Le due leggi che regolano i servizi di intelligence in Italia, la Legge n. 801 del 1977 e la Legge n. 124 del 2007 , rappresentano due fasi distinte dell’evoluzione del sistema di sicurezza nazionale. Di seguito un confronto tra le due normative, evidenziandone le principali differenze .
Contesto storico e ragioni della riforma
Legge n. 801 del 1977 : La legge nasce in un contesto di forte tensione interna, caratterizzato dagli anni di piombo , con attentati terroristici e instabilità politica. La riforma del 1977 rispondeva all’esigenza di creare una struttura più formale e organizzata per i servizi segreti italiani, dopo un lungo periodo in cui le funzioni di intelligenza erano svolte da entità poco trasparenti e spesso influenzate da interessi esterni.
Legge n. 124 del 2007 : Questa legge è invece figlia di un contesto geopolitico completamente diverso, segnato dalla fine della Guerra Fredda e dall’emergere di minacce globali come il terrorismo internazionale (es. gli attacchi dell’11 settembre 2001) e la crescente importanza della cybersecurity . Si sentiva l’esigenza di modernizzare i servizi per rispondere a queste nuove minacce e di rendere l’intelligenza più coordinata e trasparente.
Struttura organizzativa dei servizi
Legge n. 801/1977 : Introdurre una distinzione tra SISMI (Servizio per le informazioni e la sicurezza militare) per le operazioni all’estero e SISDE (Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica) per le operazioni interne. Il CESIS (Comitato esecutivo per i servizi di informazione e sicurezza) fungeva da organo di coordinamento, ma non aveva un ruolo sufficientemente incisivo per garantire un’effettiva integrazione tra le diverse agenzie.
Legge n. 124/2007 : Riorganizza il sistema creando due nuove agenzie: AISE (Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna) e AISI (Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna). Introdurre inoltre il CESIS in DIS (Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza), che svolge un ruolo centrale di coordinamento delle due agenzie, rendendo più fluido lo scambio di informazioni tra sicurezza interna ed esterna. La centralizzazione del coordinamento attraverso il DIS rappresenta una delle principali innovazioni rispetto alla struttura frammentata del passato.
Ruolo del Presidente del Consiglio
Legge n. 801/1977 : Il Presidente del Consiglio aveva un controllo limitato e indiretto sui servizi di intelligence. Il sistema era meno trasparente e più incline a influenzare i poteri esterni, a causa di una supervisione meno rigorosa.
Legge n. 124/2007 : Conferisce al Presidente del Consiglio un ruolo più diretto e centrale nella supervisione delle attività di intelligence, garantendo una maggiore responsabilità politica. Il Presidente è direttamente informato e può esercitare un controllo effettivo sul sistema attraverso il DIS e il CISR (Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica).
Trasparenza e controllo parlamentare
Legge n. 801/1977 : Non prevedeva un controllo parlamentare strutturato e formalizzato. Ciò ha portato spesso a una mancanza di trasparenza e a problemi di accountability, con diversi scandali emersi negli anni ’70 e ’80, tra cui quello della Loggia P2 .
Legge n. 124/2007 : Introduce il COPASIR (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica), un organo parlamentare incaricato di vigilare sull’operato dei servizi di intelligence. Il COPASIR ha il potere di ottenere informazioni riservate e verificare che le attività dei servizi siano conformi alla legge, garantendo così una maggiore trasparenza e accountability.
Segreto di Stato
Legge n. 801/1977 : Regolava il segreto di Stato ma con norme meno dettagliate e meno orientate a garantire trasparenza e controllo. Il rischio di abuso nell’uso del segreto di Stato era più elevato, in quanto mancavano meccanismi chiari di supervisione e revisione.
Legge n. 124/2007 : Rafforza la disciplina del segreto di Stato, specificando meglio le condizioni in cui può essere invocato e introducendo strumenti di controllo più rigidi. Il segreto può essere opposto solo per motivi di sicurezza nazionale e non può essere utilizzato per coprire attività illegali. Il COPASIR può intervenire per vigilare sull’applicazione di questa misura.
Garanzie funzionali
Legge n. 801/1977 : Non vi era una regolamentazione chiara riguardo alle garanzie funzionali , che tutelassero gli agenti di intelligence da responsabilità penali per atti commessi nell’esercizio delle loro funzioni.
Legge n. 124/2007 : Introdurre esplicitamente le garanzie funzionali , che proteggono gli agenti da responsabilità penale quando compiono atti configurabili come reato, purché strettamente legati all’attività di intelligence e volti alla difesa della sicurezza nazionale. Questo meccanismo è però soggetto a controlli più rigorosi rispetto al passato.
Cybersecurity e nuove minacce
Legge n. 801/1977 : La normativa era pensata per affrontare minacce tradizionali come il terrorismo interno ed esterno e il controspionaggio, senza prevedere specifiche disposizioni per le nuove minacce , come quelle legate alla cybersecurity e al crimine informatico.
Legge n. 124/2007 : La riforma del 2007 riconosce il crescente ruolo delle tecnologie informatiche e la necessità di affrontare le minacce cibernetiche. La legge incoraggia lo sviluppo di competenze in ambiti come la crittoanalisi, la sorveglianza elettronica e la protezione delle infrastrutture critiche, e promuove la collaborazione con università e centri di ricerca.
Conclusioni
La Legge n. 124 del 2007 rappresenta un significativo passo avanti rispetto alla Legge n. 801 del 1977, modernizzando il sistema di intelligence italiano per far fronte alle nuove minacce globali e migliorando il coordinamento tra le diverse agenzie. Se la legge del 1977 si concentrava sulla separazione tra sicurezza interna ed esterna, quella del 2007 ha puntato sul coordinamento centralizzato, sul controllo parlamentare e sull’adattamento alle nuove sfide come la cybersecurity. In generale, la legge del 2007 ha reso il sistema più trasparente e professionale, rafforzando i meccanismi di controllo e responsabilità, pur mantenendo la necessaria segretezza operativa. E di fatto ha immobilizzato l’intero sistema di intelligence.
Tuttavia, la riforma ha immobilizzato alcuni aspetti del sistema.