
(AGENPARL) – ven 31 maggio 2024 Concessioni, Potenti (Lega):
No a gara per itticoltura, opportuno e possibile il ritiro della determina
La messa a gara delle tre concessioni storiche di itticoltura di maggiore importanza del comune di Piombino ha suscitato più di un comprensibile timore. Diviene opportuno sollecitare Governo ed Parlamento ad attivarsi per accelerare sulla stesura di un preciso e chiaro riferimento normativo, cosi come richiesto anche in sede di Conferenza Stato-Regioni e da quegli Enti territoriali nelle cui acque, le similari attività di acquacoltura, stanno peraltro beneficiando di termini certi fino al 2033, così come deciso dal legislatore del 2019. Esiste già oggi, quindi, uno spazio giuridico per ripensare la scelta della gara fatta dal Comune di Piombino, una occasione che potremmo cogliere per aumentare, anzi, le superfici in concessione per le nuove richieste di attività di maricoltura. La precisa indicazione del Ministero Infrastrutture e Trasporti sulla esclusione delle attività di acquacoltura dal regime Bolkenstein, tracciano un solco per cui, assieme alla risoluzione dell’Unione Europea C33E si rafforza la possibilità di aiutare le imprese locali piombinesi a beneficiare di proroghe sino al 2033 per tutti i titoli concessori in scadenza. L’acquacoltura, produce beni e non servizi, ed è giusto escludere dal principio di assoggettabilità a procedure di evidenza pubblica questo tipo di aziende, tra l’altro del tutto particolari, motivo solo che crediamo sia stato alla base della estrema cautela adottata dalla dirigenza comunale di Piombino nella scelta operata. Su questa vicenda il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio presenterà un’interrogazione che sono pronto a cofirmare e su cui contiamo di avere la risposta che possa sgombrare il campo da qualsiasi dubbio interpretativo. La speranza è che la determina venga annullata e che non ci siano conseguenze per il polo della maricoltura di Piombino”. Lo dichiara in una nota Manfredi Potenti, senatore toscano della Lega.