
(AGENPARL) – mar 19 marzo 2024 *INCHIESTA PERUGIA, M5S: FALSITÀ GRAVI E PERICOLOSE PER LA DEMOCRAZIA*
ROMA, 19 marzo – “La sistematica diffusione di notizie intenzionalmente
false sulla vicenda oggetto dell’inchiesta di Perugia è grave e pericolosa,
indegna di una democrazia. I parlamentari che continuano a muovere la
macchina del fango utilizzano un metodo che appartiene a quei regimi
autoritari che il Movimento 5 Stelle ha da sempre combattuto. E’ kafkiano
quel che sta avvenendo. Si stravolge la verità per liberarsi di un
avversario politico scomodo che sollecita l’antimafia a svolgere inchieste
sulle collusioni della politica con le mafie, mettendo in campo la propria
esperienza e professionalità. Laudati ha affermato che “il procuratore
nazionale è il terminale degli atti di impulso” e da ciò si è voluto
nuovamente muovere la macchina del fango. I parlamentari sanno benissimo
che le contestazioni riguardano sia gli accessi abusivi che gli atti di
impulso inviati al Procuratore Nazionale, per la successiva trasmissione ai
procuratori distrettuali, sia quando vi era Cafiero de Raho, che aveva
delegato alla vigilanza dell’ufficio “segnalazioni per operazioni sospette”
il procuratore aggiunto Giovanni Russo, sia durante la gestione di Melillo
in cui si verificano gli accessi “abusivi” riguardanti Gravina, Crosetto ed
altri. Le accuse mosse a Laudati e Striano evidenziano che la Direzione
Nazionale ed i suoi vertici sarebbero, eventualmente, vittime delle
condotte contestate, se riscontrate, nel rispetto della presunzione di
innocenza. E’ inaccettabile che per volgare speculazione contro le
opposizioni vari esponenti del centrodestra dicano, consapevolmente,
falsità e generino, intenzionalmente, tanta confusione nell’opinione
pubblica. E’ vergognoso che si getti fango su Federico Cafiero de Raho con
accuse ed allusioni infondate. Si sta attaccando una persona che da oltre
quarant’anni serve le istituzioni con disciplina ed onore combattendo le
mafie ed ogni forma di malaffare. Si dimettano loro e tutti coloro che sono
realmente in conflitto di interessi”.
Così i componenti M5S in commissione Antimafia Stefania Ascari, Michele
Gubitosa, Luigi Nave e Roberto Scarpinato.