
(AGENPARL) – ven 22 marzo 2024 DI SEGNI, BARBERA (PRC): “NESSUNA DERIVA ANTISEMITA, MERITEVOLE LA
DECISIONE DELL’UNIVERSITA’ DI TORINO”
Ci chiediamo se Noemi Di Segni rappresenti l’Unione delle comunità ebraiche
italiane o lo Stato d’Israele in Italia? Le sue uscite pubbliche stanno
diventando abbastanza imbarazzanti e anche dannose per la sua stessa
comunità. Il fatto che l’Università di Torino abbia deciso di non
partecipare al bando per la cooperazione scientifica con Israele è un fatto
meritorio che non c’entra nulla con l’antisemitismo. Fare confusione su
questo punto è un fatto grave, mistificatorio e anche molto pericoloso in
quanto rischia di associare Israele alla comunità ebraica. Per fortuna non
è così e in altre parti del mondo, le comunità ebraiche o parti di esse si
sono schierate pubblicamente contro la politica di occupazione e i massacri
dello stato di Israele. Ricordiamo che Israele occupa illegalmente i
territori della Palestina da oltre 75 anni, calpestando le risoluzioni
dell’Onu, e che la Corte di Giustizia Internazionale si è espressa, in data
26 gennaio, con un provvedimento d’urgenza in cui, accertando
sufficienti indizi per approfondire l’istruttoria sul reato di genocidio,
ha deciso di procedere nella verifica delle accuse mosse dal Sudafrica
contro Tel Aviv. Ma, anche al di là del fatto che i massacri dei
palestinesi configurino o meno il reato di genocidio, è comunque
indiscutibile il fatto che in Palestina sono stati commessi gravi e brutali
crimini contro i diritti umani. Pertanto la sacrosanta scelta
dell’Università di Torino di non partecipare al bando per la cooperazione
con Israele è un fatto non solo legalmente, ma anche e soprattutto,
eticamente legittimo. Anzi auspichiamo che tutte le nostre istituzioni
pubbliche e private revochino, fin da subito, i loro rapporti con lo Stato
di Israele e con quelle aziende che si sono rese complici della politica di
occupazione, di apartheid e dei crimini contro i civili palestinesi. I
palestinesi hanno il diritto alla loro libertà e autodeterminazione, come
previsto da diverse risoluzioni dell’ONU. Chi si oppone a tutto ciò, è
complice dei crimini di Israele”.
E’ quanto dichiara Giovanni Barbera, membro del comitato politico nazionale
di Rifondazione Comunista.