
«Gli edili all’interno del sistema ferroviario hanno un ruolo importante che è quello di “costruire” infrastrutture e di garantire la mobilità dei treni attraverso la manutenzione ordinaria e straordinaria .
Molti dei lavori sono effettuati attraverso esternalizzazioni e il subappalto a cascata che massimizzando il profitto riducono di fatto i diritti dei lavoratori e mettono in molti casi a rischio la loro stessa sicurezza. Ricordo che abbiamo vissuto tragedie come quelle di Brandizzo, dove hanno perso la vita cinque lavoratori che operavano addirittura in presenza della circolazione dei treni fino all’operaio di una ditta appaltatrice esterna che è stato investito da un treno lungo la linea Bologna-Venezia mentre stava operando per conto di Rfi di questa mattina, ogni giorno abbiamo lavoratori che vivono all’interno della rete ferroviaria e che sono sottoposti a organizzazioni e tempi del lavoro dove l’unica priorità è solo quella di garantire le esigenze delle grandi società a partire dai tempi di lavoro». È quanto dichiara il segretario generale della Fillea Cgil di Roma e Lazio Benedetto Truppa in seguito all’interruzione del traffico ferroviario registrato nelle ultime giornate.
«Le esternalizzazioni sono lo strumento e la modalità di lavoro utilizzato dalle grandi società che garantiscono la mobilità nel nostro paese, le quali hanno di fatto, con questo sistema, perso il controllo della gestione delle infrastrutture e degli impianti, questo ha come logica conseguenza quella di non essere più in grado di affrontare e risolvere eventuali problemi come “il chiodo” che ha causato il blocco ferroviario alla stazione Termini” -spiega il segretario generale- oltre a registrare continui e sempre più assidui disagi sia per i lavoratori che per i fruitori del servizio di trasporto. È necessario quindi che la mobilità nel nostro paese non debba essere più strumento di mere scelte economiche tutte protese alla massimizzazione del profitto che danneggiano la qualità della vita delle persone e i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Ribadiamo con forza, come abbiamo fatto con il Protocollo dei lavori giubilari di Roma, che la gestione dei lavori deve vedere il ruolo centrale delle Società protese a garantire i diritti dei lavoratori, la loro sicurezza, e un organizzazione del lavoro che sia in grado di assicurare un bene comune qual’ è la mobilità».