
Attraversare i confini dei materiali per un’avanzata nell’elettronica. Il Professore Associato Jeehwan Kim si sta dedicando all’esplorazione di sistemi alternativi al silicio. Gli studenti universitari dovrebbero prestare attenzione: i concetti appresi nelle lezioni introduttive potrebbero essere la chiave per la prossima grande scoperta. Questo è stato certamente il caso di Jeehwan Kim del MIT.
Attualmente, in qualità di membro della facoltà nei dipartimenti di Ingegneria Meccanica e Scienza e Ingegneria dei Materiali del MIT, Kim sta realizzando progressi significativi nell’elettronica di prossima generazione attraverso numerose scoperte sulla nanostruttura dei materiali.
Il suo obiettivo è superare i limiti prestazionali del silicio, il materiale su cui si basano transistor e altri dispositivi elettronici, che stanno raggiungendo un plateau a causa della crescente potenza di calcolo richiesta da dispositivi sempre più compatti.
Attualmente, Kim e il suo team al MIT stanno esplorando materiali, dispositivi e sistemi alternativi al silicio. Kim applica la sua conoscenza per progettare transistor e dispositivi di memoria di prossima generazione, nonché chip di intelligenza artificiale, display micro-LED ad alta definizione elettronica flessibile. Si immagina che questi dispositivi possano essere integrati in supercomputer incredibilmente compatti.
Le innovazioni che emergono dalla sua ricerca sono documentate in oltre 200 brevetti statunitensi e 70 pubblicazioni scientifiche, e questo elenco continua a crescere grazie al lavoro incessante di Kim e dei suoi studenti.
Kim attribuisce gran parte del suo successo ai solidi fondamenti appresi durante i suoi anni universitari, e ancora oggi consulta i libri di testo e gli appunti scritti a mano durante il brainstorming delle soluzioni di ricerca.
Originario di Seoul, Corea del Sud, Kim ha inizialmente aspirato a una carriera musicale, ma ha poi scoperto la sua passione per la scienza dei materiali durante gli studi universitari. Dopo aver completato il suo dottorato all’Università della California a Los Angeles e aver lavorato all’IBM TJ Watson Research Center, ha trovato la sua strada al MIT nel 2015, dove continua a coltivare la sua passione per la ricerca e l’insegnamento.
Kim spera che il suo lavoro ispiri gli studenti a comprendere che la ricerca può essere un’arte e che perseguire ciò che amano può portare a grandi risultati.
