
(AGENPARL) – ven 04 ottobre 2024 AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA
Sede legale: Via del Vespro n.129 – 90127 Palermo
DIREZIONE GENERALE
UFFICIO STAMPA
Tiziana Lenzo
Web: http://www.policlinico.pa.it
Policlinico di Palermo, da una tesi di laurea i nuovi marcatori per prevedere
il rischio di mortalità dei pazienti con Covid 19. Ricerca pubblicata su JCM
Dalla tesi di laurea in Malattie infettive di uno studente della Scuola di Medicina di
Palermo, Giuseppe Zinna, è nata la ricerca condotta dal professore Antonio Cascio,
direttore dell’unità operativa di Malattie infettive del Policlinico “Paolo Giaccone”, insieme a
un gruppo di studio composto da infettivologi, internisti e pneumologi, per la valutazione
del rischio di mortalità dei pazienti affetti da COVID-19.
Lo studio, condotto presso l’Azienda ospedaliera universitaria di Palermo e in parte presso
l’Università della Campania, è stato pubblicato sul “Journal of Clinical Medicine”
(https://www.mdpi.com/2077-0383/13/19/5884).
Il lavoro porta la firma di Giuseppe Zinna, Mario Barbagallo, Luca Pipito?, Claudia Colomba,
Nicola Scichilone, Anna Licata, Antonio Russo, Nicola Coppola e Antonio Cascio.
L’identificazione dei pazienti COVID-19 ad alto rischio è fondamentale per il processo
decisionale nelle aree di emergenza. L’obiettivo primario dello studio era identificare nuovi
predittori indipendenti di mortalità e la loro utilità in combinazione con i tradizionali
punteggi di valutazione del rischio di polmonite e i nuovi punteggi di rischio per COVID-19
sviluppati durante la pandemia.
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“Grazie all’impegno del mio tesista Giuseppe Zinna, ora specializzando a Verona, – spiega
il professore Cascio – abbiamo pubblicato la ricerca derivata in parte dalla sua tesi di
laurea, con cui abbiamo dimostrato il vantaggio ottenuto dall’aggiunta del rapporto
SpO2/FiO2, ossia la saturazione dell’ossigeno e la percentuale di ossigeno nell’aria
inspirata, a tutti gli score diagnostici utilizzati per stadiare con metodi rapidi, semplici ed
economici, la gravità delle polmoniti e del COVID-19. Ciò al fine di individuare i pazienti
con coronavirus che, al momento dell’accesso in ospedale, abbiano un più elevato rischio
di morte”.
La precoce individuazione dei pazienti che avranno una maggiore probabilità di sviluppare
una malattia critica è essenziale al fine di riservare a loro le cure più adeguate.
La Direttrice generale dell’Azienda ospedaliera universitaria, Maria Grazia Furnari,
afferma: “Desidero congratularmi con il Dottore Zinna per questo straordinario risultato e
sono certa che questo traguardo rappresenta l’inizio di una carriera di successo nel mondo
della ricerca. Questo studio testimonia l’eccellenza dei nostri giovani talenti e l’impegno e
la dedizione del professore Cascio e dei docenti dell’Università di Palermo a promuovere e
supportare la crescita degli studenti. Il lavoro appena pubblicato ha prodotto risultati che
aprono nuove prospettive di ricerca e offrono soluzioni innovative a problematiche
complesse”.
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L’aggiunta del rapporto SpO2/FiO2 ai punteggi prognostici tradizionali, convalidati e già
noti a livello internazionale prima della pandemia, secondo gli autori della ricerca, sembra
essere un’alternativa valida e rapida alla necessità di sviluppare nuovi punteggi
prognostici.
“Diversi studi – continua Cascio – hanno derivato predittori prognostici per COVID-19. È
importante utilizzare criteri chiari e oggettivi per la stratificazione del rischio e la diagnosi