
(AGENPARL) – mar 27 agosto 2024 CITTÀ DI UGENTO
PROVINCIA DI LECCE
PREMIO ZEUS – PREMIO INTERNAZIONALE DI ARCHEOLOGIA
Città di Ugento – Edizione 2024
Elenco dei premiati con motivazioni
PREMIO ALLA CARRIERA
Prof. Jean-Luc Lamboley – Dott. ssa Daniela De Angelis
Desideriamo premiare il Prof. Jean – Luc Lamboley, già docente presso l’Université de Pau et Pays
de L’Adour e successivamente presso l’Université de Lyon, che ha dedicato gran parte della sua
attività di ricerca alla penisola salentina negli anni ’80 e ’90, contribuendo in modo significativo alla
comprensione della civiltà messapica. La sua continua dedizione all’area adriatica, accompagnata
dalla direzione dello scavo archeologico ad Apollonia in Albania, dimostra il suo impegno nella valorizzazione del patrimonio culturale mediterraneo. I suoi studi non solo arricchiscono la letteratura
archeologica, ma rappresentano anche un punto di riferimento fondamentale che continua a ispirare
e guidare le generazioni future. Per queste ragioni, siamo onorati di riconoscere e premiare il Prof.
Jean – Luc Lamboley per il suo straordinario contributo alla ricerca archeologica e storica, la cui
carriera accademica e ricerca hanno lasciato un’impronta indelebile nel campo delle discipline storiche e archeologiche.
Siamo lieti di premiare la dott.ssa Daniela De Angelis, professionista di eccezionale talento e dedizione nel campo dell’archeologia, che ha saputo unire competenza accademica e impegno pratico con
risultati straordinari. La sua partecipazione a numerosi scavi in Italia, il suo contributo in vari allestimenti museali e mostre, le diverse pubblicazioni monografiche e gli articoli su riviste specializzate
hanno arricchito il dibattito scientifico. La sua expertise nella catalogazione informatizzata e nelle
tecnologie digitali applicate all’archeologia hanno rappresentato un valore aggiunto per il settore,
contribuendo all’innovazione e alla modernizzazione delle pratiche archeologiche.
Inoltre, dal 2018, la sua direzione del Sito Unesco di Cerveteri e Tarquinia e del Museo delle Navi
romane di Nemi ha consolidato ulteriormente il suo impegno nel preservare e valorizzare le meraviglie del patrimonio archeologico italiano.
Per tutte queste ragioni, siamo orgogliosi di riconoscere e premiare la sua carriera e le sue straordinarie realizzazioni rivolte a promuovere la cultura e la storia del nostro Paese.
Città di Ugento – Provincia di Lecce, Piazza Adolfo Colosso, 1 – 73059 Ugento (LE)
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PREMIO SOFIA CODACCI PISANELLI per la categoria PROMOTORE
DELLA TUTELA DEL PATRIMONIO STORICO- ARCHEOLOGICO
Prof. Valentino Nizzo
Cenni sulla figura di Sofia Codacci Pisanelli
Nata a Roma il 21/07/1914 da Alfredo Codacci Pisanelli ed Eva Sansonetti. Sin da bambina ha sempre mostrato una predilezione per la poesia e la storia antica. Vissuta tra Roma e Tricase ha studiato
fino al Ginnasio presso l’istituto di Trinità dei Monti a Roma, ha frequentato a Roma il Liceo Francese Chateaubriand, dove ha conosciuto il Prof. Edmond Dumazet che notò il suo grande interesse
per la storia del Salento, la indirizzò verso la lettura di “Les aventures de Telemaque” dell’abate
Fenelon. Trovato il testo in età matura, ne effettuò la traduzione completa senza comunque pubblicarla. Ha svolto il lavoro di assistente sanitaria con turni di notte per poter seguire lezioni universitarie di lettere durante il giorno. Sposata con il Dott. Asclepio Nicolazzo è rimasta vedova nel 1955,
da allora si è dedicata con enorme passione alla ricerca della storia del territorio di Ugento. Ha
curato personalmente il recupero delle parti mancanti e la valorizzazione della statua bronzea di età
arcaica, nota come “Lo Zeus di Ugento”, ritrovata nella cittadina messapica nel 1961 e custodita
attualmente nel Museo Archeologico Nazionale di Taranto. È stata fondatrice e Presidente della Pro
Loco Ugento e Marine ed Ispettore onorario del Ministero della Pubblica Istruzione per la conservazione dei Monumenti e degli oggetti d’antichità e d’arte per la Provincia di Lecce.
Ha seguito le fasi della scoperta della “Tomba dell’Atleta” in via Salentina e di molti altri rinvenimenti. Ha scritto e pubblicato diverse poesie, racconti e articoli su giornali e riviste specializzate tra
questi di particolare importanza la nota circa la “Comunicazione scritta” fatta a Milano in occasione
del 4° congresso sui problemi economici del turismo (10-11-12 Febbraio 1967). Nel 1965 è stata
insignita di medaglia d’argento dal Presidente della Repubblica Saragat per la sua attività rivolta
alla ricerca e valorizzazione dei beni culturali nel basso Salento. Nel 2003 ottenne un significativo
riconoscimento dalla Associazione Culturale ARTAS con il “Premio ZEUS Citta di UGENTO”.
Alcune pubblicazioni:
• Primizie; Eros; L’erede; Il Piccolo Prigioniero; Rosate corolle (con lo pseudonimo di Gaggia);
• Fiori di campo; Il dolore non distrugge l’amore; Un forno per il Comandante; Ausentum
nell’Ausonia.
Siamo lieti di premiare il Prof. Valentino Nizzo quale esperto di primissimo piano nel campo
dell’etruscologia e dell’archeologia, che ha dedicato la sua vita e la sua carriera alla valorizzazione e
alla diffusione della cultura etrusco – italica. La sua straordinaria carriera è testimoniata dalla direzione di importanti istituzioni culturali e dall’insegnamento in alcune delle università più prestigiose
d’Italia.
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La sua vasta e significativa produzione scientifica, unita a un’intensa attività di scavo in diverse zone
del Paese, evidenzia non solo la sua profonda conoscenza del settore, ma anche la sua ineguagliabile
passione per il patrimonio archeologico italiano. I suoi contributi alla ricerca, con pubblicazioni di
grande rilevanza, hanno arricchito il panorama scientifico, dimostrando un impegno costante verso
l’avanzamento della disciplina. Inoltre, la sua partecipazione a progetti mediatici di successo, come
la serie televisiva “Romulus” trasmessa su Sky, ha amplificato la portata della sua opera, avvicinando
il grande pubblico alla storia e alla cultura etrusca e promuovendo un rinnovato interesse per il patrimonio archeologico del nostro Paese. La dedizione con cui si è impegnato a promuovere la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio archeologico italiano, sia in ambito accademico che attraverso i mezzi di comunicazione, rappresenta un esempio luminoso di come sia possibile unire ricerca
scientifica e divulgazione.
Pertanto, riteniamo che il suo straordinario contributo meriti di essere riconosciuto formalmente attraverso questo premio, in onore della sua incessante passione per la cultura e la storia italiana.
GIOVANI LAUREATI IN ARCHEOLOGIA IN ITALIA E ALL’ESTERO
Dott.ssa Irina Bycova – Dott. ssa Rebecca Colucci
La Dottoressa Irina Bykova, studentessa russa di San Pietroburgo, ha scelto di trasferirsi a Lecce per
portare a termine il suo ciclo di studi con una laurea magistrale in Archeologia. Con la sua tesi, dal
titolo “Elementi per una Carta Archeologica della Tavoletta IGM F. 214 III SE – Casarano”, ha conseguito il massimo dei voti con lode.
La sua voglia di apprendere e di contribuire attivamente alla comunità scientifica l’ha spinta a proseguire il suo percorso formativo iscrivendosi alla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici.
Attualmente, la Dottoressa Bykova è impegnata in un importante progetto di studio sui paesaggi funerari della Messapia, nel quale dimostra quotidianamente eccellenti capacità di raccolta, studio ed
elaborazione dei dati provenienti dalle ricerche sul campo. Il suo lavoro non solo arricchisce la disciplina archeologica, ma rappresenta anche un prezioso contributo alla comprensione del nostro patrimonio culturale. Per queste ragioni, la Dottoressa Bykova merita di essere premiata, non solo per i
risultati ottenuti, ma anche per la determinazione, l’impegno e la passione che continua a dimostrare
nel suo cammino di ricerca e scoperta. Siamo certi che il suo futuro sarà costellato di ulteriori successi
e realizzazioni, contribuendo significativamente al campo dell’archeologia e alla nostra comprensione
del passato.
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La Dott.ssa Rebecca Colucci ha conseguito la Laurea magistrale in Archeologia con il punteggio di
110/110. La sua tesi, incentrata sul “Lo stibadium di Aquinum”, rappresenta un esempio di eccellenza
accademica, in cui il rilievo archeologico è stato utilizzato come strumento fondamentale per una
comprensione approfondita del contesto storico e sociale.
La candidata ha dimostrato una notevole capacità di analisi, esplorando le complessità di una coenatio
tardoantica e mostrando come la struttura si intrecciasse con le dinamiche sociali del periodo. La sua
ricerca non solo arricchisce il campo dell’archeologia, ma offre anche importanti spunti per la valorizzazione e la salvaguardia del patrimonio culturale. Inoltre, la sua attenzione costante verso i temi
dell’archeologia preventiva evidenzia il suo impegno per lo sviluppo e la gestione territoriale sostenibile, dimostrando una consapevolezza delle sfide contemporanee nel campo dell’archeologia.
Per queste ragioni, la premiazione della candidata è un riconoscimento non solo del suo straordinario
percorso accademico, ma anche del suo contributo significativo a una disciplina in continua evoluzione e della sua dedizione alla tutela del patrimonio culturale. Siamo certi che la sua carriera futura
sarà altrettanto brillante e influente.
INNOVAZIONE E TECNOLOGIA
Istituto Italiano di Tecnologia – Unità di ricerca “Tecnologie per il Patrimonio Culturale”, ritira
il Premio la Direttrice Dott.ssa Arianna Traviglia
Per l’impegno costante e prezioso nella promozione della ricerca interdisciplinare e transdisciplinare,
che ha portato all’innovativa applicazione dei nano-materiali e dell’intelligenza artificiale nel campo
dei Beni Culturali. L’Istituto ha contribuito a preservare e valorizzare il patrimonio culturale, attraverso l’integrazione di tecnologie all’avanguardia, dimostrando come la scienza e l’arte possano armoniosamente coesistere e arricchirsi reciprocamente. Questo riconoscimento celebra non solo i risultati ottenuti, ma anche la visione e il futuro che si stanno costruendo nel rispetto della nostra eredità
culturale.
RESTAURO ARCHEOLOGICO
Prof. Massimiliano Limoncelli
Il Prof. Massimiliano Limoncelli insegna Archeologia Virtuale presso la Scuola Superiore ISUFI
dell’Università del Salento e tecniche di Modellazione Digitale – Computer 3D presso l’Accademia
delle Belle Arti di Lecce.
Siamo onorati di premiarlo per il suo straordinario contributo nel campo del restauro virtuale. Attraverso le sue pionieristiche applicazioni e le sue pubblicazioni, che hanno aperto nuove strade nel
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panorama dell’archeologia. La sua competenza e passione per l’insegnamento ispirano le nuove generazioni di studiosi, fornendo loro le competenze necessarie per affrontare le sfide del restauro e
della conservazione dei beni culturali.
Inoltre, la sua partecipazione a scavi e restauri con importanti istituti di ricerca italiani e internazionali, come il CNR – IBAM, l’Università del Salento, e il Deutsches Archaologisches Institut di Roma,
testimonia il suo impegno verso una collaborazione interdisciplinare e globale. Le sue ricerche in
archeologia virtuale, in località storicamente significative quali Hierapolis, Dime, Leptis Magna, Nabeul, Roma, Selinunte e Metaponto, non solo hanno arricchito il patrimonio culturale del Mediterraneo, ma hanno anche fornito nuove metodologie e tecniche al settore.
Per tutte queste ragioni, riteniamo che il Prof. Limoncelli meriti questo riconoscimento, non solo per
i risultati ottenuti, ma anche per l’ispirazione che riesce a trasmettere a colleghi e studenti nel campo
del restauro e dell’archeologia. La sua visione e il suo impegno continuano a plasmare il futuro della
disciplina.
MISSIONE ALL’ESTERO
Prof. Custode Silvio Fioriello
Siamo onorati di riconoscere e premiare il Prof. Custode Silvio Fioriello docente di Metodologia
della ricerca archeologica presso l’Università Aldo Moro di Bari per il progetto di ricerca “Archeologia dei Paesaggi nella Valle della Vjosa”.
La proposta di studio si distingue per la sua capacità di integrare l’indagine storico-archeologica con
la divulgazione e il coinvolgimento attivo delle comunità locali. Questo approccio non solo promuove
una maggiore consapevolezza dei valori culturali e naturali della regione, ma anche il rafforzamento
dei legami sociali attraverso un confronto diretto tra ricerca e popolazione.
Il sito pluristratificato di Qesarat occupa una posizione centrale nell’indagine, permettendo ai ricercatori di realizzare una lettura integrata e diacronica del palinsesto insediativo. Questa analisi offre
un esempio prezioso di come la ricerca scientifica possa contribuire attivamente alla valorizzazione
del patrimonio culturale e naturale, preservando l’identità locale e promuovendo uno sviluppo sostenibile.
Pertanto, attribuiamo con piacere questo riconoscimento al progetto “Archeologia dei Paesaggi nella
Valle della Vjosa” per la sua innovatività, il suo approccio inclusivo e la sua rilevanza culturale,
augurandoci che possa continuare a ispirare futuri studi e iniziative di valorizzazione del territorio.
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TRASMISSIONE TELEVISIVA / DOCUMENTARIO ARCHEOLOGICO
Dott.ssa Linda Tugnoli
Con grande piacere, oggi celebriamo il talento e la passione della Dott.ssa Linda Tugnoli, un’autrice
di romanzi e regista di documentari che ha saputo intrecciare la narrazione letteraria con il racconto
visivo, contribuendo in maniera significativa alla cultura e alla salvaguardia del nostro patrimonio
artistico.
Le sue opere, tra cui il documentario “Custodi della memoria. La via italiana alla tutela del patrimonio”, non solo illuminano il valore inestimabile dei beni culturali italiani, ma mettono in luce anche
l’impegno e l’expertise della task force italiana dei Caschi Blu della Cultura, evidenziando un modello
di collaborazione unica nel mondo. Questo approccio, che unisce storici dell’arte, restauratori e forze
dell’ordine, è un esempio di come sia possibile affrontare le sfide in ambito culturale con successo e
dedizione.
La regia del documentario “Rosso” merita una menzione speciale, poiché ci guida in un viaggio affascinante attraverso la storia dei pigmenti rossi, rivelando connessioni tra archeologia e arte che ci
aiutano a comprendere meglio la nostra eredità culturale. Attraverso le sue opere, non solo informa,
ma ispira una nuova generazione a prendersi cura del patrimonio artistico, riaffermando l’importanza
della cultura come fondamento della nostra identità collettiva.
Per queste ragioni, attribuiamo alla Dott.ssa Tugnoli questo riconoscimento, in segno di gratitudine
per il suo impegno e la sua capacità di raccontare storie che sensibilizzano e uniscono le persone
attorno alla bellezza e alla tutela del patrimonio culturale. La sua creatività e la sua visione continueranno a ispirare e a guidare il nostro cammino verso un futuro in cui la cultura rimane sempre al
centro della nostra società.
MENZIONE SPECIALE – “ATTIVITÀ DIVULGATIVA ARCHEOLOGICA”
Dott.sse Giovina Caldarola e Stefania Berutti
La dott.ssa Giovina Caldarola, archeologa con dottorato in Topografia Antica, da diversi anni si
dedica alla comunicazione culturale per la promozione di luoghi ed eventi; digital strategist per progetti di innovazione sociale, musei, siti archeologici, festival, rassegne.
Coautrice di ARCHEOSOCIAL 2.0. volume dedicato alla comunicazione online e social delle discipline archeologiche, che dopo la prima edizione del 2018 torna aggiornato e arricchito di nuovi contenuti e casi studio, curato da Antonia Falcone, con la prefazione di Valentino Nizzo.
Due anni fa crea e produce il podcast “BLISTER pillole culturali per non partorire stereotipi”, un
progetto che racconta di figure femminili nella storia, in particolare le figure meno note per abbattere
tabù e convinzioni errate, aumentando la consapevolezza.
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La dott.ssa Stefania Berutti, archeologa laureata a Firenze e specializzata presso la Scuola Archeologica Italiana di Atene, dopo alcuni anni di collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di
Firenze e forte di un’esperienza pluriennale nella didattica con studenti della scuola primaria, dà vita
al blog “Memorie dal Mediterraneo”, omaggio al pensiero di Fernand Braudel, il sensibile autore di
libri che indagano i processi storici alla base della nostra identità europea. Il lavoro di Braudel pubblicato con il titolo di Memorie del Mediterraneo è stato lo spunto per la ideazione di laboratori didattici e poi per raccogliere riflessioni sparse su storia e antropologia, organizzate intorno a quella
che Braudel definiva “una grande pianura d’acqua”: il Mar Mediterraneo.
La collaborazione tra la Dott.ssa Giovina Caldorola e la Dott.ssa Stefania Berutti ha dato vita al progetto di podcast FAN • Figlie di un’archeologia narrata, un dialogo tra due amiche, archeologhe. FAN
è un modo per discutere di libri, eventi, mostre e ciò che ci rende fan della comunicazione archeologica. In ogni puntata verrà affrontato un tema con i protagonisti e le protagoniste della scena culturale.
Questi podcast rappresentano un esempio brillante di innovazione nella comunicazione scientifica.
Utilizzano un linguaggio coinvolgente ed efficace, trasformando temi complessi in contenuti fruibili
e appassionanti, che avvicinano il pubblico al mondo della storia e dell’archeologia.
MENZIONE SPECIALE – GESTIONE MUSEALE
Dott. Luca Mercuri
Siamo lieti di riconoscere e premiare il Dott. Luca Mercuri con una Menzione Speciale per la sua
eccezionale dedizione e competenza nella gestione museale e nella valorizzazione del patrimonio
culturale.
La sua leadership alla Direzione Regionale Musei Puglia dal maggio 2021 al maggio 2023 ha segnato
un momento cruciale per la gestione e la promozione dei musei pugliesi, portando innovazione e
creatività nella fruizione del patrimonio culturale della regione. Attualmente, come direttore del Servizio III “Fruizione e comunicazione del patrimonio culturale” della Direzione Generale Musei –
MiC, continua a svolgere un ruolo fondamentale nell’integrazione delle nuove tecnologie per rendere
il patrimonio accessibile e coinvolgente per il pubblico.
Il suo operato, sia come responsabile scientifico di aree archeologiche che, come direttore di musei,
ha sempre avuto un forte impatto sulla comunità, favorendo l’educazione e la sensibilizzazione verso
la cultura e la storia. In particolare, la sua direzione del Museo Archeologico Nazionale di Formia e
del Museo Archeologico Nazionale e Area Archeologica di Sperlonga ha consolidato il ruolo di queste istituzioni come centri di riferimento per la valorizzazione della cultura del nostro Paese.
Per tutte queste ragioni, il Dott. Luca Mercuri si distingue come un esempio emblematico di professionalità, innovazione e dedizione alla causa della cultura, meritando così questa prestigiosa menzione speciale.
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