
(AGENPARL) – gio 21 marzo 2024 *Villa d’Agri diventa Polo Commerciale naturale*
*Nonostante la crisi generale del comparto commerciale segnata
principalmente dal calo dei consumi, Villa d’Agri rafforza il ruolo di
“polo commerciale naturale” diventando quello che in tante realtà sono i
Centri Commerciali e che in questo centro della Val d’Agri invece è fatto
di tante piccole attività specialistiche (alimentare, abbigliamento e
calzature in primo luogo e più di recente autoveicoli) all’interno del
centro cittadino. Un modello originale di strutture e servizi per un’utenza
che è anche extraregionale. In questo contesto si inserisce l’inaugurazione
oggi – non a caso con l’inizio della primavera e la presentazione dei nuovi
arrivi primavera-estate – del nuovo Store Sorrentino che segna l’inizio di
una nuova ed innovativa fase per l’intero comparto commerciale. Intanto è
il risultato di un coraggioso investimento di una famiglia che qui ha fatto
la storia del commercio.* Un’evoluzione che è parte integrante della
storia di un’ azienda lucana che ha inizio nel lontano 1963 quando Mario
Sorrentino aprì il primo negozio di famiglia al dettaglio di abbigliamento,
calzature e pelletteria. Nel 1985 la moglie Maria Carolina Pascale si
affaccia essa stessa al commercio di articoli di abbigliamento. In pochi
anni Villa D’Agri vedrà la nascita di differenti punti vendita guidati dai
membri della famiglia Sorrentino: nel 1986 il figlio Antonio apre un
proprio negozio di calzature; nel 1989 fonda la Sorrentino Calzature che
nel 1996 insieme alla sorella Elga diviene F.lli Sorrentino SRL conosciuta
da molti per la qualità e la professionalità nel settore. Le altre sorelle
– Anna, Filomena e Margherita – avviano autonomamente store di
abbigliamento, sempre privilegiando il “made in Italy” e la sartoria
artigianale. La società si evolve e nel 2008 nasce lo store Pianeta Scarpe
che abbraccia un target diverso, più commerciale ma di uguale classe e
qualità, in grado di soddisfare le esigenze di tutte le famiglie. Da un
decennio si è attivi nel commercio on-line con un sito internet e con
account sui maggiori market places, quali amazon, e-bay con prime
esperienze di vendite e fatturato all’estero proseguendo sull’esperienza
già avviata sui mercati europei – Francia, Inghilterra Spagna, Svizzera e
Germania – ed extraeurope. *Dal punto di vista retail la nostra nuova brand
identity – sottolinea Antonio Sorrentino – ci permetterà di sviluppare
molti nuovi prodotti commercialmente più forti e appetibili. Una linea
lifestyle che permette di soddisfare le esigenze di tutti, con risultati a
breve-medio termine per incremento di fatturato e di clienti che verranno a
Villa d’Agri non solo per noi ma anche per altri acquisti. *
Uno sguardo è proiettato al futuro commerciale. *Restando in ambito retail,
e tenendo in considerazione quanto ci indicano i più importanti brand
retail mondiali, il futuro sarà contraddistinto dalla multicanalità. I
clienti oggi vogliono poter toccare con mano il prodotto ed essere poi
liberi di decidere se acquistarlo immediatamente oppure online. I brand che
operano attraverso canali distributivi fisici e digital dovranno quindi
essere in grado di integrare queste due realtà, andando a creare un unico
mondo agli occhi del cliente. Il punto di forza, a mio avviso ed una volta
fatto questo primo step, sarà quello di affiancare a questa realtà tutta
una serie di esperienze, spazi fisici che permettano ai clienti di vivere
quotidianamente il brand stesso, andando così ad ampliare il ventaglio di
potenziali clienti. *Alla base di ogni concept store – sottolinea ancora
Sorrentino– ci sono la ricerca e la proposta delle ultime tendenze e
novità in fatto di stile e moda.
Per il presidente di Confcommercio Potenza Angelo Lovallo “questo di Villa
d’Agri va oltre l’esempio di resistenza delle nostre pmi ai continui
sconvolgimenti economici che si conferma un valore del fare impresa nelle
nostre realtà. Quando, come in questo caso, si investe per qualificare
ulteriormente i servizi di vendita – aggiunge – si testimonia non solo un
coraggio imprenditoriale che di questi tempi è “merce” rara ma si intende
dare un segnale su potenzialità di mercati che sono tutte da intercettare.
E’ questo anche un esempio di impegno diretto a perseguire la rigenerazione
e il rilancio di funzioni e compiti dei centri storici dei nostri borghi
nei quali il commercio resta il primo baluardo contro la desertificazione e
lo spopolamento”.