
(AGENPARL) – gio 09 maggio 2024 Assemblea Capitolina
Gruppo Lega – Salvini Premier
Il Presidente
Prot. n. RQ/8062 del 26/04/2024
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Oggetto: Contrarietà dei residenti a progetti di accoglienza sociale relativi a immobile di proprietà di
Roma Capitale sito in Via Comisso 23 (ex Casa di Heidi), nel IX Municipio.
Premesso che
è pervenuta allo scrivente la segnalazione di numerosi cittadini residenti nel IX Municipio in merito alla loro
contrarietà alla realizzazione di due progetti di accoglienza sociale interessanti un immobile, di proprietà
comunale, sito in Via Giovanni Comisso 23 (ex Casa di Heidi), nel quartiere della Ferratella;
l’immobile in questione sarebbe stato, infatti, individuato, al pari di altri immobili diffusi sul territorio di Roma
nello specifico:
– “Progetto Un Tetto Con Cura 8”, per il quale è previsto un investimento di € 710.00,00, allo scopo di creare
un sistema di accoglienza temporanea per singoli e/o nuclei familiari senza dimora e la realizzazione di
progetti personalizzati di inserimento/reinserimento socioeconomico e abitativo housing first;
di creare un presidio sociale per persone o nuclei familiari in condizione di deprivazione materiale,
marginalità estrema e senza dimora per la fruizione dei diritti sociali e dell’iscrizione alla residenza
anagrafica virtuale;
tali progetti, finanziati con fondi del PNRR, prevedono quindi la realizzazione in detta struttura di un presidio
sociale per persone e nuclei familiari in condizioni di povertà estrema e senza dimora;
l’individuazione del suddetto immobile sarebbe avvenuta con la Delibera della Giunta Capitolina n. 125 del
progetti afferenti al PNRR della Missione 5;
si aggiunga che nella stessa struttura, oltre ai due progetti suindicati, sarà altresì presente una sede logistica
della Croce Rossa, la “Banca Del Tempo” e – cosa grave – sei aule del contiguo Liceo Scientifico Aristotele.
Considerato che
la notizia della realizzazione di questi due progetti sociali nell’immobile in parola ha procurato grande allarme
e preoccupazione nei residenti del quartiere della Ferratella per i problemi di sicurezza, di ordine pubblico e
decoro che inevitabilmente sorgerebbero;
i residenti evidenziano, infatti, come l’edificio in questione si troverebbe in una strada chiusa circondata da
abitazioni e da un parco giochi per bambini, segnalandone in particolare l’eccessiva vicinanza (circa 2 metri)
alle abitazioni ed al Liceo Scientifico Aristotele. Pertanto, la struttura individuata, a loro avviso, risulterebbe
non idonea a siffatti progetti per evidenti ragioni di promiscuità con gli studenti del Liceo Aristotele, i quali
dovrebbero condividere i loro spazi con realtà avulse da quella scolastica;
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del pari, gli stessi cittadini evidenziano l’inidoneità della medesima struttura anche dal punto di vista
urbanistico, essendo tale edificio collocato in una strada chiusa circondata da palazzi residenziali e parchi, e
pertanto del tutto privo di un’area esterna tale da poter accogliere stanziamenti di persone che verrebbero
inevitabilmente a crearsi h24 a ridosso della struttura stessa. I residenti, in particolare, sottolineano come il
progetto maggiormente impattante per i cittadini sarebbe quello relativo alla “stazione di posta”, che sarebbe
volta alla distribuzione di beni primari e servizi per l’igiene. Questo servizio prevede infatti un accesso h24 da
parte degli utenti, cosa che impatterebbe sostanzialmente nella fruizione degli spazi limitrofi alle abitazioni:
parco, parco giochi per bambini, percorsi da e per le abitazioni. I residenti rammentano a tale proposito
quanto di fatto già avverrebbe nelle immediate vicinanze del servizio Caritas di Via del Castro Laurenziano
(peraltro aperta solo per due volte al giorno), dove sostanzialmente le persone bisognose creerebbero una
zona di accampamento, con connesse potenziali problematiche per sicurezza, decoro e igiene. Anche nel
caso del servizio di posta, i residenti rilevano che con ogni certezza si creerebbero aree di accampamenti in
una zona non adatta a contenerle;
per quanto sopra evidenziato, ad avviso dei cittadini residenti sarebbe inevitabile che la fruizione delle zone
limitrofe al suddetto immobile subirebbe un notevole cambiamento in senso peggiorativo, con conseguente
impatto negativo anche sulla riduzione del valore commerciale degli immobili limitrofi;
alla luce delle considerazioni sopra esposte, non si comprende dunque per quale motivo, ed in base a quali
criteri, sarebbe stato individuato per la realizzazione dei due suddetti progetti sociali l’immobile in questione,
sito in Via Comisso 23;
i residenti riferiscono che l’Assessora alle Politiche Sociali e della Salute, Terzo Settore e Democrazia
Legalitaria del IX Municipio, Luisa Laurelli, nell’ambito della seduta straordinaria della Commissione Speciale
per i progetti PNRR tenutasi in data 22/01/2024 avrebbe addotto, tra le motivazioni che giustificherebbero
l’esigenza dei progetti in questione nel territorio della Ferratella, una emergenza assistenziale determinata
dalla presenza in tale zona di senza fissa dimora raminghi, presenza tale da costituire un problema per la
sicurezza del quartiere. Pertanto, l’intento perseguito dall’Amministrazione con questi due progetti sarebbe
quello di incrementare la sicurezza nel quartiere della Ferratella e anche nei quartieri limitrofi;
ebbene, a tale riguardo i residenti sostengono che tali affermazioni dell’Assessora Laurelli sarebbero del
tutto prive di fondamento, non trovando alcun riscontro con la realtà della zona, nella quale non esisterebbe
una tale emergenza assistenziale poiché non sarebbero presenti senza fissa dimora raminghi. Pertanto, non
sarebbe accettabile siffatta argomentazione per giustificare la realizzazione dei progetti di cui trattasi;
l’Assessora Laurelli avrebbe, inoltre, insistito sulla storicità della medesima zona come punto di accoglienza,
dichiarando che i senza fissa dimora presenti nel quartiere della Ferratella sarebbero stati ospitati in dei
container, “con una convivenza con il quartiere che è risultata diciamo positiva”;
analogamente, i residenti contestano anche quest’ultima affermazione dell’Assessora Laurelli, ritendendola
pretestuosa e grave, nonché priva di fondamento, in quanto tali container non sarebbero mai stati presenti
nel territorio della Ferratella bensì sarebbero stati installati nel 2012 all’interno del Santuario del Divino
Amore e nel piazzale dei Militari Caduti nei Lager, ovvero nella zona di Tor Pagnotta, come tra l’altro
riportato anche dalla stampa locale (vedasi in proposito l’articolo di Roma Today al seguente link:
https://www.romatoday.it/zone/eur/emergenza-freddo-senzatetto-accoglienza-divino-amore.html);
sempre l’Assessora Laurelli avrebbe, altresì, sostenuto la preesistenza nella zona della Ferratella di progetti
per i senza fissa dimora, affermando che detto quartiere sarebbe stato oggetto di un progetto sociale simile,
denominato “La Casa di Heidi”, cosa vera – replicano i residenti – ma solo dal 2015 e fino ai giorni della
pandemia e solo per il ricovero notturno con un numero molto contenuto di persone: nel 2021, infatti, il
progetto sociale “La Casa di Heidi” sarebbe stato spostato altrove, in una struttura di Via Achille Campanile
sita in altro quartiere;
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la stessa Assessora avrebbe, in particolare, sostenuto che all’interno de “La Casa di Heidi” sarebbero stati
ospitati, per alcuni anni, trenta, a volte anche quaranta senza fissa dimora, senza aver mai ricevuto alcuna
segnalazione negativa da parte degli studenti del Liceo Aristotele, una rappresentanza dei quali avrebbe
addirittura dichiarato in un’assemblea pubblica tenutasi il 13 giugno 2023 di non aver mai avuto problemi né
preoccupazioni per tale convivenza con i senza fissa dimora;
a quest’ultimo riguardo, i residenti sottolineano che gli studenti intervenuti alla citata assemblea di giugno
scorso non fossero studenti del Liceo Aristotele (salvo due), bensì appartenenti ad organizzazioni
riconducibili a centri sociali; pertanto, le dichiarazioni riportate da quei soggetti, minorenni, non possono in
alcun modo raccontare la realtà di tale scuola;
per tutte le ragioni sopra esposte, gli stessi residenti avrebbero richiesto con forza all’Amministrazione
Capitolina di valutare un possibile cambio di ubicazione dei due progetti in questione, e a tal proposito
proporrebbero, quali possibili strutture alternative, le seguenti due strutture comunali:
la sopracitata struttura diVia Achille Campanile, nella quale risulterebbe essere stato spostato il
progetto sociale “La Casa di Heidi”, così come dichiarato dall’Assessora Laurelli in Commissione
PNRR;
la Biblioteca “Elsa Morante”, poco distante e adiacente Via Silone, struttura quest’ultima che avrebbe
un ampio spazio esterno e un limitato numero di edifici residenziali nelle immediate vicinanze, e che
oltretutto non richiederebbe interventi strutturali onerosi;
per manifestare la propria forte contrarietà all’uso di questa specifica struttura di Via Comisso 23 per la
realizzazione dei due progetti suindicati, gli stessi residenti avrebbero raccolto, tramite la piattaforma
change.org, e consegnato all’Amministrazione di Roma Capitale ben oltre mille firme, ed avrebbero altresì
consegnato al Municipio IX (con nota prot. CN/2023/77467) oltre cento firme olografe.
Evidenziato che
su tale questione sarebbe altresì attualmente pendente un ricorso dinanzi al TAR del Lazio (ricorso r.g.n.
9818/2023) promosso da taluni residenti della zona in parola contro Roma Capitale e il Municipio IX EUR,
atto, Delibera e Determinazione correlati all’approvazione e realizzazione dei due progetti sociali succitati;
posto che, come sopra evidenziato, la struttura di Via Comisso 23 avrebbe ospitato per un periodo limitato il
progetto di accoglienza sociale denominato “La Casa di Heidi”, salvo un successivo trasferimento in altro
luogo a causa – a quanto sembra – della non idoneità della struttura stessa, ai fini della tutela dei propri
interessi in sede giudiziaria, sarebbe stata presentata da taluno dei ricorrenti un’istanza di accesso agli atti
relativi al suddetto progetto indirizzata al Dipartimento Politiche Sociali e Salute di Roma Capitale, al
Dipartimento Valorizzazione del Patrimonio e Politiche Abitative di Roma Capitale, e al Servizio Sociale
Amministrativo del Municipio IX, al fine di conoscere l’utilizzo nel corso del tempo della detta struttura di Via
Comisso 23, differente dall’uso scolastico, in vista dell’attuazione delle sopracitate Deliberazioni e
Determinazioni;
con tale istanza di accesso sarebbero, dunque, stati chiesti tutti gli atti relativi al sopracitato progetto “La
Casa di Heidi” realizzato nel Municipio IX, ed in particolare:
gli atti relativi alla sua realizzazione;
la scelta del luogo e i criteri della scelta;
il costo del progetto a carico di Roma Capitale e del Municipio;
le motivazioni della necessità del suo spostamento e data dello spostamento in altro luogo;
il criterio della scelta del nuovo luogo;
lo stato attuale del progetto;
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del pari, con altra separata istanza di accesso, taluni ricorrenti avrebbero altresì chiesto i documenti relativi
ai bandi in essere che interessano la struttura in parola ai fini dei progetti PNRR;
a tale riguardo, i medesimi ricorrenti sottolineano di non aver ricevuto nei termini di legge
dall’Amministrazione Capitolina i documenti richiesti, ribadendo l’assoluta esigenza di acquisire tale
documentazione ai fini della tutela dei propri interessi in sede giudiziaria;
per quanto concerne, in particolare, l’utilizzo dei fondi del PNRR, i ricorrenti accuserebbero
l’Amministrazione Capitolina di voler utilizzare detti fondi anche per opere non legate al PNRR, e ciò in totale
contrasto con quanto previsto dal relativo bando ministeriale (Avviso pubblico 1/2022). I ricorrenti, infatti,
sostengono che, come si evincerebbe dai due progetti presentati, l’Amministrazione intenderebbe utilizzare
tali fondi sostanzialmente per riqualificare l’edificio in toto, anche per opere nettamente avulse dai due
progetti, sottolineando come l’intento dell’Amministrazione sarebbe quello di sfruttare le risorse del PNRR
destinate ai bisognosi quasi esclusivamente (circa il 90%) per risanare il proprio edificio, lasciando solo i
pochi fondi residui per i progetti sociali in parola. Su tale aspetto, sarebbe opportuno che l’Amministrazione
fornisse al riguardo opportuni ed urgenti chiarimenti;
i ricorrenti, inoltre, avrebbero riscontrato nei due progetti di cui trattasi anche delle incongruenze per quanto
concerne il vincolo di destinazione d’uso ventennale richiesto dall’Avviso n. 1/2022. Infatti, si evidenzia che
l’Amministrazione Capitolina avrebbe negato la sussistenza di tale vincolo nel caso di specie, affermando
che i due progetti non comporterebbero modificazioni strutturali dell’edificio. Per converso, i ricorrenti
sconfessano la veridicità di questa affermazione, la quale non troverebbe alcun riscontro nei progetti
medesimi, implicanti invece la previsione di interventi strutturali nell’edificio de quo. In particolare, si rileva
che a pag. 24 del documento “Allegato 11 Scheda di progetto Un Tetto Con Cura 8.pdf” si leggerebbe:“Per
HF è prevista diversa distribuzione planimetrica degli ambienti, attualmente con altra destinazione d’uso:
sostituzione ed integrazione degli impianti; miglioramento delle prestazioni energetiche, sostituzione infissi
interni ed esterni; adeguamento degli accessi; abbattimento delle barriere architettoniche, realizzazione di un
ascensore/montacarichi.” Anche su tale aspetto, sarebbe opportuno che l’Amministrazione Capitolina
fornisse opportuni ed urgenti chiarimenti;
i ricorrenti, infine, sollevano anche il problema della sostenibilità economica dei due progetti, in quanto, una
volta esauriti quasi tutti i fondi per la sola ristrutturazione dell’immobile, non rimanendo quasi nulla per i
servizi e le forniture, come previsto dall’Avviso pubblico 1/2022, ci si chiede dunque in che modo
l’Amministrazione Capitolina intenda sostenere il relativo costo di gestione, ad esempio le spese per il
servizio di pulizia, guardiania e portineria.
Tutto ciò Premesso, Considerato ed Evidenziato
Si interroga il Sindaco e l’Assessore competente al fine di
sapere se Questa Amministrazione sia o meno a conoscenza della questione sopra rappresentata e quali
siano le valutazioni della Stessa in merito;
sapere per quale motivo, ed in base a quali criteri, sarebbe stato individuato per la realizzazione dei due
succitati progetti di accoglienza sociale l’immobile di proprietà comunale sito in Via Comisso 23, ritenuto dai
residenti del quartiere del tutto inidoneo per l’eccessiva vicinanza alle abitazioni e al Liceo Scientifico
Aristotele, ed inoltre perché, essendo ubicato in una strada chiusa circondata da abitazioni e da un parco
giochi per bambini, sarebbe altresì del tutto privo di un’area esterna tale da poter accogliere stanziamenti di
persone che verrebbero inevitabilmente a crearsi h24 a ridosso della struttura stessa;
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sapere se Questa Amministrazione intenda o meno venire incontro alle istanze dei residenti, prendendo a tal
fine in considerazione la loro richiesta di valutare un possibile cambio di ubicazione dei due progetti succitati;
sapere se Questa Amministrazione intenda o meno valutare, quali possibili alternative, le due strutture
comunali proposte dagli stessi residenti in quanto ritenute più idonee, site sempre nella medesima zona,
ovvero: la struttura sita in Via Achille Campanile al Laurentino e la Biblioteca “Elsa Morante”, adiacente Via
Silone;
sapere se Questa Amministrazione intenda fornire opportuni ed urgenti chiarimenti in merito alle sopracitate
accuse mosse nell’ambito del ricorso pendente dinanzi al TAR del Lazio relativamente all’utilizzo dei fondi
del PNRR;
sapere se Questa Amministrazione intenda fornire opportuni ed urgenti chiarimenti in merito alle succitate
incongruenze riscontrate dai ricorrentinei due progetti sociali da Essa presentati rispetto al vincolo di
destinazione d’uso ventennale richiesto dall’Avviso n. 1/2022;
sapere se Questa Amministrazione intenda o meno sollecitare gli Uffici preposti affinché si provveda a
fornire un celere riscontro alle due istanze di accesso agli atti di cui sopra, presentate da taluni ricorrenti per
la tutela dei propri interessi in sede giurisdizionale.
On. Fabrizio Santori
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