapie e dei nuovi protocolli terapeutici.
Il congresso ha anche esaminato le tecnologie più recenti in ambito
diagnostico e chirurgico. Il dottor *Antonio Achene* ha spiegato come la
Risonanza Magnetica multiparametrica, tecnica avanzata non invasiva,
consenta di distinguere le lesioni significative da quelle a basso rischio,
riducendo la necessità di biopsie. Questo metodo migliora il comfort del
paziente e rende la diagnosi più accurata.
Nel dibattito un ruolo rilevante è stato data alla piattaforma Da Vinci™
Single Port, una delle ultime innovazioni in chirurgia robotica, è stata
recentemente introdotta presso l’Aou di Sassari. La chirurgia robotica
rappresenta un avanzamento significativo per i pazienti con carcinoma
prostatico, che possono ora beneficiare di un trattamento più sicuro ed
efficace.
L’evento si è chiuso con un ringraziamento speciale alle sezioni *Lilt di
Sassari*, che ha visto la presenza anche del presidente *Marco Bisail*,
quindi di Nuoro, Oristano e Cagliari, che hanno supportato gli studi sulla
caratterizzazione dei sottotipi cellulari del tumore prostatico e sul
valore del sostegno psicologico.
Ufficio stampa Aou Sassari
Addetto stampa
Andrea Bazzoni
sito web: http://www.aousassari.it