
(AGENPARL) – gio 05 settembre 2024 NAUFRAGIO LAMPEDUSA, SANT’EGIDIO: APPELLO AD
ITALIA ED EUROPA PER INTENSIFICARE I SALVATAGGI IN
MARE
Cordoglio ai familiari delle vittime – Fare di
più per evitare nuove tragedie del mare –
Incentivare vie di ingresso regolari
La Comunità di Sant’Egidio esprime il suo
profondo cordoglio ai familiari delle vittime del
naufragio di una barca nel Mediterraneo, avvenuto
lo scorso 2 settembre, ma di cui si è avuta
notizia solo ieri a seguito del salvataggio degli
unici sette sopravvissuti, rimasti aggrappati allo
scafo capovolto per due giorni. Di fronte alla
morte di 21 persone – tra cui 3 bambini –
provenienti da paesi sconvolti da guerre
terribili, come la Siria e il Sudan, non ci si
può limitare allo sdegno o al freddo
aggiornamento delle statistiche sulle vittime dei
viaggi della disperazione nel
Mediterraneo. Rivolgiamo un forte appello a tutte
le istituzioni, a livello nazionale ed europeo,
perché riprendano con più impegno le operazioni
di soccorso in mare, per salvare la vita di chi è
in pericolo.
È necessario poi incentivare vie di ingresso
regolari, anche per motivi di lavoro, di cui
l’Italia ha estremamente bisogno. E per chi fugge
dai paesi in guerra attivare modelli che
favoriscono salvataggio e integrazione, come i
corridoi umanitari, che Sant’Egidio porta avanti
insieme a diverse realtà ormai dal 2016 e che
hanno consentito di far giungere in Europa 7.700
persone. L’ultimo arrivo, pochi giorni fa, proprio
dalla Libia: venti profughi evacuati dai campi di
detenzione, dove hanno subito gravi