(AGENPARL) – gio 18 aprile 2024 Sì dell’emiciclo anche alle opere di urbanizzazione relative al nuovo poliambulatorio di Celletta. Tra i temi affrontati dall’assise: radiofrequenze e microonde; la piantumazione del Bosco che cammina; il cantoniere di quartiere; il patrocinio al “Festival Utopia”, le revoche dell’incarico all’assessora Conti; la natura “solidale” della cultura di Pesaro; la riduzione del consumo di suolo e impianti agrivoltaici; l’istituzionalizzazione del “Parco urbano di scultura Pesaro”
Il Consiglio approva la variante di largo Tre Martiri
INTERROGAZIONI
Il Consiglio comunale si è aperto con l’interrogazione su “Arredi e ombreggianti per esterno strutture educative 0-6” a firma della consigliera Giulia Marchionni. L’assessora alla Crescita e alla Gentilezza Camilla Murgia ha ripercorso alcune delle azioni fatte negli ultimi anni dall’Amministrazione: «I finanziamenti intercettati con i bandi PNRR sono stati un’ottima occasione per riqualificare il patrimonio edilizio ingente delle città, che conta oltre 50 stabili tra quelli comunali e statali. Le strutture scolastiche del territorio sono coetanee, tutte degli anni 60-70, e necessitano di ristrutturazioni e manutenzioni. Insieme all’assessore al Fare Riccardo Pozzi abbiamo intercettato fondi Siram, per la riqualificazione di tante scuole, tra cui quelli per La Giostra di via Filzi che avverrà quest’estate e che sarà dedicata al miglioramento del benessere e l’abilità degli spazi esterni come richiesto dalle famiglie e dal corpo docente. Stiamo lavorando anche per altre strutture che presentano criticità, come la Nuvole di cotone a Borgo Santa Maria e quella di Vismara che sarà arricchita con un’ombreggiante nella parte esterna. Continueremo ad intervenire nelle altre strutture, tra cui La grande Quercia, nel periodo di assenza di alunni e insegnanti. Ricordo che i nostri plessi sono ricchi di vegetazione, e che in diversi casi sono stati piantumati nuovi alberi per ampliare l’ombra e dare maggiori opportunità di usufruire degli spazi esterni a cui si rivolgono, tra l’altro, le linee guida dei servizi educativi per le attività outdoor. Credo che la questione della riqualificazione degli spazi esterni delle scuole sia stata più che affrontata dall’Amministrazione comunale, è un pensiero e un obiettivo primario anche per gli interventi di riqualificazione in atto e futuri». Murgia ha ringraziato il Consiglio comunale, il personale degli Uffici e i dirigenti comunali per «Aver contribuito a garantire l’alta qualità del servizio e migliorarlo in questi anni». L’assessora ha elencato alcuni dei risultati ottenuti negli ultimi anni: «Abbiamo implementato i servizi estivi con 205 nuovi posti per i nidi; aumentato la capienza di quelli invernali di 33; potenziato le sezioni primavera 0-3 anni; destinato 4,8milioni per la riqualificazione delle scuole, con fondi PNNR che rigenereranno più di 5 plessi; rivolto 11 milioni complessivi ai servizi educativi; garantito l’inclusione con la 5^ settimana estiva. Sembra un elenco di numeri, è invece il “peso” dei servizi educativi nel welfare della città su cui continuiamo a investire». Nel concludere, Murgia ha ricordato il via di oggi alle iscrizioni ai nidi invernali e che «sto aspettando ancora l’incontro con l’assessora regionale Biondi, incontro che mi è stato negato ufficialmente e che ho chiesto per capire se ci sono state modifiche ai 4milioni di euro che la giunta ha detto di aver stanziato sugli educativi 0-6 anni. Risorse che sarebbero utili anche per le riqualificazioni delle nostre scuole e di cui non abbiamo aggiornamenti».
PROPOSTE DI DELIBERAZIONE
La prima delibera discussa, e approvata all’unanimità dall’emiciclo, è stata quella sull’“Alienazione di un frustolo di terreno comunale in viale della Vittoria”. L’assessore al Fare Riccardo Pozzi ha specificato all’emiciclo che, con la stessa, «Regolarizziamo una situazione di fatto che interessa una superficie di 25,36 mq».
L’emiciclo poi ha approvato (con 23 sì) la “Costituzione di servitù di elettrodotto per cabina elettrica di trasformazione nel parcheggio “Villa Marina”, a favore di Enel Distribuzione Spa – Atto di indirizzo”. L’assessore Pozzi ha spiegato «che è una richiesta conseguente alla nuova realizzazione in corso nell’angolo tra viale Rovereto e Trieste per garantire la fornitura elettrica».
Pozzi ha poi presentato la delibera “Regolarizzazione patrimoniale delle strade d’uso pubblico ricadenti all’interno del Comune – Acquisizione gratuita di frustoli di terreno adibiti a sedime stradale, in via Campo sportivo” (che ha ottenuto 23 sì). Nell’illustrarla, Pozzi ha spiegato: «Si tratta dell’acquisizione gratuita di una strada ad uso pubblico (uso che è stato accertato) per i 17mq di sedime intestati a un privato».
Stesso tema per la delibera seguente, approvata dal Consiglio all’unanimità, e che ha portato alla “Acquisizione gratuita del frustolo di terreno adibito a sedime stradale, in strada Montemaggio”. L’assessore Pozzi ha detto: «Situazione analoga alla precedente; interessa un’area di 103mq a Pozzo Alto che acquisiamo a titolo gratuito, verificato l’uso pubblico della parte di strada oggetto di delibera, e a seguito dell’istanza dei proponenti».
Passa con 17 favorevoli e 7 astenuti, anche la delibera per la “servitù di elettrodotto per cabina elettrica di trasformazione nell’area condominiale di Palazzo Aymonino in via Mazza, a favore di Enel Distribuzione Spa – Atto di indirizzo”. L’assessore con delega al Patrimonio Pozzi, ha spiegato: «La delibera interessa il centro storico, a ridosso di palazzo Scattolari; la cabina elettrica servirà le 20 forniture in bassa distribuzione e, in generale, le altre fabbricazioni attigue che potranno allacciarsi».
Ancora una “Costituzione di servitù di elettrodotto per cabina elettrica di trasformazione nell’area destinata a verde in via Santinelli, a favore di Enel Distribuzione Spa – Atto di indirizzo”. Pozzi: «Enel, insieme ai privati, ha richiesto lo spostamento della cabina che dovrà essere collocata nell’area pubblica della stessa via. In commissione è emersa un’osservazione volta a individuare una nuova area che non pregiudichi la fruizione dello spazio verde; è stata condivisa da tutti i componenti». La proposta è stata approvata con il sì di 20 consiglieri (2 astenuti).
Redaelli: «II posizionamento previsto è abbastanza vicino all’ingresso della strada e ne impedisce in parte l’accesso. Una situazione simile all’attigua area verde il cui uso è limitato proprio per la presenza di cabine».
Primo passaggio in Consiglio per l’“Approvazione dello schema di convenzione relativo al permesso di costruire convenzionato per la realizzazione di immobile da destinarsi a terziario: poliambulatorio mediante demolizione e ricostruzione con cambio di destinazione d’uso in via Bonini e delle correlate opere di urbanizzazione primaria e secondaria da realizzare a scomputo degli oneri di urbanizzazione” a Celletta. Mila Della Dora, assessora alla Rapidità con delega all’Urbanistica, ha detto: «La delibera riguarda lo schema di convenzione legato alla realizzazione di nuova struttura poliambulatoriale che prevede demolizione con ricostruzione e cambio di destinazione d’uso. Andiamo ad approvare lo schema di convenzione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria richieste dall’Amministrazione a scomputo degli oneri. La proprietà realizzerà interventi per 196mila euro; una cifra ben superiore ai circa 70mila euro “quotati” dall’Amministrazione e che riqualificheranno l’area, miglioreranno la viabilità di accesso, adegueranno i percorsi ciclopedonali esistenti lungo via Bonini e Rossellini e miglioreranno la sicurezza dei pedoni con un nuovo percorso sulla parte terminale di via Rossellini». Nel dettaglio i lavori prevedono la straordinaria manutenzione del parcheggio pubblico esistente su via Bonini e relativi sottoservizi (con nuovi 15 parcheggi per auto e 5 per motocicli ad uso pubblico; 6 parcheggi privati a uso pubblico e 5 posti auto privati); la realizzazione di un tratto di pista ciclopedonale, area pavimentata e relativi sottoservizi; la sistemazione aree verdi (OO.UU. secondaria).
Sulla delibera, passata con il voto di 24 favorevoli, 1 astenuti, è intervenuto l’emiciclo.
Dallasta: «Intervento poco distante da via Palestro che lamenta già il traffico elevato. Speriamo non aggravi il problema. I residenti chiedono una sistemazione dell’immissione sulla strada principale, ostacolata, nella rotatoria, da un ingresso molto ravvicinato delle auto».
G. Marchionni ha parlato della «piaga della sosta lunga di camper; una piaga che non vorrei si replicasse in questo spazio che sarà luogo di numerosi fruitori. A fianco insistono diverse palazzine residenziali che già si vedono occupati gli stalli dei parcheggi pubblici vicini».
Mattioli: «La zona è stata rivista e urbanizzata bene. Andiamo a riqualificare un’area che ne aveva necessità. Allunghiamo la ciclabile che mette insicurezza i ciclisti e auguriamo possa essere congiunta all’appena riqualificata area del supermercato».
Malandrino: «In vista della realizzazione del “casellino” gradiremmo venisse pensata, nel prossimo PRG, una soluzione alla viabilità della zona».
SI chiude con l’approvazione del Consiglio la delibera sull’“Approvazione di variante sostanziale al Prg relativamente all’intervento urbanistico unitario ‘Largo Tre Martiri’ ai fini della suddivisione dello stesso in quattro sub-comparti autonomi” (sì di 17 consiglieri; 8 contrari). Prima della discussione, il consigliere Redaelli ha presentato una mozione d’ordine, «per rinviare la delibera. Sarebbe corretto ricominciare da zero l’iter». Contrari al rinvio 17 consiglieri, 8 i favorevoli.
L’assessora Della Dora ha illustrato il documento: «La delibera recepisce l’emendamento approvato nel precedente Consiglio comunale; lo integra nella parte dello stralcio della parte dell’infrastruttura viaria di collegamento tra lungofoglia Caboto e via Agostini, nel mantenimento della viabilità in doppio senso di marcia in lungofoglia Caboto e nella modifica della zonizzazione dei comparti 3 e 4. Alla delibera si aggiunge in questo terzo passaggio il parere della Provincia che indica che “dovrà essere adottata una soluzione progettuale che garantisca il collegamento ciclabile fra l’attuale pista di Via Lungofoglia Caboto e Largo Tre Martiri, al fine di dare continuità al tratto esistente e aumentare la sicurezza stradale dei ciclisti”». «Come già detto – ha precisato Della Dora – la variante prevede una riduzione del consumo di suolo. La suddivisione del comparto in 4 lotti riduce di 600mq la capacità edificatoria rispetto a quanto previsto dal Prg; il documento comporta anche una diminuzione del rischio idraulico negli edifici grazie allo studio di mitigazione svolto». L’assessora ha ricordato infine, «il valore aggiunto della delibera che è la riqualificazione dell’area ex Suzuki, su cui c’è la volontà di intervenire come garantito dagli stessi proprietari. L’intera città ha interesse a che l’ingresso nord della stessa sia riqualificato».
Redaelli: «Le criticità della delibera aumentano con la prescrizione della Provincia che chiede continuità alla ciclabile. Nelle tavole non si dà evidenza di come lo si farà. Se realizzata sul lato destro, sarà spezzata e “in curva”; se sul sinistro si incapperà nell’ostacolo degli alberi e nel restringimento delle corsie. L’intervento andava previsto adesso, se si farà in fase esecutiva non si riuscirà a gestire la situazione, la si subirà. È l’ennesimo errore di una delibera nata sbagliata».
Malandrino: «Non c’è in zona alcun bisogno di nuovi edifici. Erano previsti per una città di 24 anni fa. Favorevole alla rivisitazione dell’ex comparto Suzuki, un mostro edilizio ma non alla realizzazione di un edifico alto 18 metri dal piano stradale. Preferire una revisione del progetto volta a creare una zona che darà lustro alla città. C’è bisogno di verde».
G. Marchionni: «Negli ultimi Consigli comunali avevo chiesto se ci fossero stati tempi tecnici per la conclusione dell’iter. Dalla giunta mi è stato risposto negativamente, che sarebbe stata rimandata alle competenze della nuova amministrazione. Invece è arrivato il parere della Provincia, il più rapido mai emesso da una pubblica amministrazione». E ancora, «La delibera è stata strumentalizzata in termini elettorali dalla stessa persona che diede autorizzazione al Prg, di cui questa variante è frutto». La consigliera ha aggiunto: «Questo terzo passaggio in Consiglio rappresenta l’arroganza della giunta che amministra la città che vuole rimanere sorda nei confronti di un intero quartiere e delle 1000 firme raccolte».
Bellucci: «La delibera è iniziata in questa sala con molta sufficienza. Nel primo passaggio di dicembre, c’erano 20 consiglieri presenti su 33 e nessuno ha fatto interventi. È stata approvata in 5 minuti». E poi, «Condire pensieri personali o di parte con la parola arroganza rivolta ad altri non ci appartiene». Bellucci ha poi detto: «L’Amministrazione intende portare a conclusione un percorso; questo lo chiamo amministrare, non arroganza». «L’impegno dell’Amministrazione rispetto al comparto – ha detto Bellucci – oggi potrebbe avere una conclusione che consente il risanamento di un’area compromessa dal punto di vista della staticità, della sicurezza e del decoro. Faccio notare che nel Prg erano previsti 2 edifici (uno da 3, uno da 2 piani) con 1800 mq di superfici. La variante in discussione prevede un cambio sostanziale delle destinazioni d’uso (prima era terziario) diminuendo l’impatto di utilizzo delle stesse nell’area». Sulla ciclabile, «Il posizionamento è auspicabile lungo l’argine del fiume per non modificare la viabilità». Infine, «Capisco che chi ha un danno diretto sarà poco felice della scelta, ma in ballo c’è il futuro dell’intera città e occorre assumersi la responsabilità di un percorso».
Dallasta: «La prima previsione di Prg del comparto era irrealizzabile e ci salvava da quella assurdità ma il comune ha fatto peggio. Ha reso attuabile il comparto suddividendolo. Non ci si rende conto che andiamo a costruire sul bordo del Foglia mettendoci un edificio a 5 piani, e realizzandolo su un’area verde. Senza considerare il traffico che sarà implementato dai residenti di 3 palazzi, composti da quasi 40 appartamenti affacciati su una rotatoria».
Della Dora: «Sull’arroganza, restituisco il termine dall’altra parte del tavolo». Poi ha ricordato «le altre varianti approvate con una tempistica simile dalla Provincia». E ancora, «La delibera dà una soluzione; dall’altra parte ho sentito solo un rimandare, ma così non si amministra: per farlo occorre dare risposte e soluzioni praticabili».
Andreolli: «Sorpreso dell’iter della delibera. La volontà per cui è scritta, su cui c’è un consenso unanime, è un punto giusto». Questa è la prima delibera che nel corso dei 3 passaggi è sempre cambiata. Un metodo sbagliato di procedere. Votando questa delibera nessun potrà parlare di urbanistica partecipata. Contraria a una pianificazione condivisa. Profondamente contrario nel merito, nel metodo. È un errore portarla avanti.
Lugli: «Ammetto che la delibera non incontra il pieno consenso di tutti ma sostenerla è fondamentale per la riqualificazione urbana che quel territorio sta aspettando da troppo tempo». «È giunto il momento di procedere. La delibera dà il via a un processo importante, che porta risposte concrete a un territorio che le ha chieste più volte».
MOZIONI E ORDINI DEL GIORNO
Il Consiglio ha poi discusso (13 favorevoli, 8 contrari, 1 astenuti) la mozione “Antenne/ radiofrequenze e microonde”, presentata dalla consigliera Sperindei, che ha spiegato l’urgenza del documento: «È l’ultima occasione che ho di poter ragionare sul problema che sta diventando sempre più opprimente». Obiettivo della mozione è impegnare sindaco e giunta a “fare tutto il possibile, come già richiesto anche con l’interrogazione del 1° marzo per la quale si attende ancora una risposta scritta, per frenare l’avanzamento di una situazione che, stando alle raccomandazioni di vari scienziati, sebbene per cause invisibili agli occhi ma concrete nella sostanza, comprometterà la salute dei cittadini, in particolare dei bambini, dato lo spessore più leggero della loro teca cranica e del loro sistema biologico non ancora compiuto”. La consigliera ha inoltre invitato l’Amministrazione, «ad attivarsi per provvedere all’acquisto di centraline mobili con le quali poter effettuare dei monitoraggi in continuo, come previsto anche dal recente Regolamento comunale approvato».
Il consigliere Lugli si è detto favorevole alla mozione per il «Principio di precauzione che impone, prima di aumentare i limiti la verifica che questi non arrechino problemi alla salute pubblica».
Urgente anche la mozione seguente (respinta con 16 voti contrari; 7 i favorevoli; 2 astenuto), presentata dai consiglieri G. Marchionni, Redaelli e Andreolli sull’“Individuazione di un’area idonea per la piantumazione del Bosco che cammina”. «Il progetto – ha spiegato G. Marchionni – prevede che 100 alberi attraverseranno la città nel periodo primaverile ed estivo prima di collocarsi in maniera definitiva negli spazi esterni dell’istituto alberghiero della città per farne uno spazio rigoglioso e vivibile. Nasce come opera di riqualificazione ambientale, e nel tempo si è arricchita del contributo di associazioni e cittadini, in continuità con le attività di Pesaro 2024 legate a ‘La natura operosa della cultura’». «Le piante – ha spiegato – saranno trasportate con de carretti e toccheranno 7 tappe, caratterizzate da eventi, dibattiti, istallazioni e momenti di socialità» prima di collocarsi definitivamente negli spazi esterni dell’istituto Santa Marta. Marchionni ha aggiunto: «Gli spazi esterni della scuola sono un parcheggio strategico per la stagione estiva visti gli accordi con la Provincia e l’istituto che consentono la sosta da giugno a settembre. Il parcheggio è tra i più funzionali e sicuri dell’area, la sua cancellazione creerà disagio amplificando l’emergenza della sosta che si verifica vista la pericolosità della strada e la carenza di aree adeguate. La scelta preoccupa gli operatori economici considerato che non ci sono soluzioni alternative ai parcheggi». «Si faccia un bosco diffuso – ha proposto la consigliera – “spargendo” le piante nella città e senza compromettere la funzione del parcheggio».
M. Gambini: «La destinazione finale del bosco è la colla che lo rende degno e importante del punto di vista culturale e ambientale». «Una volta tanto facciamo un’azione coraggiosa, quella è una pertinenza scolastica indebitamente usata come parcheggio per 50 giorni all’anno». E ancora, «Rimarranno i parcheggi dell’Apa e quelli presenti sulla statale, vuoti per la gran parte del tempo. E trasformiamo un deserto, usato 200 giorni l’anno dagli studenti. Faccio fatica a pensare di dover bilanciare il diritto dei ragazzi a vivere un ambiente di qualità con la necessità di un parcheggio per andare al mare. L’impatto sarà praticamente nullo. Recuperiamo un suolo compromesso con un’operazione culturale e ambientale dall’alto valore e restituendo alla scuola una pertinenza che sarà usata come parco e aule verdi. Non vale quanto l’esigenza di un parcheggio estivo? È lampante dove penda la valutazione politica da farsi».
Andreolli: «Andiamo a creare una riduzione di posti dove esiste una criticità a cui è molto difficile rispondere. La scelta è stata condivisa con gli operatori? È l’unico parcheggio sicuro, gratuito per la maggior parte del tempo e con una rotazione funzionale. Valutiamo se conviene fare l’operazione e se esistono alternative. Togliere parcheggi significa incentivare quelli fuori dalle soste consentite e creare pericolo. Perché non si torna indietro».
Lugli: «La transizione ecologica è complessa, non è a costo 0, implica un cambio di stile di vita». «Dovremmo trovare il modo di far capire ai cittadini che sono possibile fare scelte diverse e sostenibili». Citando la situazione del parcheggio di Villa Marina, Lugli ha detto che «in quel caso c’era una corresponsione di valore: rendere viale Trieste pedonale».
Respinta con il voto contrario di 14 consiglieri (8 favorevoli), la mozione del consigliere E. Gambini per l’“Istituzione della figura del cantoniere di quartiere”. Il consigliere ha detto: «La mozione cerca di istituire una figura esistente negli anni ‘20 che individuava e segnalava all’Amministrazione le problematiche dei quartieri». Il consigliere ha domandato, in particolare, «quali sono i casi in cui tale figura può intervenire» riportando degli esempi precisi perché, «Il cantoniere di Quartiere nasce per tutte le piccole manutenzioni».
Mattioli: «C’è stata una mobilitazione di MMS su proposta del consigliere Manenti, che ha attivato delle pulizie accessorie e manutenzioni da svolgersi con la modalità di cantoniere di quartiere. Sono stati indetti dei bandi di gara per individuare servizi per questa funzione. Il servizio è stato implementato portando a 8 i cantonieri che stanno intervenendo, a partire dai luoghi della cultura».
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