
(AGENPARL) – mer 22 maggio 2024 *COMUNICATO STAMPA*
*Cia al Festival dello Sviluppo Sostenibile. Accelerare su TEA e
Agricoltura 4.0*
*Il presidente Fini all’evento ASviS: più risorse e tempi certi per
l’innovazione in campo a sostegno della transizione green *
Roma, 22 mag – Innovare è il verbo chiave per un futuro sostenibile.
L’agricoltura oggi si trova al centro di grandi sfide globali: emergenze
climatiche e fitosanitarie, crisi energetiche, aumento della domanda
alimentare e scarsità di risorse naturali. Di fronte a tutto questo, per
produrre di più con meno, fronteggiando anche clima e malattie, il settore
deve poter contare su grossi investimenti in ricerca e innovazione. Serve
dunque uno sforzo imponente sulle nuove tecnologie genetiche e digitali,
con risorse certe e tempi stretti, per poter garantire sostenibilità
ambientale senza compromettere competitività delle imprese agricole e
accessibilità e qualità del cibo. Così il presidente nazionale di
Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, intervenendo al Festival dello
Sviluppo Sostenibile 2024 promosso da ASviS, di cui la Confederazione è
partner, durante l’evento “Conciliare cibo, ambiente e benessere: il ruolo
dell’innovazione” presso l’Auditorium del Palazzo delle Esposizioni a Roma.
In particolare per l’innovazione genetica, “l’auspicio è che il nuovo
Parlamento Ue post elezioni acceleri sul nuovo Regolamento sulle TEA (o
NGT), visto che malattie e cambiamenti climatici spiegano già fino al 49%
delle fluttuazioni del rendimento agricolo -ha spiegato Fini-. Ora bisogna
sostenere i progetti di ricerca nonché accrescere e velocizzare le
sperimentazioni in pieno campo, per arrivare a sviluppare il prima
possibile piante green, più resistenti ai patogeni e più tolleranti a
eventi estremi e siccità”.
Quanto all’innovazione digitale, “per il settore primario, vuol dire
applicazioni 4.0, dall’agricoltura di precisione alla robotica fino
all’intelligenza artificiale -ha aggiunto il presidente Cia- integrate nel
processo produttivo per monitorare e gestire la quantità e la qualità dei
raccolti, razionalizzare gli input chimici e idrici, ridurre gli sprechi,
sfruttando i dati forniti da sensori e satelliti. Un settore da 2,5
miliardi di euro l’anno ma con tanto potenziale da esplodere, tra incentivi
necessariamente più cospicui e una formazione adeguata e capillare tra gli
agricoltori”.
“L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile bussa ormai alla porta -ha
concluso Fini- e non possiamo permetterci di perdere altro tempo. Servono
scelte più coraggiose rispetto all’apporto della ricerca scientifica e
dell’hi-tech, sostenute da istituzioni e stakeholder, ma assolutamente
definite insieme agli agricoltori. La transizione green ha bisogno di
strategie smart e soluzioni immediate”.
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*Settore Comunicazione e Immagine *| Cia-Agricoltori Italiani
sito web http://www.cia.it
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